Formula 1 Gran Premio Emilia Romagna Formula 1, Imola annullata: quali sono le conseguenze? 19 Maggio 2023 Giorgia Meneghetti Credits: ©Red Bull, Press Area Il forte maltempo ha spinto la Formula 1 ad annullare il GP Emilia Romagna, in programma a Imola. Ma quali sono le conseguenze in questi casi?La stagione di Formula 1 2023, era stata programmata per essere la più lunga della storia della categoria, con 24 Gran Premi da disputare in 268 giorni. Tuttavia, la cancellazione del Gran Premio di Cina che si sarebbe dovuta svolgere nel mese di aprile, il calendario è sceso a 23 tappe, rimanendo comunque il campionato più lungo. Ora, altro duro colpo di questo mondiale, con l’annullamento del GP Emilia Romagna, in programma nel weekend (dal 19 al 21 maggio) a causa dei danni legati al maltempo, che ha colpito la regione tra alluvioni, e persone rimaste fuori dalle loro abitazioni. Questa decisione ha inevitabilmente ridotto il calendario, a 22 tappe.Insomma, un’altra gara cancellata dalla tabella di marcia. Che cosa comporta ai team e piloti quando questo avviene durante questo campionato?Cambia la durata dei componentiLa riduzione del numero di corse, non ha nessun impatto sui componenti delle power unit. In pratica, i team e piloti sanno che il loro propulsore deve completare una gara in meno, il che potrebbe dimostrare la differenza tra prendere ed evitare una penalità, verso la fine dell’anno. Hanno già avuto un piccolo aiuto, con il cambio di regolamento avvenuto lo scorso mese. Formula 1, i team e la FIA hanno approvato l’aumento di dotazione dei componenti del motore a combustione, e di MGU-H, MGU-K e turbocompressori, per il prosieguo della stagione.I piloti, sono ancora limitati a due centraline e controlli elettronici dall’inizio della stagione 2023. All’interno del regolamento sportivo, non si parla di ridurre il numero di componenti permessi, in caso di cancellazione delle gare a stagione in corso.Tuttavia, esiste una sorta di meccanismo per quanto riguarda il numero di componenti ristretti (RNC), come il cambio e la scatola del cambio, con la possibilità di ridurle nel caso in cui le gare dovessero scendere di numero. Ma, ciò non influenzerà la stagione 2023, in quanto ognuno di questi componenti sono limitati a quattro, al di là del numero di gare da disputare: che siano 23, 22 o 20 o ancora meno. In origine, ogni pilota ne aveva a disposizione ben cinque, se tutte le 24 gare fossero andate in porto. Poi, con l’uscita di scena del GP Cina, anche il numero di questi componenti permessi si è ridotto a quattro. La perdita della tappa di Imola, non ha comportato nessun ulteriore effetto.Meno pressione sui budgetsAltra questione che viene in mente, in questi casi e legata ai budget caps dei team. In particolare, dato che il limite di spesa base, è ora a un livello inferiore, di circa $135 milioni (£108.8 m), prima delle modifiche.La cancellazione della gara, avvenuta più tardi, significa che il limite di spesa non è regolabile. In base all’attuale regolamento finanziario della Formula 1, l’articolo 2.3 stabilisce che ogni Gran Premio cancellato, almeno tre mesi prima della data prevista, sarà considerato come l’aver avuto luogo con il budget cap. Il limite di spesa, sarà solamente ridotto rispetto ai 21 Gran Premi da disputare nel corso della stagione, con Imola tecnicamente ancora calcolata, in base al regolamento finanziario. Il budget cap figura immutata, come se entrambe le tappe siano andate in scena.Tuttavia, la cancellazione di una seconda gara della stagione, non avrà nessuna conseguenza per i team. Non avendo fatto correre le loro vetture in questo weekend, hanno naturalmente evitato costi legati al consumo e manutenzione delle vetture. I team, eviteranno anche costi dei danni, legati a eventuali incidenti, scontri o guasti tecnici, che avrebbero potuto incappare nel weekend. Inoltre, potrebbero recuperare le spese alberghiere, attraverso i rimborsi dagli hotel dove non soggiorneranno, in base agli accordi presi in fase di prenotazione.I fondi salvati da questo weekend, non rimarranno semplicemente nei conti dei team, sarà una sorta di cuscinetto del