Caro Babbo Natale mi riporti Alonso in Formula 1?
A più di un anno da quell’ultima ed emozionante gara che ha sancito il ritiro di Fernando Alonso dalla Formula 1 sembra passata un’eternità, eppure la sua assenza nel Circus è stata più intensa che mai
Fernando Alonso non si è allontanato dal Motorsport neanche per un attimo, anzi si è reso protagonista di un 2019 ricco di incredibili sfide, che gli hanno dato l’accesso diretto nell’Olimpo dei grandi. Infatti riscrivere la storia è già da sé un’ardua impresa riservata a pochi eletti, ma riscriverla tra scelte discutibili e azzardi che agli occhi di molti sembrano assurdi e impossibili è roba da leggende e, lo spagnolo si è preso il suo posto ben saldo, tra queste. Dalla vittoria della 24 Ore di Daytona a quelle del WEC tra cui: la 1000 miglia di Sebring, la 6 Ore di Spa e la 24 Ore di Le Mans, con il conseguente titolo iridato nella categoria che, poi l’ha fatto diventare il primo pilota a essere presente due volte nella Hall of Fame della FIA.
Tra WEC, preparazione per la 500 miglia di Indianapolis, che purtroppo non è andata come sperava, l’ambizioso asturiano ha ben pensato di scioccare ulteriormente gli scettici preparandosi per effettuare un’ulteriore sfida: la Dakar nel 2020. Ma ormai è risaputo che lo spagnolo o lo si ama o lo si odia e che la sua personalità eccelsa o la si comprende o lascia interdetti e spiazzati. Fernando Alonso riesce a far parlare di sé in maniera incredibile, a suon di sfide e azzardi, grazie alla sua implacabile voglia di mettersi in gioco, al suo coraggio e capacità di adattamento a qualsiasi categoria motoristica o monoposto, capacità che definirei appunto mostruosa.
ESEMPIO LAMPANTE DI DETERMINAZIONE, CAPACE DI SMUOVERE LE FOLLE
Ammirato e quasi venerato dai suoi tifosi per il suo essere così poliedrico, lo spagnolo non smette mai di stupire, anzi fa quasi vivere con la suspense e la morbosa curiosità di sapere quale sarà la sua prossima mossa o la strabiliante avventura che regalerà. Ma anche le più turbolente sconfitte, i momenti bui e gli azzardi che non hanno ripagato come sperato non hanno mai scalfito il suo valore, bensì hanno contribuito a rivelare il suo lato umano più profondo. Chi di noi non è mai caduto? Oppure non ha mai fatto una scelta azzardata o creduto con tutto se stesso in un progetto che non ha poi soddisfatto le aspettative? E ancora chi, dopo aver attraversato la più grande delle tempeste si è rialzato più forte di prima?
Più o meno è capitato a tutti, e Fernando Alonso è sicuramente l’esempio lampante che aldilà del risultato, non c’è sfida tanto grande da non poter essere affrontata. Infatti sembra che per lui la parola impossibile non esista! Le novità non l’hanno mai spaventato, anzi l’hanno sempre esortato a far meglio. Anche i suoi detrattori non riescono a ignorarlo, e seppur siano inspiegabilmente pronti a gioire delle sue disfatte e a sminuire anche la più brillante delle vittorie, non riescono a essere indifferenti e a evitare di parlarne. Per quanto tale atteggiamento sia nettamente lontano dalle mie corde, tutto ciò ha comunque dell’incredibile, perché l’asturiano nel bene e nel male è capace di smuovere le folle e creare dibattito.
EFFETTO CALAMITA
Ogni suo progetto è accolto con infinito entusiasmo dai suoi tifosi che, inspiegabilmente subiscono l’effetto calamita e vengono totalmente catapultati, quasi come se scendessero in pista insieme a lui. Questa infatti è la sua arma vincente e la caratteristica che lo contraddistingue da chiunque e che non riuscirò mai a capire e a spiegare esattamente, perciò credo che questa sia magia, perché altro non potrebbe essere. La stessa magia che sta dando vita a questo articolo, permettendomi di scrivere inaspettatamente a cuore aperto, dopo un anno e più di silenzio a riguardo.
DA QUANDO ALONSO HA ANNUNCIATO IL SUO RITIRO..
Da quando Fernando Alonso ha annunciato il suo ritiro il 14 agosto 2018, ho cercato di assaporare ogni istante dei weekend di gara che si sono susseguiti, senza però pensare più di tanto che sarebbero stati gli ultimi in Formula 1, ma più si avvicinava il 25 novembre e più avrei voluto che quel giorno non arrivasse mai. La frase “ma tanto si sapeva che prima o poi si sarebbe ritirato, era inevitabile” ripetuta a chi conoscendomi voleva sapere cosa in realtà ne pensassi, forse era un modo per convincere me stessa che quel giorno prima o poi doveva arrivare, per nascondere il dispiacere che avrei provato, uno scappare dalle mie emozioni, insomma tutto tranne che ammettere che senza lo spagnolo non mi sarebbe più sembrata Formula 1.
Neanche gli infiniti omaggi su di lui mi hanno fatto vacillare, decisa a non scrivere pressoché nulla a riguardo, perché ogni parola mi sembrava vana, ogni parola non può rendergli giustizia, qualsiasi parola non può spiegare il turbinio di emozioni provate e la consapevolezza di aver avuto la fortuna di assistere ad un vero spettacolo in questi anni. Lo spettacolo di un bambino determinato che è diventato uomo dedicando la sua vita alle corse. Passione, determinazione, coraggio, infinita voglia di mettersi sempre in gioco hanno contribuito a renderlo il Campione che tutti conosciamo.
“LE COSE BELLE NON POSSIAMO GESTIRLE, NE’ SPIEGARLE”
C’è chi ha guardato qualsiasi competizione motoristica che disputasse, inizialmente solo per vederlo in pista e supportarlo, per finire poi ad appassionarsi, chi invece è andato a vedere una gara del WEC addirittura dal vivo, chi ha fatto di corsa i bagagli per vederlo almeno una volta gareggiare dal vivo in Formula 1 dopo l’annuncio del suo ritiro, chi si è innamorato/a del Circus grazie a lui, insomma il legame creato con i suoi tifosi è un qualcosa di indissolubile. Il fatto è che non si è mai pienamente in grado di gestire e spiegare ciò che fa star bene l’anima, ciò che sa emozionare così intensamente tanto da far vibrare il cuore.
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Hey old friend 👋 . #Alonso #F1 #Formula1 #ItalianGP @fernandoalo_oficial
Seppur la Formula 1 sia diventata ormai una fedele compagna e di farne a meno non se ne parla, inevitabilmente senza Fernando Alonso è strana, ha un sapore differente, come se le mancasse un pezzo fondamentale, quello che fa quadrare le cose e rende tutto perfetto. La verità è che “Le cose belle non possiamo gestirle, né spiegarle”. Utilizzo questo stralcio di una citazione di #MaxConteddu per concludere questo mio regalo di Natale agli alonsisti e a tutti gli appassionati che riconoscono le qualità dello spagnolo, nella speranza che quest’ultimo torni presto a deliziarci nella Classe Regina del Motorsport.