Hamilton: “Vettel non è più il numero 1 in Ferrari”

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Lewis Hamilton non crede che Sebastian Vettel possa essere più considerato la prima guida del Cavallino Rampante

Continuano a far parlare all’interno del paddock le comunicazioni in casa Ferrari durante il GP di Russia. Quasi due settimane dopo la gara, l’attenzione è ancora rivolta alle dinamiche tra i due piloti in rosso. Nonostante sia Leclerc che Vettel abbiano spiegato chiaramente l’accaduto, e abbiano messo in chiaro le proprie posizioni, continuano le speculazioni da parte degli addetti ai lavori. L’ultimo a dire la sua è stato l’attuale numero uno della classifica piloti Lewis Hamilton. Come riportato da RaceFans.net, a Suzuka il britannico è stato interrogato sulla sua percezione delle gerarchie Ferrari.

E’ una dinamica interessante, la loro, perché Seb era il numero uno e chiaramente adesso non lo è più“. Il campione britannico entra a gamba tesa sulla vicenda, forse anche per punzecchiare il rivale. Non è infatti oggetto di mistero la voglia di Hamilton di ottenere una chance alla guida della Rossa di Maranello. Per Lewis: “Guardando dall’esterno, stanno cercando di accelerare l’avanzata di Charles – ed aggiunge – “E’ buono per il team? Non credo, ma è sempre stata la loro filosofia”.

FERRARI COME LA VECCHIA MCLAREN

Le problematiche che la Ferrari deve adesso affrontare non sono una novità nel mondo nella Formula 1. La situazione attuale infatti non può non far ricordare ad Hamilton gli avvenimenti della sua prima stagione nel Circus. Nell’ormai lontano 2007, il giovane outsider Lewis entra in McLaren come compagno di Fernando Alonso,  laureatosi campione del mondo per la seconda volta l’anno prima. E’ impossibile dunque non fare paragoni tra Charles e il britannico.

Lo stesso Hamilton torna con la memoria a quella stagione: “Ovviamente quando ero con Fernando lui era il numero uno – conferma – “ma a metà stagione le cose cambiarono. (Fernando) era ancora il numero uno perché era pagato di più, però iniziarono a darci le stesse quantità di carburante e le cose iniziarono a cambiare. Ad esempio ad Indianapolis e a Montreal avevamo lo stesso carburante e regolazioni. Ovviamente poi le dinamiche cambiarono, e non furono positive per la squadra“.

Secondo il cinque volte Campione del Mondo, adesso le cose sono diverse, perciò a riguardo ha affermato: “Ultimamente all’inizio i piloti vogliono pari opportunità – dice – “Alcuni però hanno sempre chiesto lo status di primo pilota, perché è più facile. A me piace guadagnarlo. Iniziando da basi uguali, ognuno può guadagnare lo status di numero uno di weekend in weekend, invece che per tutta la stagione”.

Matteo Tambone