Fernando Alonso: buon compleanno a chi in pista ci fa sognare
Caro Fernando Alonso,
invece di farti noi il regalo per il compleanno, vuoi farcelo tu un magnifico dono ritornando in Formula 1? Sembra così innaturale il Circus adesso, ancora capace di donare emozioni e battaglie mozzafiato, ma con un sapore nettamente differente. Inevitabilmente un giorno così speciale, come quello del compleanno del due volte Campione del Mondo, fa sentire più intensa ed incalzante che mai la sua assenza in Formula 1. Gioia e magone nello stesso momento, gioia perché per noi alonsisti questo è un vero e proprio giorno di festa e magone per aver realizzato o almeno in parte accettato che, fa strano anche solo menzionarla la Formula 1 senza accostargli il suo nome.
Dopo tanto silenzio da parte mia, stavolta non potevo non scrivere nulla, non solo per omaggiarlo come faccio ormai da anni, ma soprattutto stavolta sento quasi la necessità di scrivere per ogni Alonsista che ormai non può più far a meno della Formula 1, perché è diventata una fedele compagna, ma quest’anno senza Fernando Alonso inevitabilmente la vede e concepisce in maniera totalmente diversa. L’intento è quello di dare voce ai pensieri di tutti i suoi tifosi urlando quasi i miei, senza filtrare le mie parole, ma scrivendo così a ruota libera, lasciando che ogni emozione mi attraversi totalmente, con la speranza di saperle descrivere pienamente.
Da quell’ultima ed emozionante gara che ha sancito il ritiro di Fernando Alonso dalla Formula 1 sono trascorsi soltanto 8 mesi, seppur a volte si ha la sensazione che sia passata un’eternità, nonostante in questi mesi l’asturiano ha provato a renderci il tutto più sopportabile, cimentandosi in varie sfide, deliziandoci con gare e vittorie mozzafiato, seppur non sono mancati i momenti difficili. Eppure non c’è stata una sola gara del Circus in cui non ci sia mancato, in cui è bastato vedere un sorpasso, per pensare: “Fernando l’avrebbe fatto sicuramente meglio, più al limite, più coinvolgente, insomma come lui nessuno mai!”
Se acaba julio y con ello los 6 primeros meses del 2019. Nunca una primera mitad de año en mi carrera había sido tan productiva en cuanto a resultados! Quien me lo iba a decir! Muy feliz y agradecido. A por más!
24h daytona
1000 miles sebring
6h spa
24h Le Mans
World champions pic.twitter.com/Es5TzEAAqN— Fernando Alonso (@alo_oficial) 26 luglio 2019
Da quando ha annunciato il suo ritiro lo scorso 14 agosto, ho cercato di assaporare ogni istante dei weekend di gara che si sono susseguiti, provando a non pensare più di tanto che sarebbero stati gli ultimi in Formula 1, ma più si avvicinava il 25 novembre e più avrei voluto che quel giorno non arrivasse mai. La frase: “ma tanto si sapeva che prima o poi si sarebbe ritirato, era inevitabile” ripetuta a chi conoscendomi voleva sapere cosa in realtà ne pensassi, forse era un modo per convincere me stessa che quel giorno prima o poi doveva arrivare, per nascondere il magone che avrei provato, uno scappare dalle mie emozioni, insomma tutto tranne che ammettere che senza di Fernando Alonso, mi riesce difficile concepire la Formula 1, seppur ormai la ami in modo quasi viscerale.
Gracias. 💙❤️💛 #f1 pic.twitter.com/Mb9Z5u7gNE
— Fernando Alonso (@alo_oficial) 25 novembre 2018
Neanche gli infiniti omaggi su di lui mi hanno fatto vacillare, decisa a non scrivere pressoché nulla a riguardo, perché ogni parola mi sembrava vana, ogni parola non può rendergli giustizia, qualsiasi parola non può spiegare il turbine di emozioni provate e la consapevolezza di aver avuto la fortuna di assistere ad un vero spettacolo in questi anni. Lo spettacolo di un bambino determinato che è diventato uomo dedicando la sua vita alle corse. Passione, determinazione, coraggio, infinita voglia di mettersi sempre in gioco hanno contribuito a renderlo il Campione e la personalità eccelsa che tutti conosciamo.
