Vettel attivista in pista: in Arabia Saudita si corre per le donne
Al giorno d’oggi ogni mezzo di comunicazione è diventato un importante veicolo per la sensibilizzazione, e la Formula 1 non è (e non deve essere) da meno
La Formula 1 non sempre riguarda soltanto gli scontri in pista fra i piloti. Sempre più spesso, anche grazie all’utilizzo dei social network, la classe regina diventa anche un mezzo per lanciare messaggi importanti e sensibilizzare su determinate tematiche. Lo abbiamo visto dallo scorso anno con l’attivismo Black Lives Matter, o anche con la dimostrazione del supporto da parte di alcuni piloti per la comunità LGBTQ+ tramite lo sfoggio dei colori arcobaleno sul casco o su alcuni capi d’abbigliamento. E in Arabia Saudita Vettel ha voluto lasciare il segno.
In quest’ottica, infatti, la scelta da parte della FIA e della Formula 1 di gareggiare in alcuni paesi in cui i diritti umani per le donne, le persone di colore e gli omosessuali non vengono rispettati, è stata ampiamente criticata. E la questione si ripropone a Gedda, in Arabia Saudita, dove oggi inizierà il primo weekend di gara per il Paese. Lo stesso Hamilton, ieri in conferenza stampa, ha ammesso di non sentirsi a suo agio nel gareggiare in Arabia Saudita.
VETTEL IN ARABIA SAUDITA CON L’HASHTAG #RACEFORWOMEN
Ed è per questo motivo che il quattro volte campione del mondo Sebastian Vettel ha deciso di non restare in silenzio, ma di portare il proprio piccolo contributo riguardo la condizione della donna in Arabia Saudita. Il pilota tedesco ha infatti organizzato un evento per sole donne volto a introdurle nel mondo dei kart e delle corse in generale. Gesto di un’importanza ancora maggiore se si ricorda che, in Arabia Saudita, alle donne è stato consentito di guidare soltanto nel 2017: “Ho organizzato il mio evento di kart oggi e ho creato l’hashtag #raceforwomen.” ha dichiarato Vettel.
“Ovviamente si è parlato tanto e si è pensato molto alla gara qui, dato che è la prima volta che corriamo in Arabia Saudita. Avevamo un sacco di dubbi in testa, quindi ho pensato a cosa potessi fare. C’è stata tanta attenzione sugli esempi negativi, sulle carenze di alcuni paesi verso i diritti umani e altre cose, quindi ho cercato di pensare agli aspetti positivi. Un gruppo di sette o otto ragazze era in pista con noi. Abbiamo allestito un bell’evento solo per loro“.
“Ho cercato di trasmette alcune delle mie esperienze di vita e in pista, per aumentare la loro fiducia. Ovviamente in Arabia Saudita le donne possono guidare solo dal 2017. Quindi alcune di loro avevano la patente, altre no. Alcune erano grandi appassionate di Formula 1. Altre non avevano nulla a che fare con il mondo delle corse prima di oggi. Quindi è stato un bel miscuglio di donne di diversa estrazione. E’ stato un grand’evento. Tutti erano estremamente felici“.
“UN OTTIMO MODO PER INIZIARE IL WEEKEND”
Vettel ha anche sottolineato l’importanza di calarsi nelle storie e nelle culture di persone diverse da noi. Di comprendere il loro punto di vista, e di non elevarsi a giudici perfetti soltanto perché convinti che la propria cultura sia migliore della loro: “Devo dire che sono stato ispirato dalle loro storie, dal loro background e dalla positività riguardo al cambiamento nel Paese. E’ vero che se guardiamo attraverso una lente occidentale o europea ci sono ancora molte cose che dovrebbero essere migliorate e devono essere affrontate“.
“Ma è anche vero che alcune cose stanno cambiando e per quelle persone fa una grande differenza. Alla fine, è molto difficile per noi venire in un Paese in cui trascorriamo solo un paio di giorni, e cerchiamo di essere giudici perfetti, non conoscendo però esattamente il background e la storia delle persone. Ma in questo modo penso che sia stato importante per me conoscere queste donne. Penso che sia stata una giornata davvero memorabile e stimolante, e un ottimo modo per iniziare il weekend. Come ho detto, concentrandomi sugli aspetti positivi“.