Verstappen-Perez, la differenza… di fondo

Verstappen-Perez, la differenza... di fondo

Credits: Red Bull Content Pool

Secondo Perez, alla base della differenza di prestazioni con Verstappen ci sarebbero le nuove specifiche della sua RB18, ma secondo Horner…

Sin dall’inizio della stagione, Max Verstappen ha dominato quasi tutti gli scontri diretti con il compagno di squadra Sergio Perez. Eppure, dal GP del Belgio l’olandese sembra aver messo ancora più distanza tra sé e il messicano, senza contare l’abisso sostanziale che ha creato con i diretti avversari di Ferrari e Mercedes. Dopo la pausa estiva Perez sembra aver accusato il colpo, ma come dichiarato dallo stesso pilota ex-Force India la differenza con Verstappen sarebbe da ricercare, se non nel piede, anche nelle differenze di fondo tra le due monoposto.

Da Spa infatti la RB18 di Perez starebbe montando un nuovo fondo, mentre quella di Verstappen starebbe proseguendo con il fondo di inizio anno. La Direttiva 39 non sembra aver colpito particolarmente il team di Milton Keynes, ma tutto farebbe pensare che le nuove specifiche introdotte sulla monoposto del trentaduenne di Guadalajara non stiano lavorando a dovere. Perez però ha confermato che lo studio di questa specifica gli imporrà la prosecuzione su questa strada per almeno altri due GP.

All’inizio mi sentivo più sicuro – ha dichiarato Perez – ma proseguendo nel campionato ho sentito come se le cose diventassero sempre più difficili. Sicuramente devo continuare ad analizzare i dati, ma posso dire di non sentirmi in confidenza con la vettura così come lo ero ad inizio anno”. Anche Horner avrebbe confermato la versione di Perez, giustificando questa scelta come necessaria da un punto di vista economico. Ricostruire un fondo con le vecchie specifiche per la monoposto #11 graverebbe troppo sul budget cap.

Inoltre, secondo il britannico, la sfortuna starebbe accentuando le differenze: “Le differenze con il fondo precedente sono minuscole e sono dettate dalla disponibilità di parti di ricambio. Stiamo parlando di un distacco di al massimo un decimo di secondo. A Zandvoort Checo ha avuto una gara dura, inoltre con il senno di poi nell’ultimo stint le gomme soft sarebbero state la scelta migliore. Ha comunque conquistato punti importanti”.