Formula 1 test Barcellona 2019 sebastian Vettel

© Ferrari Press Area

Il Mondiale 2019 di Formula 1 ha preso ufficialmente il via. In questa settimana si è disputata sul circuito del Montmelò la prima sessione di test invernali dell’anno. Una quattro giorni di lavoro intensa, dove le scuderie e i piloti sono scesi per la prima volta della stagione in pista per provare con mano quello che è stato portato avanti nei mesi invernali, all’interno delle factory.

Nonostante le polemiche degli anni passati, il tracciato del Montmelò continua a essere la sede ufficiale dei test. In attesa della seconda sessione di prove, che prenderà il via da martedì 26 febbraio, in questi pochi giorni di sosta si può trovare il tempo di provare a tirare le prime somme.

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MERCEDES (Miglior tempo: 1’17’’857; giri completati: 610)
Cosa si dice: team che vince non si cambia. Tenendo conto che si sta parlando degli attuali campioni del mondo in carica, l’attesa dei test era tutta per loro. Esattamente come quasi la maggior parte delle altre scuderie, e come del resto ci hanno ampiamente abituato, in occasione della prima sessione di prove in casa Mercedes non si è pensato alla prestazione pura, si è preferito macinare chilometri.

Ma qualcosa rispetto agli ultimi anni è cambiato: la scuderia tedesca non ha sempre occupato le prime posizioni della classifica dei tempi, andando perfino a montare sulla W10 gli pneumatici Pirelli più morbidi, mescola che generalmente veniva testata sulla vettura solamente in occasione dell’ultimo giorno di prove.

Ma ciò non toglie che la Mercedes continua a sembrare una buona vettura, solida, con grande stabilità in curva, esattamente come le monoposto che l’hanno preceduta. Ma c’è da chiedersi: sarà sufficiente per confermarsi anche nel 2019 ai vertici della Categoria? Con la Ferrari che di certo non starà a guardare non c’è affatto da stare tranquilli.

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FERRARI (Miglior tempo: 1’18’’046; giri completati: 598)
Il Cavallino Rampante ha occupato praticamente fin dal primo giorno le posizioni che contano della classifica. Sicuramente, oltre ai tempi che c’è da scommetterci verranno ulteriormente abbassati la settimana prossima, quello che maggiormente sorprende è la grande stabilità in curva e il passo di gara mostrato dalla SF90. Vettel e Leclerc si sono abituati fin da subito alla nuova vettura che, per guidabilità, sembrerebbe essere particolarmente nelle corde del pilota tedesco.

Entrambi gli alfieri della Rossa sono riusciti a completare la prima quattro giorni di test senza incorrere in intoppi troppo gravi. A sorprendere tutti è stato il ritmo della Ferrari. La SF90 potrebbe essere davvero la monoposto della riscossa, visto che secondo alcune indiscrezioni la vettura si troverebbe a buon punto nello sviluppo generale. Un buon punto di partenza che fa ben sperare i tifosi.

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RED BULL (Miglior tempo: 1’18’’780; giri completati: 146)
La scuderia austriaca ha di fatto inaugurato una nuova tappa nel suo percorso all’interno della Categoria regina del Motorsport. Dopo il divorzio al vetriolo dalla Renault, la Red Bull ha ufficialmente iniziato la sua collaborazione con la Honda. Nonostante l’azienda giapponese si sia rivelata come il peggior motorista di Formula 1 in questi ultimi anni, con la scuderia austriaca sembra essere iniziata una nuova era anche per loro.

La power unit non ha sofferto nei quattro giorni di test, non si sono registrati problematiche gravi mentre la monoposto si è dimostrata abbastanza consistente, stabile e affidabile. Qualcosa che nessuno avrebbe immaginato. Con molta probabilità nessuno dei piloti Red Bull ha cercato la prestazione pura in questa prima sessione di test. In nessuna delle prime quattro giornate il team dei bibitari è svettato in cima alla classifica dei tempi e quindi per questo motivo la Red Bull continua a essere una vera incognita.
Per alcuni lotterà per le posizioni alle spalle di Ferrari e Mercedes, per altri potrà dare fastidio al Cavallino Rampante ma c’è anche chi ha dichiarato che potrebbe perfino giocarsi il titolo con la scuderia tedesca e quella italiana. Tutto è possibile e già martedì magari sarà possibile avere un’idea più chiara della situazione.

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RENAULT (Miglior tempo: 1’17’’393; giri completati: 433)
Consolidata la posizione come quarto costruttore del Mondiale di Formula 1 per la Renault l’imperativo, ora, è avvicinarsi ai tre top team di riferimento.
La macchina trasmette buone sensazioni ma proprio l’arma in più della scuderia francese potrebbe essere quella dei piloti: Nico Hulkenberg e Daniel Ricciardo. Se il tedesco ha voglia di dimostrare tutto il suo valore, nonostante non sia ancora riuscito a guadagnarsi la fiducia di un top team; l’australiano ha voglia di rivincita dopo un aver passato un’ultima stagione davvero difficile a livello professionale ed emotivo.

E proprio l’ex Red Bull è stato quello dei due che maggiormente ha sofferto a causa della monoposto in questi primi quattro giorni, compresa la rottura dell’ala posteriore in pieno rettilineo. I margini di crescita ci sono tenendo conto dei tempi che hanno portato la Renault a chiudere in prima e terza posizione, rispettivamente con Hulkenberg e Ricciardo, questa prima sessione di prove.

