Vettel: “La Ferrari deve lavorare meglio, non più duramente”
Nonostante i grandi passi avanti compiuti in estate, la Scuderia Ferrari non è riuscita a fermare il dominio Mercedes, che dura ormai da sei lunghi anni. Per Sebastian Vettel il segreto per tornare a vincere è semplicemente lavorare meglio
Il Gran Premio del Giappone verrà archiviato negli annali della Mercedes AMG Petronas per essere stata la gara in cui è stato raggiunto il traguardo record dei sei mondiali costruttori vinti consecutivamente. Malgrado le dure critiche per l’errore commesso in partenza, Sebastian Vettel prova a risollevare l’animo dei suoi uomini suggerendo il metodo migliore per ritentare la caccia al titolo il prossimo anno.
Red Bull Racing prima e Scuderia Ferrari poi, ancora una volta non sono riuscite a contrastare il dominio della scuderia tedesca, invincibile nell’era delle power unit ibride. La squadra di Maranello, in particolare, si è rivelata essere un grande ostacolo per la conquista del sesto titolo in casa Mercedes; la SF90, infatti, più volte è sembrata la vettura più competitiva del lotto. Nonostante i grandi progressi compiuti durante la stagione, però, la Ferrari non è riuscita a tenere il passo dei rivali, sia per il difficile rapporto di convivenza tra Leclerc e Vettel sia per i numerosi errori commessi dal muretto.
Qual è il segreto per riuscire a battere lo strapotere della scuderia di Brackley? Per il pilota tedesco di Heppenheim, semplicemente lavorare in maniera migliore. “Non credo ci manchi nulla, penso che dobbiamo solamente lavorare meglio“.
IL DURO LAVORO DEGLI UOMINI FERRARI NON È BASTATO PER CONTRASTARE LE VITTORIE MERCEDES
“Siamo molto impegnati, stiamo lavorando molto duramente ma non abbiamo ancora raggiunto il livello necessario per batterli. La Mercedes negli ultimi anni ha dimostrato di saper mantenere il primato e di poter fare sempre meglio. Noi non siamo in quella posizione”.
“C’è ancora spazio per dei miglioramenti. La prossima stagione non inizia in Messico. Il prossimo anno inizia il prossimo anno, quindi possiamo ancora imparare qualcosa in queste ultime gare. Abbiamo già imparato molto sulla nostra monoposto e sui suoi punti deboli. L’abbiamo migliorata tanto ma non siamo ancora lì, quindi… Abbiamo fatto un paio di gare in cui eravamo i migliori ma in generale credo che siamo ancora un po’ indietro“.
“Ovviamente non è possibile vedere quel che fanno (gli uomini Mercedes N.d.R.) ma dall’esterno sembrano molto vicini alla perfezione ogni singola volta che escono in pista. Sono molto consistenti, fanno errori minimali, questo è quello che li rende così forti”.
“Se conquisti il titolo costruttori con ancora quattro gare da disputare significa che ci sono molte cose che fai meglio di tutti i tuoi rivali. Se andiamo nei dettagli possiamo argomentare dicendo che la loro auto forse è meglio della nostra ma non penso che sia questo il punto chiave. È una questione di lavoro di squadra“.
“Non c’è una cosa specifica in cui dobbiamo migliorare, sono molte piccole cose. Ognuno di noi può fare meglio, è l’unico modo che abbiamo per provare a rialzarci. Speriamo che si annoino un po’ (con tutte queste vittorie N.d.R.), vedremo cosa succederà”.