Ferrari, Cardile sulla SF-24: “La sospensione è innovativa”

Ferrari, Cardile sulla SF-24: "La sospensione è innovativa"

© Scuderia Ferrari Press Area

Presentata la Ferrari, SF-24 Enrico Cardile, ci spiega il lavoro fatto sulla vettura e il perché non è stato copiato il concetto Red Bull

La nuova Ferrari, la SF-24, è la settantesima monoposto del Cavallino Rampante e la prima che nasce sotto la gestione di Frédéric Vasseur. Una vettura creata con l’obiettivo di avvicinarsi il più possibile alle prestazioni della Red Bull, e sfidarla per il titolo iridato. Dunque rendere più difficile, la cavalcata di Max Verstappen verso la conquista del prossimo titolo, e se possibile riportare le vittorie a Maranello.

La vettura porta con sé molte novità, frutto di una nuova direzione di sviluppo intrapresa da molti mesi. Per molte cosa si avvicina al concetto stile Red Bull, con alcune delle soluzioni adottate dagli altri team: come le pance picchiate, le strutture laterali di impatto integrate nel fondo. Ma non tutte. A differenza della maggior parte delle vetture concorrenti, (ad eccezione della Haas) sulla monoposto è assente la sospensione posteriore push-rod.

In casa Red Bull, hanno ormai puntato su un layout delle sospensioni, con l’anteriore pull-rod e il posteriore push-rod. Evidentemente, i tecnici hanno visto che in questo modo, è possibile offrire una buona guidabilità e migliori prestazioni aerodinamiche.

L’anteriore in pull-rod, aiuta ad avere un flusso d’aria più pulito attorno alla gomma anteriore. Mentre un posteriore in push-rod, offre opportunità con una scatola del cambio più stretta e nell’alterazione della forma del fondo. In questo modo si ottiene una prestazione da basso carico al retrotreno.

Ci si aspetta dunque una Mercedes, che possa unirsi al resto del gruppo, con il posteriore push-rod per la nuova W15.

Cardile: “Ottimi risultati aerodinamici”

Enrico Cardile, direttore tecnico della Ferrari sembra essere soddisfatto del lavoro fatto per realizzare la SF-24. In fase di progettazione, è stato deciso di non copiare dalla Red Bull, e di non seguire la scelta fatta dalla maggior parte della griglia, ovvero non utilizzare il layout con posteriore push-rod. Piuttosto, per la Rossa è stato scelto lo schema push-rod anteriore e pull-rod posteriore.

Il direttore tecnico ha così spiegato il motivo: “Per un paio di anni abbiamo testato una sospensione push-rod. In realtà, la nostra sospensione posteriore è un tantino diversa in termini di distribuzione dei bracci trasversali superiori e inferiori, paragonando a quella della Red Bull, giusto per menzionare un team”.

“Abbiamo registrato degli ottimi risultati a livello di aerodinamica, andando avanti in questa direzione, e quando ci siamo spostati da pull-rod a push-rod. Non abbiamo misurato un grande vantaggio, tale da giustificare qualche compromesso in termini di peso o conformità”.

“Quindi, da lì abbiamo sviluppato la nostra sospensione, mantenendo lo stesso layout,” ha proseguito l’italiano.

Una Rossa in controtendenza rispetto ai rivali

Una Ferrari, che a differenza della concorrenza, sembra essere decisa sulla scelta del layout con posteriore pull-rod, e convinta che si tratta di un design innovativo per la vettura 2024.

Come parte del lavoro, nel tentativo di produrre un cambio più corto (si ritiene che il telaio sia di 5 cm più lungo, mentre la lunghezza complessiva della vettura sia rimasta la stessa), è stato necessario cambiare l’orientamento della configurazione delle sospensioni.

Guardando la vettura, si intuisce che l’elemento pull-rod sia stato spostato un po’ più in avanti rispetto alla passata stagione, nel tentativo di migliorare la conformità e aumentare l’anti-squat.

L’angolazione lo rende più allineato, con la ruota anteriore e il braccio oscillante inferiore, e arretrato rispetto al braccetto anteriore oscillante superiore.

Continuando a parlare del lavoro svolto con la sospensione, Cardile ha dichiarato: “Paragonando alla vettura della passata stagione, le principali differenze sta nel retrotreno, dove la sospensione interna è stata posizionata in modo differente all’interno della scatola del cambio“.

“Un concetto differente. E per noi è stata un’innovazione perché si tratta di un differente modo di gestire la sospensione interna, rispetto a quello che abbiamo fatto in passato,” ha così concluso Cardile.