Red Bull sotto investigazione, ecceduto il budget cap?

Credits: Red Bull Content Pool

Tegola Red Bull, sotto investigazione da parte della FIA per aver superato il budget cap nel 2021. Cosa rischiano gli uomini guidati da Christian Horner?

Sotto le luci notturne di Singapore anziché sulle monoposto i riflettori sono ora tutti puntati sul bilancio della Red Bull. Proprio in occasione del primo match point per Max Verstappen, il team austriaco si ritrova ora al centro della bufera insieme alla Aston Martin. Il team di Stevenage e la Red Bull sarebbero infatti sotto investigazione per presunte irregolarità riguardanti il budget cap, in particolare sul superamento del tetto massimo nel 2021. Manca ancora il comunicato della Federazione, ma proprio da questa sembrerebbero essere arrivate le prime indiscrezioni sull’indagine in corso. Il destino del team di Milton Keynes pare ora cupo e incerto.

Andiamo però con ordine. Il budget cap è stato introdotto nella Massima Serie a partire dal 2021. Secondo le nuove norme, i team avevano a disposizione per lo sviluppo della monoposto 145 milioni di dollari, cifra che sarebbe dovuta diventare di 140 l’anno successivo, cioè nel 2022. Eppure, con quasi dieci mesi di ritardo, la Federazione avrebbe reso noto di aver messo sotto la lente d’ingrandimento il bilancio spese della Red Bull relativo al 2021, rea di aver sfondato il tetto massimo. Come già accennato, anche l’Aston Martin pare essere nell’occhio del ciclone, ma i risultati della scorsa stagione e di quella attuale della Red Bull aprono scenari tutti nuovi.

Ora che questa eventualità appare quasi certa, iniziano a spuntare un po’ dappertutto presunti indizi che avrebbero dovuto facilitarne la scoperta. Già qualche tempo fa il Team Principal della Ferrari Mattia Binotto aveva ipotizzato tale scenario per la squadra guidata da Horner, anche se l’ingegnere italiano faceva riferimento alla stagione 2022. Lo stesso Horner aveva identificato nel budget cap la prima causa della discrepanza di prestazioni tra Verstappen e Perez. Che succede ora?

MERCEDES E FERRARI SUL PIEDE DI GUERRA

Come si apprende, tale annuncio della FIA era largamente atteso all’interno del Paddock. Se però la Federazione ha deciso sganciare tale bomba è perché, come si sospettava, gli elementi a supporto di un’eventuale infrazione sarebbero fondati. Di certo l’inchiesta rappresenta uno smacco sia per la Federation Internationale de l’Automobile che per Liberty Media. Come è lecito attendersi, tanto i rivali 2021 della scuderia austriaca quanto quelli 2022 sono ora sul piede di guerra. L’ultima volta che un tale scenario si è presentato nella Massima Serie può essere datata 2019, con la Ferrari nell’occhio del ciclone per le irregolarità della PU.

Dal canto suo, la Mercedes vuole fare chiarezza su quanto avvenuto lo scorso anno. Il team di Brackley infatti, nonostante abbia messo in bacheca l’ottavo titolo costruttori consecutivo, non è comunque riuscito ad assicurare l’ottavo mondiale piloti a Lewis Hamilton. Data la debacle 2022, il trentasettenne britannico, che ora rimane appaiato a Michael Schumacher, potrebbe non avere molte altre chances per assicurarsi un altro titolo. Dall’altro lato, considerando che alcune delle soluzioni tecniche adottate la scorsa stagione siano rimaste immutate per questo anno (vedasi Power Unit), la Scuderia Ferrari ha tutti gli interessi per sapere quanto vantaggio potrebbe aver tratto la Red Bull in ottica 2022.

Cosa succederà adesso è poco chiaro. Le misure che potrebbe adottare la FIA sono molteplici. Da un lato qualcuno ipotizza una decurtazione di punti, qualcun altro invece suggerisce una riduzione del budget per il prossimo anno pari all’eccesso registrato nel 2021. I più malevoli, invece, vedrebbero già all’opera quella macchina di accordi sottobanco finalizzata a salvare quantomeno la faccia delle parti in causa. Quello che pare comunque chiaro adesso è che, scoperta così tardi, una presunta irregolarità avvenuta lo scorso anno avrebbe garantito abbastanza margine alla Red Bull per falsare due campionati.