GP Emilia Romagna, le pagelle: il migliore è Verstappen
Diamo i voti ai protagonisti della gara di Imola. Il più bravo della nostra pagella è ovviamente Verstappen. Pesa l’errore di un Leclerc che non ha saputo accontentarsi
Un Gran Premio dell’Emilia Romagna amaro per i tifosi ferraristi. Dopo il dominio di Melbourne le aspettative erano alte, con il caloroso pubblico di Imola che sperava di festeggiare un’altra giornata di gloria per la Rossa. A rovinare la festa è stato Verstappen, che va ovviamente a beccarsi il voto più alto della nostre pagelle. Andiamo a vedere come è andata.
VERSTAPPEN – 10 Pole Position, vittoria, giro più veloce, in testa dal primo all’ultimo giro. Secondo grand chelem in carriera. In tutto il week-end sbaglia soltanto la partenza della Sprint, ma riesce a rimediare con una bella manovra al penultimo giro. In questo 2022 ha vinto tutte le gare in cui ha visto la bandiera a scacchi. Non sarà facile tirarlo giù dalla vetta del mondo, affidabilità permettendo.
PEREZ – 8 Gara da grande scudiero per il messicano, che confeziona il suo capolavoro nel beffare per due volte la Ferrari di Leclerc: prima lo brucia in partenza, poi lo infila al ventesimo giro, dopo il passaggio alle gomme slick. Completa la diciottesima doppietta della Red Bull. E conferma un inizio di stagione in cui è apparso più pimpante rispetto allo scorso anno.
NORRIS – 9 L’errore di Leclerc gli regala un podio in cui forse non sperava più. Ma è un premio meritato per un week-end corso da protagonista. Sul bagnato esalta il suo talento e mette una pezza alle difficoltà di una McLaren apparsa comunque in netta crescita. Imola è una pista che gli porta bene (anche l’anno scorso fu splendido terzo), soprattutto in queste condizioni
LECLERC: CHI TROPPO VUOLE, NULLA STRINGE
RUSSELL – 8,5 Unico pilota a chiudere tutte le gare in top-5. Cosa non banale per un ragazzo così giovane, alle prese con una Mercedes che sta vivendo il momento peggiore dell’ultimo decennio. Corre da formichina e massimizza ogni occasione, con la classifica iridata che continua a premiarlo: è quarto anche lì, davanti alla Ferrari di Sainz. Pazzesco per i valori tecnici che abbiamo visto in queste prime quattro gare.
LECLERC – 5 Domenica da matita rossa per Charles che, visto l’andazzo, avrebbe dovuto accontentarsi del podio continuando a mettere fieno in cascina per il campionato. L’errore alla Variante Alta invece finisce col regalare 8 preziosissimi punti alla rincorsa iridata di Verstappen. Ha cercato di strafare, ma ha pagato a caro prezzo. I Mondiali si vincono anche con i piazzamenti.
SAINZ – SV Aveva sbagliato al venerdì, è vero, ma nella Sprint era riuscito a rimediare con una bella rimonta che lo ha catapultato dal decimo al quarto posto. Poi al via Ricciardo lo sperona dopo pochi metri e lo condanna al secondo ritiro consecutivo. Classifica alla mano, sembra già condannato al ruolo di seconda guida. Riuscirà ad onorare la fiducia che Ferrari ha riposto in lui con il rinnovo del contratto?
HAMILTON – 4 Senza alcun dubbio uno dei peggiori gran premi della sua carriera. La W13 ha mille problemi, ma da un campione come lui ci si attenderebbe quel guizzo che invece non è mai arrivato. Resta per tutta la gara impantanato negli scarichi di Gasly, fuori dalla zona punti, dovendo subire addirittura l’onta del doppiaggio. Non è questo il Lewis che siamo abituati a vedere. Cercherà di riscattarsi già da Miami.
SORPRENDONO BOTTAS E TSUNODA!
BOTTAS – 8 La nuova esperienza in Alfa Romeo gli sta donando una seconda giovinezza. Nel midfield sgomita, fa valere la sua esperienza, e risulta più aggressivo del solito nei duelli. Conclude con un quinto posto preziosissimo, per lui e nel team. Proprio nella pista in cui l’anno scorso era stato coinvolto in un violentissimo incidente con il pilota che ha preso il suo posto in Mercedes.
TSUNODA – 7,5 Prova solida per il giapponesino dell’AlphaTauri, forse alla sua gara migliore da quando è in Formula 1. Per una volta la sua foga non porta all’errore, ha un ottimo passo, e regala più di qualche sorpasso. Nel Mondiale è davanti a Gasly, che nel 2021 lo aveva massacrato. Chi ci avrebbe mai scommesso un centesimo?
RICCIARDO – 4 Al primo giro aggredisce il cordolo, perde il controllo della sua McLaren e sperona Sainz. Da quel momento in poi è costretto a fare (suo malgrado) da collaudatore per tutto il gruppo, testando il comportamento delle slick nel momento del crossover. Una gara da comprimario per un pilota sul quale si hanno aspettative molto più alte.