Ma c’è una caratteristica particolare che lo contraddistingue da chiunque, una sorta di arma vincente già in partenza, un tratto distintivo, definitelo come meglio credete, ma Fernando Alonso ha lo strano e meraviglioso potere di saper letteralmente catapultare i suoi tifosi in qualsiasi suo progetto, infatti non riuscirò mai a capire ed a spiegare esattamente come mai si subisce l’effetto calamita quando si tratta di lui e di ciò che lo riguarda, perciò ritengo che questa sia magia, altro non può essere. C’è chi ha guardato qualsiasi competizione motoristica che disputasse, inizialmente solo per vederlo in pista e supportarlo, per finire poi ad appassionarsi.
Chi invece è andato a vedere una gara del WEC addirittura dal vivo, chi ha fatto di corsa i bagagli per vederlo almeno una volta gareggiare dal vivo in Formula 1 dopo l’annuncio del suo ritiro, chi si è innamorato/a della Formula 1 grazie a lui, insomma il legame creato con i suoi tifosi è un qualcosa di indissolubile, che rende orgogliosi di averlo come mito e fieri di appassionarsi a qualsiasi competizione motoristica grazie a lui. La sua passione per questo sport è un qualcosa di indescrivibile. Basta guardarlo negli occhi per capire quanto ami ciò che fa, perciò grazie per tutto questo, che sia Formula 1, Indianapolis, Daytona, Le Mans o Nascar, una cosa è certa, noi alonsisti tiferemo sempre per lui!
Perché come lo spieghiamo, persino a noi stessi, che essere alonsisti è diventato una sorta di stile di vita? Come potremmo far mai capire che ogni qual volta che Fernando Alonso scende in pista è come se noi fossimo completamente catapultati nella monoposto con lui? Come lo spieghiamo che vederlo gareggiare è un onore, anzi un privilegio e che ogni volta assistiamo ad uno spettacolo infinito? La verità è che “Le cose belle non possiamo gestirle, né spiegarle”. Utilizzo questo stralcio di una citazione di Max Conteddu per farvi capire che ci sono cose talmente belle a cui non potremmo mai dare una spiegazione netta, perché l’emozione non si può raccontare dettagliatamente ed ognuno di noi la vive a modo suo, seppur ci sono giorni speciali come questo che ci accomuneranno sempre.
Non potrebbe essere altrimenti, perché Fernando Alonso per i suoi tifosi è il porto sicuro dove rifugiarsi quando sembra che la vita ci schiacci, fonte d’ispirazione, infinito esempio da cui attingere il coraggio e la forza necessari per affrontare qualunque ostacolo, oltre ad essere il mantra vivente del non arrendersi mai ed un instancabile curioso proiettato nel futuro, e verso tutto ciò che, seppur con sacrificio porta a migliorarsi, perciò l’asturiano diventa parte integrante del nostro quotidiano come un amico, anzi diventa casa, si anche a distanza, Fernando Alonso è casa. A questo proposito non potrei non citarvi, una splendida parte di una canzone del cantautore Daniele Silvestri, che s’intitola appunto: “La mia casa”.
“Chiaramente riadattato come tutto in questo splendido casino organizzato, dove niente è come sembra o perlomeno niente è più com’era stato, e tutto quanto intorno me lo insegna che il passato che è già stato fatto a pezzi come un muro, qualcosa ne è rimasto per orgoglio, tutto il resto invece è proiettato nel futuro”. L’augurio che faccio a Fernando Alonso è quello di sentirsi a casa in qualsiasi splendido casino in cui s’imbatterà, con la consapevolezza che ci avrà sempre dalla sua parte. Buon compleanno a colui che ci fa sognare ogni qual volta che scende in pista, ed a cui saremmo eternamente grati per questo.