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Credits: @McLarenF1 Twitter

Daniel Ricciardo: quali sono le cose che ti sono sfuggite su questo pilota aggressivo in pista, ma con un sorriso a 56 denti una volta sceso dalla macchina?

Sorriso. E’ proprio il sorriso il marchio di fabbrica che, tra le altre cose, contraddistingue Daniel Ricciardo. Infatti, ci è noto che, grazie al suo carattere e alla sua solarità, il pilota di Perth è stato ed è capace di unire così tanto ogni tipo di appassionato senza mai incontrare i tanto famigerati “haters”. Amante degli scherzi stupidi, ha raccontato di quando mise lo shampoo sulla faccia di un amico mentre dormiva.

In carriera ha corso per Toro Rosso, Red Bull, Renault e McLaren, vincendo 8 Gran Premi, siglando 32 podi e ottenendo 1293 punti. Attualmente, il pilota australiano ha concluso la stagione 2022 salutando la McLaren prima ancora della scadenza del contratto. Un divorzio anticipato, dicono i media, ma concordato reciprocamente, a detta di Daniel. Quanto al suo futuro, di recente Helmut Marko ha dichiarato a Sky Germania che Ricciardo sarà il terzo pilota della Red Bull per la stagione 2023 e chissà… magari anche il sostituto di Sergio Perez!

Ma cosa incuriosisce di Daniel Ricciardo? In questa rubrica, “Le 5 cose che non sapevi su”, lo scopriamo insieme!

1. L’ultimo biologicamente italiano in F1

Ricciardo ha quantificato la propria percentuale di italianità in un importante 49%. Infatti, il papà di Daniel è siciliano, nato a Ficarra in provincia di Messina. La mamma, invece, nasce da una famiglia di origine calabrese. Ricciardo è l’unico pilota di Formula 1 ad avere anche il passaporto italiano!

2. Il suo soprannome è “The Honey Badger”

Ricciardo ha un tasso del miele raffigurato sul suo casco. Il perché di questo animale è presto detto. Il tasso è, infatti, l’animale più coraggioso al mondo, carino a prima vista, ma pronto a difendere il proprio territorio contro tutto e tutti, impavido e pericoloso quando serve!

3. Un rituale tutto australiano dopo la vittoria

Una divertente curiosità su Ricciardo riguarda il rituale che compie dopo una vittoria. Ogni volta in cui raggiunge il podio, il pilota è solito procedere con la “Shoey”, ovvero un’esultanza che lo vede versarsi dello champagne in una scarpa per poi berlo da essa, offrendone anche agli altri vincitori.

4. Forse non era quello il destino di Daniel…

La passione per le corse gli viene trasmessa dal padre Joe, grande appassionato di motori e lui stesso pilota a livello dilettantistico. Tuttavia, proprio la famiglia, padre compreso, cercò inizialmente di tenere a freno l’istinto di Daniel e di dissuaderlo dal tentare la fortuna nel motorsport. “Vedevo la sua passione, e anche il suo talento, ma conoscevo quel mondo e sapevo quanto fosse duro, e quanto difficile potesse essere la strada, soprattutto partendo dall’Australia occidentale”, racconta papà Joe. Inizia, così, col karting all’età di 9 anni per poi passare alle monoposto nel 2005.
 

5. La McLaren ritorna a vincere

Quello con la McLaren, come sappiamo, è stato un matrimonio travagliato con tante delusioni e pochissime gioie, ma una su tutte rimarrà nella storia della squadra, ossia il ritorno alla vittoria a Monza nel 2021. Erano dieci lunghi anni, infatti, che la McLaren non vinceva dall’ultima volta con Jenson Button. Proprio Daniel Ricciardo ha conseguito questo splendido risultato, addirittura con una fantastica doppietta!