Norris Imola

Credits: McLaren F1

Dopo un inizio di mondiale strepitoso Lando è addirittura terzo nel Mondiale

Se è vero che due indizi fanno una prova possiamo già dire che quando Norris sale sul podio la gara non è mai banale. Lo avevamo visto l’anno scorso, all’esordio in Austria dopo il lungo lockdown, quando ha strappato per meno di due decimi la terza posizione ad Hamilton in una gara che ha visto soltanto 11 piloti tagliare il traguardo. E ne abbiamo avuto la conferma ieri ad Imola, con una prova magnifica in condizioni estreme che ci ha fatto riappacificare con l’essenza più genuina di questo sport.

Un weekend da montagne russe quello di Lando sul Santerno. Prima anonimo durante le libere, poi sfortunato in qualifica con la vicenda dei track limits a negargli una clamorosa prima fila, e infine la meritata gioia della gara. Sicuramente la prestazione più convincente di una carriera così breve e già così intensa, che lo porta momentaneamente al terzo posto nella classifica del mondiale. Uno status importante per un pilota in forte ascesa, proprio come la sua scuderia.

LA DELUSIONE DEL SABATO, IL RISCATTO DELLA DOMENICA

Il risultato di Norris forse ci ha entusiasmato così tanto perchè ha saputo interpretare un sentimento comune. Quello dell’amarezza che il sabato pomeriggio ha unito tutti gli appassionati nel vedere un pilota con un pugno di mosche in mano dopo un giro così bello, reso vano da un sensore per una questione di centimetri. Una delusione enorme, che ha fatto nascere la speranza di un pronto riscatto nel momento della gara.

E il riscatto c’è stato. Perchè in una gara old school (per la pista, per il meteo, per le emozioni che ha generato) che ha esaltato il capitale umano di questa Formula 1 la determinazione di Norris è emersa. Prima il doppio sorpasso su Sainz e Gasly dietro la nube d’acqua dell’Enzo e Dino Ferrari, poi la precisione con cui si è tenuto lontano dagli errori e ha sfruttato quelli degli avversari, e infine l’attacco sferrato a Leclerc dopo la ripartenza. Una gara da cineteca, che fa dimenticare i rimpianti della qualifica per lasciare spazio al sorriso smagliante mostrato sul podio.

Un podio in cui ha ritrovato Verstappen, dominatore della gara, ed Hamilton, con cui prima della gara è stato protagonista di un significativo scambio di battute su Instagram.  L’alfiere della Mercedes ha voluto rincuorare personalmente il connazionale, ancora preda dei rimpianti per quel tempo cancellato. Un messaggio che testimonia la stima che Norris si sta guadagnando dai colleghi più blasonati e forse anche il legame di Hamilton con la sua ex squadra, che non ha più vinto un GP da quando Lewis non è più in squadra.

IL SALTO DI QUALITÀ E LA SFIDA CON RICCIARDO

Davanti all’approdo in McLaren di un osso duro come Daniel Ricciardo sembra che Norris abbia fin qui mostrato quel salto di qualità che in molti stavano aspettando. Dopo due stagioni positive, ma in cui aveva comunque perso il confronto interno con Carlos Sainz, sia in Bahrain che ad Imola abbiamo ammirato in Norris quell’aggressività e quell’ardore che fin qui gli era mancato.

Certo, giudizi che vanno relativizzati, perchè la stagione è molto lunga ed è troppo presto per fare qualsiasi tipo di bilancio. Ma sicuramente l’australiano, dopo due prestazioni sotto alle aspettative, dovrà cercare affrettare il suo processo di adattamento alla McLaren se non vuole restare invischiato in una situazione simile a quella che ha già vissuto in Red Bull. Quando a fianco di Verstappen, più giovane di lui e con il pieno supporto del team, ha finito con l’essere messo in ombra.