Verstappen: “Gli steward di gara come gli arbitri di calcio”
Max Verstappen paragona i commissari della FIA agli arbitri del calcio, sottolineando quanto le interpretazioni personali giochino un ruolo chiave nelle decisioni prese.
“È come nel calcio, no? Si hanno arbitri diversi, qualcuno dà un cartellino giallo più facilmente rispetto ad altri. È la stessa cosa. C’è un regolamento, ma gli steward hanno voce in capitolo nell’applicarlo. Quando si gioca in Champions League o in Premier League, l’arbitro può essere diverso. A volte scappa un cartellino giallo, altre un rosso e ti chiedi cosa stia succedendo. La Formula 1 è la stessa cosa”, ha dichiarato l’olandese ai colleghi di Motorsport.
UNA NUOVA POLITICA DEL REGOLAMENTO
Dopo il GP del Canada, le decisioni dei commissari di gara nell’applicazione del regolamento sono cambiate a favore di una maggiore libertà di battaglia tra i piloti.
La nuova politica sul regolamento è stata portata avanti dal successore di Charlie Whiting, il nuovo direttore di gara Michael Masi che ha reintrodotto la bandiera bianco/nera, utilizzata durante il Gp d’Italia ai danni di Leclerc. Questa ha l’obiettivo di garantire una maggiore flessibilità di giudizio da parte dei commissari e di avere la funzione del cartellino giallo che viene esposto durante le partite di calcio.
Verstappen è stato uno dei protagonisti del cambiamento di politica della FIA quest’anno. Infatti, sia nell’occasione del GP d’Austria che nella gara successiva a Silverstone, il giovane 22enne della Red Bull è riuscito a non essere penalizzato nonostante i duri duelli con il monegasco della Ferrari.
The black-and-white flag got people talking last time out ⚫️⚪️
So, what next at the #SingaporeGP?
FIA Race Director Michael Masi talks about the warning system, and how it will be used >> https://t.co/j0JSA6UfFG pic.twitter.com/AozK5t47FI
— Formula 1 (@F1) September 22, 2019
VERSTAPPEN: “È MOLTO DIFFICILE PER GLI STEWARD”
Nonostante l’esistenza di un regolamento preciso, la presenza di diversi steward durante i GP fa sì che le decisioni di gara, spesso e volentieri, siano differenti da un weekend all’altro.
Questa varietà, però, può essere positiva: “Va anche bene. Quando sei dalla parte sbagliata della penalità è sempre un male, a meno che tu non abbia fatto davvero qualcosa di brutto. Ma quando si tratta di un 50/50 e ricevi la penalità ti chiedi sempre il perché”, ha affermato Verstappen.
“È molto difficile per gli steward. Voglio dire, sono stato nella loro stanza al round di Formula E di Marrakech come punizione a svolgere i servizi sociali e li ho visti mentre distribuivano le penalità. Non è facile per loro, anche loro non vorrebbero infliggere penalità. A volte, però, devono farlo per applicare le regole. Possiamo cercare di alleggerire alcune penalità o semplicemente scriverle in modo diverso nel regolamento”, ha così concluso spezzando una lancia in favore dei commissari.
Chiara De Bastiani