Sebastian Vettel: perché è un esempio da seguire?

Vettel porpoising

Credits: Aston Martin Twitter

Vettel ha preso parte al programma “Question Time” della BBC, esponendo le proprie idee e ricordandoci di essere un Campione dentro e fuori la pista

Terminato il weekend di Formula 1 a Miami, Vettel ha preso parte ad un imporante programma politico britannico. Infatti, è stato il primo pilota della Massima Serie a essere ospitato nel programma “Question Time” della BBC. Si tratta di un’istituzione sia all’interno del palinsesto britannico che nel mondo della politica. Dal debutto del programma nel 1979, tutti i primi ministri, ad eccezione di Margaret Thatcher, sono stati ospitati. La presenza di Vettel è stata organizzata del team comunicazione dell’Aston Martin, in particolare da Matt Bishop. Lo scopo era quello di mettere a disposizione del quattro volte Campione del Mondo uno spazio in cui poter discutere di temi che gli stanno a cuore.

Il pilota tedesco è una delle voci più importanti e rilevanti della Formula 1. Se c’è bisogno di qualcuno che “ci metta la faccia”, state pur certi che lui lo troverete in prima fila. Spesso incolpato di non essere attivo sui social, Vettel ha sempre trovato un modo per eprimere le proprie opinioni e lanciare messaggi per lui importanti. Negli ultimi anni, insieme a Lewis Hamilton, è stato uno dei piloti più attivi nella lotta contro il razzismo. Ha poi protestato contro il referendum ungherese sulla legge anti-LGBTQ+ definendolo “imbarazzante” e mostrando il suo sostegno indossando una maglietta arcobaleno con la scritta “same love”.

Una causa che gli sta particolarmente a cuore è quella del cambiamento ambientale e la sostenibilità. Il suo ruolo in Formula 1 lo ha costretto a porsi delle domande e a scontrarsi con uno dei più grandi problemi che la popolazione modiale deve affrontare. Negli ultimi anni ha portato il tema all’attenzione del Circus, cercando di trovare soluzioni per affrontare la situazione.

VETTEL, UN ESEMPIO DA SEGUIRE: DALLE PAROLE AI FATTI

Se c’è una cosa che rende ancora più speciale Sebastian Vettel è il fatto, che al contrario di molte altre persone, passa dalle parole ai fatti per dare un contributo nel suo piccolo. Ciò lo si può osservare dalle iniziative che ha sta portando avanti. Ad inzio anno, con i bambini di alcune scuole austriache ha costruito piccoli alveari per le api in via di estinzione. Da qualche anno, inoltre, ha deciso di non utilizzare più i voli per gli spostamenti in Europa, ma di ripiegare sull’auto o sui mezzi pubblici come il treno.

Questa settimana, Vettel ha approfittando dell’occasione di essere nel Regno Unito e ha pensato bene di fare visita alla Feltham Young Offenders Institution. Ha infatti deciso di aiutare nella costruzione di una nuova officina automobilistica in loco, utilizzata per insegnare un lavoro ai detenuti. La speranza è quella di facilitare il loro ingresso nel mondo del lavoro una volta scontata la pena.  “La vita può essere molto giusta, ma anche molto ingiusta”, ha detto il tedesco. “La cosa importante è che tutti noi abbiamo una seconda possibilità nella vita. Abbiamo bisogno di trovare qualcosa che susciti la nostra passione. Questo è l’obiettivo dell’officina”.

Poi ha fatto tappa presso la scuola elementare Oasis Johanna di Londra, dove ha aiutato ad aprire una nuova sala terapeutica che aiuterà i bambini alle prese con la salute mentale. Oasis Nature si occupa di coloro che provengono da ambienti poveri, offrendo ai bambini la possibilità di accedere a servizi da cui altrimenti sarebbero esclusi.

“SONO IPOCRITA? HAI RAGIONE”

Un pilota di Formula 1 che parla di sostenibilità ambientale e di alto tasso di emissioni, lo rende un’ipocrita? Questa è la domanda che viene subito in mente e che Fiona Bruce ha rivolto a Vettel. Senza farsi scomporre dalla risata del pubblico, il tedesco ha risposto: Avete ragione a ridere. E’ qualcosa che mi domando anche io. Amo salire in macchina, ma quando finisco e scendo mi chiedo se sia corretto correre in Formula 1. E’ qualcosa che dovremmo fare? E’ necessario viaggiare per il mondo sprecando risorse?”.

Se avesse avuto a disposizione più tempo avrebbe potuto spiegare che i motori i rappresentano solo lo 0,7% delle emissioni di carbonio della Formula 1 e che la Massima Serie si sta impegnando a portare le emissioni a zero, entro il 2030. Tuttavia, ha deciso di spostare l’attenzione sul suo comportamento, perchè come dice Vettel: “Il contributo di ognuno di noi può fare la differenza.

Si è interrogato come pilota e soprattutto come cittadino del mondo, cercando risposte pragmatiche. Sebastian si è così mostrato trasparente e umile, senza paura di mostrarsi imperfetto. Il modo pacato di esprimersi e il coraggio di mettersi sempre in discussione è qualcosa di cui dovremmo prendere atto per farne tesoro.

“AVREMMO DOVUTO PENSARE A QUESTE MINACCE TEMPO FA”

La conversazione si è poi spostata su temi maggiormente di carattere politico, ma Vettel non si è lasciato intimidire. Quando gli altri ospiti sono stati interrogati sulla Brexit e sull’aumento dei prezzi, il tedesco non ci ha pensato due volte a esprimere il suo punto di vista. Partendo dalla situazione della Germania e dal pericolo di dipendere da altri paesi (come la Russia) per l’energia, ha ammesso: “Avremmo dovuto pensarci prima a queste potenziali minacce”.

Ha poi spiegato come la maggior parte dei tedeschi non siano riusciti a comprendere la decisione di lasciare l’Unione Europea. Ha sottolineato ancora una volta la necessità di essere uniti per affrontare questioni importanti a livello mondiale come la giustizia sociale e il cambiamento climatico. Infine, circa lo scandalo del “Partygate” che ha visto il primo ministro Boris Johnson infrangere le proprie leggi, ha detto: “Tutti noi commettiamo errori, siamo tutti umani. Ma ci sono cose che non si posso fare, specialmente se svolgi un lavoro come il suo”.

COSA FARÀ VETTEL DOPO LA FORMULA 1?

Nonostate la passione e la voglia di vincere siano ancora vive in Vettel, è impossibile negare che stia iniziando a pensare ad un futuro post Formula 1. Cosa farà una volta che deciderà di appendere il casco al chiodo? Sono numerose le passioni del pilota tedesco, per cui potrebbe restare nel Circus come consulente, potrebbe fare il papà a tempo pieno, oppure potrebbe dedicarsi all’attivismo.

Quello che è certo è che l’assenza di Sebastian Vettel all’interno del paddock si farà sentire. Ha un pensiero preciso sulle questioni fondamentali, non ha peli sulla lingua e si rende megafono per le persone che una voce non ce l’hanno. Che si tratti del futuro della Formula 1, di questioni climatiche o di dritti fondamentali Sebastian è pronto a esporsi e a fare la sua parte. Il Vettel che abbiamo visto a “Question Time” potrebbe essere il Vettel post Formula 1?