Il ruolo di direttore di gara cambia: ma sarà ancora Masi?
Bayer rivela interessanti novità per la stagione 2022, mentre la ricerca di un eventuale sostituto di Masi va avanti
Tra poco più di un mese si riaccenderanno i motori per l’inizio del Campionato 2022. Tuttavia, la questione riguardante Masi e il suo ruolo di direttore di gara è ancora aperta. Ma alcune interessanti novità sono state rivelate la settimana scorsa, in un‘intervista fatta a Peter Bayer. Quest’ultimo è segretario generale dello sport della FIA dal 2017, e recentemente ha assunto il ruolo di direttore esecutivo del dipartimento delle monoposto in Formula 1.
Interrogato sulla vicenda di Masi, Bayer ha affermato: “Ha fatto un ottimo lavoro. Glielo abbiamo detto, ma c’è anche la possibilità che ci sia un nuovo direttore di gara. Posso solo dare suggerimenti al Consiglio Mondiale, e sicuramente lo includeranno“. Ha aggiunto: “Ho assicurato a Michael il sostegno della Federazione nelle nostre discussioni e gli ho fatto sapere: vogliamo continuare a lavorare con te, ma ho anche bisogno della tua comprensione sul fatto che dobbiamo affrontare la questione“.
“Masi ha sviluppato una pelle relativamente spessa contro gli attacchi delle singole squadre. Quando lavori alla FIA, devi essere consapevole che stai lavorando per la polizia sportiva. Il poliziotto raramente ottiene simpatia, come nella vita quotidiana. Ciò che è diventato insopportabile sono le reazioni sui social: non si fermeranno davanti a nulla, come con le minacce di morte contro Latifi. Michael non ha un account sui social media, ma l’ostilità in altri canali lo ha davvero colpito.”
TUTTI I CAMBIAMENTI SUL RUOLO DA DIRETTORE DI GARA
Bayer ha poi rivelato che ci saranno cambiamenti significativi nel ruolo del direttore di gara, anche se Masi rimanesse: “Ci sarà una divisione dei compiti del direttore di gara, che è anche direttore sportivo, delegato alla sicurezza e alla pista“. Lo scorso anno, infatti, Masi ha dovuto fare spesso visita al circuito di Gedda nelle settimane libere dalle gare. In un periodo in cui, a causa del Covid, spostarsi è sempre più difficile.
Ci sarà poi il divieto degli interventi radiofonici da parte dei team principal. La situazione, dunque, tornerà come quella di una volta: soltanto il direttore sportivo di ogni squadra potrà comunicare via radio con il direttore di gara. La novità, che era stata introdotta lo scorso anno per aggiungere più spettacolo televisivo, ha esercitato infatti soltanto una pressione extra non necessaria su Masi, mentre era impegnato a prendere decisioni importanti.
“I team principal non potranno più intervenire su questo canale.” assicura Bayer, “Vogliamo creare un buffer con un membro dello staff che si occuperà di queste richieste. In futuro, il direttore di gara potrà concentrarsi sul suo compito e non sarà più distratto“. Un terzo cambiamento riguarderà l’introduzione di nuove figure che avranno il compito di rivedere gli incidenti da remoto fornendo informazioni al controllo di gara sui circuiti. Alleggerendo così il lavoro del direttore di gara che sarà già impegnato ad affrontare le conseguenze di un incidente.
Si parlava anche di coinvolgere uno o due altri direttori di gara, per alternarsi e condividere il lavoro. Ma la proposta è stata rifiutata, in quanto lo sport ha bisogno di essere condotto con coerenza. Un’altra idea riguardava avere dei co-direttori, con un ruolo più importante rispetto all’attuale vicedirettore e che quindi condividerebbero la responsabilità delle decisioni del direttore.
CHI POTREBBE SOSTITUIRE MASI?
Se la FIA decidesse di sollevare Masi dal suo incarico, la ricerca di un nuovo direttore di gara si rivelerebbe più difficile del previsto. Sono poche, infatti, le personalità che sarebbero disponibili ad assumersi un simile impegno. Sia perché al momento indaffarate con altri progetti, sia per il peso mediatico che un tale ruolo prevede. Tra i qualificati alla posizione di direttore ci sono Eduadro Freitas, direttore di gara GT e WEC da oltre vent’anni, e Scot Elkins, che è già stato vicedirettore in Formula 1, ma che al momento è impegnato con la Formula E e DTM.
Poi c’è l’ex direttore di gara DTM Niels Wittich, già nominato da Masi vicedirettore per il 2022. Potrebbero essere presi in considerazione anche alcuni veterani, ormai lontani da qualche anno dalla Formula 1: l’ex vice di Charlie Whiting, Herbie Blash, con una vasta esperienza sul campo. Ma ormai ha lasciato il Circus dal 2016. Sempre dal team di Whiting proviene Colin Haywood, che ha trascorso un paio d’anni come vice di Masi prima di lasciare l’incarico a inizio 2021. Sebbene abbia tenuto il ruolo di consulente FIA.
DIRETTORI DI GARA AL DI FUORI DELLA FIA
La ricerca potrebbe a questo punto estendersi fuori dall’ambiente della FIA, nominando i direttori sportivi (attuali o passati) dei team di Formula 1, persone che conoscono a fondo le regole e capiscono il sistema FIA. In effetti Laurent Mekies, che ricopre questo ruolo in Ferrari, un tempo era preso in considerazione dalla FIA come eventuale sostituto di Whiting. Tuttavia, dopo essere stato vicedirettore nel 2017 e nel 2018, Mekies ha preferito tornare nella squadra di Maranello.
Una seconda scelta potrebbe essere il direttore sportivo Steve Nielsen, che vanta un passato da team manager di scuderie del calibro della Tyrrell, Benetton e Renault. Tuttavia, è già impegnato in un altro ruolo da supervisore delle regole di gara. E con il prossimo abbandono di Ross Brawn, il compito di Nielsen potrebbe acquisire più importanza. Si potrebbe allora pensare all’ex direttore esecutivo Alpine Marci Budkowski, che ha lasciato il team di Enstone lo scorso gennaio.
Quest’ultimo ha in passato lavorato per la FIA, ma potrebbe ritornare già con un’altra veste: quella di direttore sportivo di Formula 1. Incarico che era di Masi, ma che avrebbe perso con l’attuale lavoro da direttore di gara. Di nomi, come vediamo, ce ne sono parecchi. Ma non tutti avranno il coraggio di assumersi, eventualmente, la responsabilità del ruolo di direttore di gara. Specialmente dopo l’esperienza vissuta da Masi.