Penazzi: “Il GP a Imola un evento che vogliamo tenerci stretto”
Per il secondo anno consecutivo il Circus ritorna all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari per il secondo GP della stagione. C’é la volontà che Imola torni a essere un appuntamento stabile in calendario
La Formula 1 torna a far tappa a Imola per disputare la seconda gara della stagione. Il GP del Made In Italy e dell’Emilia Romagna, questa la denominazione, si disputerà tra il 16 e il 18 aprile. Una bella conquista per l’Italia che vedrà, anche quest’anno, la presenza di almeno due appuntamenti in agenda. In un’intervista a “il Resto del Carlino“ l’assessore all’Autodromo, Turismo e Servizi al Cittadino del Comune di Imola Elena Penazzi pone, in realtà, uno sguardo già al futuro.
Nel 2020 la volontà di Liberty Media di riuscire a creare un calendario nonostante una pandemia mondiale, ha condotto al ritorno di alcune piste storiche. E così l’Autodromo Enzo e Dino Ferrari è ridiventato protagonista dopo ben quattordici anni di assenza. Ma se la programmazione dello scorso anno è stata obbligatoriamente rimaneggiata a causa di una situazione in divenire, quella per il 2021 è stata differente. Complici l’ambizione di voler correre in giro per il mondo e la presenza di un protocollo sanitario ormai ben collaudato.
A PORTE CHIUSE, MA…
Il ritorno a un calendario classico non ha visto comunque l’esclusione di Imola. Anzi l’obiettivo posto dall’assessore è quello della partecipazione fissa della Formula 1 in Emilia Romagna. E così si guarda già al 2022 sognando però spalti pieni di tifosi, cosa che purtroppo anche quest’anno non sarà possibile: “So quanto i tifosi imolesi avrebbero voluto essere in tribuna. Da un lato devo dire che mi sarebbe piaciuto non essere così rigidi, ma siamo in una situazione nella quale speravo che, arrivati a questo punto dell’anno, non fossimo“.
La domanda che sorge spontanea è se, anche senza pubblico, valga la pena investire tale mole di denaro. Questo ovviamente non vale solo per Imola perché è un discorso che si allarga un po’ a tutte le località che ospiteranno, o che hanno ospitato, una gara in questo periodo. L’assessore Penazzi chiarisce che: “È un discorso che va oltre le porte aperte o chiuse“.
“L’accordo tra la Regione e il Ministero degli Affari Esteri riguarda la comunicazione in ventisei paesi. Non parliamo di ottantamila o centomila persone, che sono pure dispiaciuta di non vedere, ma di milioni in giro per il mondo. Tutti vedranno il contenuto prodotto da questo GP. Che vedrà al centro un territorio che, così come la MotoGP a Misano, attraverso la Motor Valley porta un pezzo del Made in Italy nel mondo. Non sono solo macchine che corrono in un circuito“.
OLTRE IL 2021
“Il Circus non torna qui perché c’é il Covid, ma perché si è lavorato bene (…). Con l’aiuto del Governo e della Regione vogliamo che Imola torni a essere un appuntamento stabile del mondiale“, mette in chiaro Elena Penazzi a chi pensa che tutto questo sia dovuto solo alla pandemia. Spiegando che: “Non lavoriamo solo per quest’anno, ma per ospitare la Formula 1 anche in futuro. È un evento che vogliamo tenerci stretto, anche se [ndr. bisogna riconoscere] farlo senza aiuti sarebbe impossibile. Se andiamo bene quest’anno potrebbe essere l’inizio di un bel viaggio“.
Se la augurano tutti i tifosi, quella marea di passione e amore incondizionato che manca troppo a tutto lo sport odierno e che invade le piste di tutto il mondo. Soprattutto a Imola: tende, fornelli improvvisati, giacigli di fortuna e piedi nel fango e sull’erba. E’ Imola (o Monza, fate voi), un connubio tra velocità e tifo che non può essere disciolto.