Todt

Credit: Jean Todt, Twitter.com

Dopo sei anni dallo sfortunato incidente che ha visto coinvolto Michael Schumacher, Todt non nasconde la speranza di vederlo presto in pista

Era il 29 dicembre del 2013, quando Schumacher rimase gravamente ferito in seguito a una rovinosa caduta su una pista da sci francese, che lo constrinse a sottoporsi a un delicato intervento di neurochirurgia e a rimanere in coma farmacologico per diversi mesi.
Da quel giorno, la famiglia ha sempre chiesto di rispettare la privacy di Michael, lasciando trapelare pochissime informazioni circa il suo reale stato di salute.
Per chi ha però vissuto le sue prodezze in pista non è certamente facile aspettare in silenzio un qualche segnale confortante. Per questo, negli anni, si sono susseguite decine e decine di dichiarazioni contrastanti, a volte anche da parte di chi non avrebbe dovuto sbilanciarsi troppo, come lo stesso Todt sostiene.

“MICHAEL STA LOTTANDO”

Soymotor.com riporta un’intervista di Todt rilasciata al quotidiano La Repubblica, in cui il Presidente FIA ha raccontato del bellissimo rapporto di amicizia e fiducia che lo lega a Schumacher. “E’ capitato molte volte di guardare i GP alla televisione insieme a Michael. Spero davvero di potermi recare a vedere una gara con lui molto presto” – ha dichiaro Todt. “Siamo in contatto tutti i giorni e oggi, da Parigi, partirò per Ginevra per andare a fargli visita“.

Todt non ha mancato inoltre di mostrare il suo disappunto per tutte le falsità che vengono periodicamente scritte sul conto di Michael. Ha voluto ricordare come la famiglia del Kaiser desideri e meriti rispetto per il periodo difficile che sta affrontando: “Non ci sono novità, eccetto che Michael sta lottando per star meglio tutti i giorni. Dobbiamo sostenerlo in questa battaglia, dando anche supporto a sua moglie. Corinne è una donna fantastica che si prende cura di lui e dei loro figli, cercando di rispettare i loro desideri. Ho letto cose incredibili su questa storia e, come al solito, chi non conosce la natura dei fatti parla, chi ne è al corrente tace. Come me” – ha aggiunto.

PER TODT DISCREZIONE E RISPETTO SONO AL PRIMO POSTO

Jean Todt ha anche ricordato l’occasione in cui Michael si era recato a Parigi per un controllo medico, biasimando il comportamento disonesto di alcune persone che rilasciarono dichiarazioni top secret, venendo quindi meno alla richiesta dei cari dell’ex pilota: “Sinceramente questo fatto mina la fiducia, ma noi speriamo di capire chi abbia fornito alla stampa delle informazioni che non dovevano essere rese pubbliche. Non c’è molto altro da dire; è chiaro che vogliamo aiutare chi gli sta intorno e che speriamo che migliori giorno dopo giorno” – ha tenuto a precisare.

Per quanto comprensivo con gli appassionati che desiderano notizie di Schumacher, Todt tiene particolarmente a ribadire come la cosa più importante sia rispettare la volontà di chi non ha mai voluto vivere sotto ai riflettori: “Spetta alla famiglia decidere cosa dire o meno; cercano di proteggere la sua vita privata, come Michael ha sempre fatto. Noi abbiamo il compito di far rispettare i suoi desideri; non ha mai parlato di sé, né ha mai mostrato foto dei suoi figli” – ha concluso Todt.