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Foto: Photo4

HAAS (Miglior tempo: 1’17’’563; giri completati: 384)
Quella che è nata per essere lo Junior Team della Ferrari, col rientro nella massima categoria dell’Alfa Romeo, potrebbe essere relegata in terza fascia dal team di Maranello. Nonostante le vettura non mostri grandi problemi a livello visivo, per quanto riguarda la prestazione, ha sempre occupato le posizioni della bassa classifica.
Dopo la buona stagione di debutto e un 2018 comunque sia positivo, sembra proprio che la stagione 2019 sia cominciata un po’ in recessione per la scuderia statunitense.

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MCLAREN (Miglior tempo: 1’18’’431; giri completati: 445)
Dopo le ultime fallimentari stagioni, sembrerebbe che la McLaren possa trovarsi finalmente sulla buona strada. Nonostante la mancanza di competitività della monoposto inglese sia stata sempre imputata ai problemi di affidabilità del motore Honda, nel 2018, con la motorizzazione targata Renault sono venuti definitivamente a galla tutti i nodi. La power unit non ha mai rappresentato l’unico problema per la McLaren ma i limiti dello scorso anno sembrerebbero essere solo un incubo lontano. Sia Norris, sia Sainz JR hanno percorso un buon numero di chilometri sebbene la vettura si sia dimostrata nervosa e difficile da guidare.

E proprio in casa McLaren c’è grande attesa (e speranza) attorno a Carlos Sainz JR. Il pilota spagnolo conosce molto bene la Renault, con la quale ha corso nelle ultime due stagioni e potrebbe rivelarsi di fondamentale importanza per aiutare il team di Woking.

formula test barcellona 2019 Racing Point 008
RACING POINT (Miglior tempo: 1’19’’664; giri completati: 258)
Dopo la stagione positiva che ha visto protagonista la Force India e poi Racing Point lo scorso anno, ci si aspettava di più dalla scuderia di Lawrence Stroll.
I problemi che hanno toccato la struttura nell’estate 2018 sembrano aver inciso anche sullo sviluppo della RP19 portata in pista da Sergio Perez e Lance Stroll.

C’è molto lavoro da fare e forse, i prossimi quattro giorno di prove prima della partenza per l’Australia non saranno sufficienti per permettere di recuperare in previsione del primo Gran Premio della stagione. I volti mostrati dai piloti in conferenza stampa lasciavano ben pochi dubbi all’immaginazione e, assieme alla Williams, è uno dei team che è riuscito a girare meno nel corso della sessione.

formula test barcellona 2019 Kimi Raikkonen 009
ALFA ROMEO RACING (Miglior tempo: 1’17’’762; giri completati: 507)
Al pari dei top team, l’Alfa Romeo sembra essersi nascosta, e non poco. Il team in assoluto è stata la vera sorpresa di questa prima sessione di test: sono riusciti a mettere insieme un buon numero di giri facendo prendere confidenza ai propri piloti con le mescole dure anche in presenza di importanti carichi di benzina.

Raikkonen e Giovinazzi hanno girato, molto, dando l’impressione di guidare una vettura consistente e veloce. Molto simile alla Ferrari a significare quanto questa collaborazione col Cavallino Rampante possa diventare di fondamentale importanza per l’ex Sauber. Ci sono buone sensazioni attorno alla C38. Ora bisognerà solo vedere se potranno essere mantenute.

Formula 1 test barcellona 2019 Toro Rosso 010
Foto: Photo4

TORO ROSSO (Miglior tempo: 1’17’’637; giri completati: 428)
Nonostante l’attenzione sia stata riservata ai top team, non si può nascondere che la Toro Rosso abbia strabiliato positivamente. Dopo l’exploit di Kvyat, a confermare la bontà della STR14 ci ha pensato Albon, in occasione dell’ultima giornata, a stampare il tempo migliore dell’ultimo giorno sebbene abbia stampato il suo giro utilizzando le gomme C5, le più morbide della gamma portate dalla Pirelli.

E proprio quello dei piloti era un grande punto interrogativo per la scuderia di Faenza: se Kvyat non pare aver accusato l’inattività dell’ultima stagione, Alexander Albon si è dimostrato all’altezza mettendo in mostra la bontà progettuale della STR14. Per la sorellina della Red Bull le carte per gettare le basi di una stagione migliore rispetto all’anno passato… ci sono tutte.

formula test barcellona 2019 Williams 011
WILLIAMS (Miglior tempo: 1’20’’997; giri completati: 88)
Quello della Williams è un capitolo a parte rispetto alle altre scuderie. Il team di Grove ha preso parte solamente ad appena due giorni di test. Come ha confermato la stessa Claire Williams, il ritardo è dovuto a un errore nel processo di produzione. Una cosa mai successa nella storia della scuderia britannica.

Sfruttando appena le giornate conclusive la Williams ha messo assieme 88 giri alternando alla guida il giovane George Russell e il ben più esperto Robert Kubica. Il problema è che le prestazioni della monoposto non sono certo a livello dei suoi diretti avversari: sebbene la crisi che ha investito la scuderia inglese nel corso delle ultime stagioni ha pesato e non poco anche a livello tecnico-organizzativo, è un peccato notare come i tempi della FW42 siano più vicini a una vettura di Formula 2 rispetto che a una Formula 1.

Nonostante riescano a provare con continuità in occasione dell’ultima sessione di test sembra essere scontato che la Williams inizierà la stagione 2019 con un notevole svantaggio.