Red Bull, Albon potrà essere prestato nel corso del 2021
La Red Bull presterà Albon a qualunque scuderia dovesse avere bisogno di un pilota in modo urgente, ha affermato Helmut Marko
Il thailandese nato a Londra è stato licenziato dal suo posto in Red Bull alla fine della stagione appena trascorsa, non essendo stato in grado di eguagliare le prestazioni del compagno di scuderia, Max Verstappen. Sergio Perez, suo sostituto, è stato invece ingaggiato per cercare di poter affilare le armi nella battaglia del Campionato del Mondo, ormai monopolizzato dalla Mercedes. In Red Bull Alexander Albon sarà sia il pilota di riserva che il collaudatore.
Tuttavia, con Perez firmatario di un contratto annuale, da Milton Keynes sperano ancora che Albon possa riconquistare il suo posto e dimostrare il perché di tanta fiducia investita in lui. Un modo per farlo sarebbe, potenzialmente, gareggiare in una squadra avversaria se un pilota titolare non fosse disponibile, com’è successo con Nico Hulkenberg in Racing Point, per ben due occasioni, nel 2020. Perez e Lance Stroll, infatti, sono stati colpiti dal Coronavirus, mentre il volante Mercedes di Lewis Hamilton è stato preso da George Russell, durante la quarantena del sette volte campione del Mondo.
Mr Round The Outside himself 🤩 Looking forward to continuing working with you, @Alex_Albon 👍pic.twitter.com/AA2sS2urm6
— Oracle Red Bull Racing (@redbullracing) December 19, 2020
LA RED BULL E IL FUTURO DI ALBON
Confermando che Albon ha preso la notizia della sua retrocessione “con calma”, Marko, capo del programma di sviluppo dei piloti della Red Bull, ha delineato il prossimo futuro del 24enne. “Gli abbiamo assicurato che lo useremo ampiamente nei test“, ha riferito l’austriaco in un’intervista a motorsport-total.com. “I pneumatici del 2022 dovranno essere testati. Guiderà, inoltre, molti simulatori. Sarà anche pilota di riserva. Il gruppo dispone di quattro monoposto. Le possibilità che venga utilizzato ci sono“.
“Inoltre, siamo pronti a prestarlo se in un’altra squadra si dovesse verificare una situazione di urgenza, con il bisogno di un pilota in breve tempo, in modo che possa aggiungere altri chilometri in pista. Non è la fine della sua carriera. Vedremo se riusciremo a stabilizzarlo“. Marko ha anche spiegato il percorso inverso di Albon: “Era troppo facilmente instabile. Ad esempio, quando il vento aumentava di intensità o veniva da una direzione diversa. Oppure, quando le gomme iniziavano a deteriorarsi, perdeva una quantità di tempo sproporzionatamente grande”.
“È certamente – ha proseguito l’austriaco – anche una storia mentale. Ma se hai un compagno di squadra che guida al massimo livello assoluto, non importa quale sia l’auto, penso che questo fattore giochi un ruolo subordinato. Naturalmente, tutti i rapporti e i risultati insoddisfacenti lo hanno turbato. Il suo distacco da Verstappen è aumentato nel corso della stagione, non diminuito. Certo, anche se in modo marginale, è cresciuto nel corso dell’anno”.