Nessun rimorso: Steiner dice addio ad Haas e non solo…
Gene Haas perde un altro pezzo: Guenther Steiner dice addio alla Haas, ma anche alla Formula 1
Senza cerimonie e fronzoli, senza neanche lasciare una bomboniera, Guenther Steiner dice addio – ma in molti sperano in un ‘arrivederci’– al team statunitense di Gene Haas. Ciò è avvenuto dopo ben dieci anni, lasciando così il posto da team principal al suo direttore tecnico di pista Ayao Komatsu. La scuderia di Kannapolis ha registrato quindi la perdita di un paio pezzi in una settimana.
Oltre a Guenther, anche il capo ingegnere Simone Resta, preso in prestito dalla Ferrari qualche anno fa, ha deciso di lasciare il team Haas. A quanto sembra, riprenderà il suo lavoro in Ferrari, ma per un ruolo in GT. Ciò a ridosso dei primi test in pista delle nuove monoposto, lascia pensare che debbano esserci motivazioni pesanti dietro queste scelte.
La prima apparizione di Steiner è avvenuta un paio di giorni dopo il suo abbandono, all’Autosport International a Birmingham. In tale occasione il 58enne ha confermato di aver ricevuto una telefonata dal suo capo, a cavallo tra Natale 2023 e Capodanno. Le parole? Le solite discussioni tra i due, a cui molti di noi saranno abituati e non solo. Basterebbe una sola puntata di Drive To Survive per capire cosa intendo. Ma stavolta il fondatore della scuderia ha affermato che il contratto del bolzanino non avrebbe avuto prosieguo nel 2024.
Un fulmine a ciel sereno che per Guenther Steiner è stato il movente per dire addio al team di Gene Haas e anche al Circus. L’uomo si è detto non solo dispiaciuto per non aver potuto salutare il suo staff, ma anche per i fan che in questi anni hanno sostenuto lui e il suo lavoro. L’ex team principal è amareggiato a tal punto da sostenere di non avere più interesse nel futuro del team. Sarà vero?
Ci sarà un ritorno di fiamma?
“Da quando abbiamo questo modello, la Formula 1 è cambiata un sacco” ha dichiarato. “Abbiamo visto quanto siamo cresciuti, quanto tutto sia cambiato con il budget cap”. Il bolzanino sente di difendersi contro le accuse di Haas che lo vedrebbero quasi inadempiente ai suoi doveri di team principal – “con rispetto parlando”, direbbe Gene. Alcuni team non ingranano e altri lo fanno in maniera altalenante, perciò quali sono i progetti del magnate statunitense?
“Non ha voluto condividerli con me, ma non deve, comunque non mi interessa più”, continua Steiner. Il manager penserà alla famiglia adesso, pur consapevole di avere ancora altro da offrire al Circus. “Non so se la Formula 1 mi voglia!”, ci scherza su. “Sicuramente ora no, ma sono tranquillo su questo, non sono infelice. Conosco tante persone, ho tanti amici, e secondo il mio parere non è semplice stare in giro tutto l’anno per fare questo strano lavoro”.
Non esclude però il desiderio di accettare una nuova sfida, che sia diversa dal semplice lavorare in questo sport. Il manager italiano sa che potrebbe ancora dare, sa quanta voglia abbia di dimostrare, ma deve essere a lungo termine. Vuole un progetto con un futuro e gente con voglia di mettersi in gioco. All’ex team principal Haas ha stancato lavorare per inerzia.
Francesca Luna Barone