Test Bahrain, day 1: analisi tecnica dei top team

Credits: Pirelli Press Area
La Formula 1 è ufficialmente tornata. Il primo giorno di test ci ha mostrato le scelte prese dai vari team, andiamo a vedere l’analisi tecnica delle principali monoposto in griglia
Quanto c’eri mancata Formula 1, dopo tre lunghi mesi è ufficialmente ricominciata la stagione. Le scuderie hanno lavorato, durante la scorsa postseason, per arrivare a presentare una monoposto competitiva in vista della prima gara stagionale. I fan, e gli addetti ai lavori, attendevano i test per vedere i risultati di questi mesi di lavoro, ma andiamo a vedere l’analisi tecnica di tutte le vetture.
Ferrari
La scuderia di Maranello, dopo lo scorso mondiale, ha deciso di avviare una rivoluzione in vista del 2023. Uno dei principali aggiornamenti è stato sul lato aereodinamico, come lo sviluppo del “Bypass Duct”. La Ferrari, durante la prima giornata di test, ha deciso di lavorare sui flussi d’aria nel avantreno, e di conseguenza testare le nuove sospensioni anteriori. La Rossa ha deciso di montare un tenditore al fondo, cosi da evitare flessibilità e ridurre il porpoising. Un’altra decisione presa a Maranello è stato quello di restringere la parte inferiore del diffusore.

Red Bull
La scuderia di Milton Keynes ha deciso di dare continuità al processo iniziato con la RB-18. Il team anglo-austriaco, come sua tradizione, ha mostrato la “vera” monoposto del 2023 durante i test, avendo presentato solo la livrea durante la presentazione del quattro febbraio. I bicampioni del mondo non hanno stravolto la loro vettura. Helmut Marko ha voluto rivelare come la nuova monoposto sia “sottopeso”, rispetto a quanto stabilito dalla FIA, di conseguenza dovranno utilizzare delle zavorre per tornare nella legalità. Ma perché Red Bull ha preso questa decisione? Le cause possono essere varie: da una penalizzazione della Federazione alla decisione di evolvere il progetto RB-19 durante la stagione.

Il muso della RB-19 è più appiattito, cosi da favorire il flusso d’aria, simile all’idea della Ferrari. L’alettone anteriore è stato cambiato, in cui il lembo superiore è stato reso più rettilineo. L’ultima grande evoluzione è il fondo della monoposto, in cui si può notare un taglio longitudinale esteso, la zona mediana è suddivisa in tre altezze diverse e per finire un nuovo rialzo superiore. Questo lavoro è stato fatto per far si che il flusso d’aria raggiunga il diffusore molto più velocemente. La Red Bull per il resto non ha cambiato la monoposto, continuando con le idee intraprese nel 2022. La scuderia di Milton Keynes ha svolto un lavoro, simile a quello intrapreso da Ferrari, sui diffusori.
Mercedes
Toto Wolff ha promesso che la W14 sarà un passo avanti, rispetto alla delusione della scorsa stagione. Durante la prima sessione di test, attraverso l’analisi tecnica, si può notare come a Brackley abbiano rivoluzionato il fondo, sollevando quest’ultima parte per far in modo che si vengano a creare dei vortici che sigillino il cambio di pressione. Questa decisione è stata presa a causa dei problemi di porpoising, difficolta in cui la Mercedes si è ritrovata protagonista la scorsa stagione.