budget. Sicuramente, quel denaro sarà sfruttato per altri scopi, come lo sviluppo delle vetture o componenti, e migliorare la loro competitività. Aggiornamenti in ritardoUn altro importante impatto, che questo weekend ha comportato è legato ai team e il loro lavoro sulle vetture. In poche parole, si trovano con un weekend in meno in cui raccogliere le informazioni dai loro pacchetti d’aggiornamenti che erano pronti per Imola.Al termine delle tre settimane di pausa dalle corse ad aprile, a causa della cancellazione della tappa cinese, molti team hanno portato gli aggiornamenti a Baku per il GP Azerbaijan. Ma Imola, era stata fissata nel calendario dei team, come occasione dove portare gli aggiornamenti più importanti della stagione.I team senza poter gareggiare, non avranno l’opportunità di raccogliere i dati sui nuovi pezzi che avrebbero portato, su un tracciato permanente come Imola. La prossima tappa, è Monaco, altra pista cittadina e anche la più lenta del calendario, e quindi occasione peggiore dove portare gli aggiornamenti. Quindi, dovranno aspettare un’altra settimana per recuperare quanto perso, con la tappa annullata di Imola.Nonostante tutto, Mercedes ha dichiarato di voler portare gli aggiornamenti pianificati per Imola, al prossimo fine settimana di Montecarlo. Ferrari, invece dovrebbe introdurre il nuovo assetto a Barcellona, prossimo circuito permanente del calendario.L’impatto della cancellazione di Imola, sui team a livello di prestazioni e nell’ordine gerarchico, è difficile da quantificare. Ma, inevitabilmente riguarderà sul livello di fiducia, che i team hanno sulle loro vetture, considerando che arriveranno in Spagna, con un ritardo di due settimane nella tabella di marcia.Nuovo format delle qualifiche: test rimandatoNel weekend di Imola, era in programma il nuovo format delle qualifiche. Una novità anche se in fase sperimentale, con l’intento di ridurre il numero totale di pneumatici a disposizione dei piloti durante il weekend, passando da 13 sets a 11. In questo nuovo format, ogni pilota doveva disputare le tre sessioni di qualifiche, Q1, Q2 e Q3, con un’unica mescola: In Q1, la gomma dura, in Q2 la media, in Q3 le soft.Altro scopo di questo format, era di aiutare Pirelli a studiare la possibilità di ridurre la quantità di pneumatici da trasportare a ogni weekend di gara, e migliorare l’impatto ambientale. Ovviamente, questo test è andato in fumo.È stato pianificato un altro test simile, nel corso della stagione. Tuttavia, non è stata ancora scelta la pista dove poter effettuare questo esperimento. Guardando il calendario, difficilmente, accadrà nelle prossime e immediate gare, per via delle tempistiche tra la fabbricazione e il trasporto delle mescole.Non è nemmeno il caso di provarlo, durante le Sprint Race, in programma in Austria. Pirelli ha poi in programma di introdurre una nuova specifica di mescole dure dal GP di Gran Bretagna a Silverstone. Quindi altro slittamento di questo nuovo format di qualifiche. Almeno fino al GP d’Ungheria, appena prima della pausa estiva. E chissà se riusciranno a organizzare questa novità?Alla conquista dei circuiti cittadiniCon l’uscita di scena di Imola, team e piloti si troveranno a dover affrontare il quinto circuito cittadino consecutivo, ovvero Monaco, nel prossimo weekend.Togliendo il Bahrain, tappa d’apertura del mondiale, i piloti si sono sfidati con i circuiti cittadini di Jeddah, Albert Park, Baku, Miami, e ora Monaco.Si tratta della prima volta, che la Formula 1 si è trovata ben cinque Gran Premi consecutivi disputati su circuiti cittadini temporanei, anziché sui classici e permanenti tracciati.C’è anche chi gongolaLa cancellazione del GP Emilia Romagna, a seguito della tragica situazione nella regione, è stata accolta con tristezza da parte di tutto il mondo della Formula 1. Tuttavia, per Pierre Gasly la mancata partecipazione al Gran Premio, rappresenta un sospiro di sollievo.Il perché? Ve lo spiegheremo in un altro articolo. Tags: 2023, GP Emilia Romagna, Imola Continue ReadingPrevious Gasly e i punti penalità: così Imola ha graziato il pilotaNext Ferrari, dove porteranno gli aggiornamenti del 2023?