McLaren, rinnovo con Sainz e Norris anticipato per allontanare le speculazioni
Chi l’avrebbe mai detto che in appena dodici mesi le cose potessero cambiare, così positivamente, per la McLaren. La scuderia britannica, appena 365 giorni fa, stava affrontando un periodo buio. Sebbene le cose fossero iniziate col piede giusto per la MCL33, fin dai primi istanti si è evidenziato che la monoposto aveva carenze telaistiche che il solo motore Renault non avrebbe mai potuto compensare.
Un altro fallimento per la McLaren che ne usciva da un triennio complesso con la Honda in qualità di motorista. L’ennesimo tracollo che di fatto ha portato alle dimissioni di Eric Boullier, proprio poco prima del Gran Premio di Gran Bretagna. Si era letteralmente toccato il fondo a livello organizzativo.
L’addio del manager transalpino di fatti ha segnato l’inizio alla vera e propria rivoluzione in casa McLaren. I vertici del team di Woking preferirono semplificare la direzione tecnica della scuderia inglese affidando tutti i compiti che fino a quel momento erano stati in mano a Boullier a tre personaggi differenti.
Eppure, nonostante le enormi difficoltà che avrebbero demoralizzato in parte qualunque dirigente sportivo, questa nuova ripartenza è stata vista dal management della McLaren come una sfida e un’opportunità per crescere. Tanto non c’era nulla da perdere.
Carlos and Lando announce our 2020 driver line-up in the most Carlos and Lando way possible. ????
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— McLaren (@McLarenF1) 9 luglio 2019
Zak Brown prende le redini della squadra. E le ha tenute ben salde, fino all’arrivo in McLaren di Andreas Seidl. L’arrivo a Woking dell’ex team principal di Porsche ha l’obiettivo di riportare la scuderia inglese in alto, alle posizioni che le competono. Ed effettivamente, guardando i risultati di quest’anno e pensando a dove si trovava appena dodici mesi fa, i numeri danno ragione alla riorganizzazione firmata da Zak Brown.
La McLaren attualmente occupa la quarta posizione nella classifica riservata ai Costruttori, dietro ai tre top team della serie. Ma la strada per confermarsi “la migliore delle altre” è lunga e tortuosa. La Renault non ha nessuna intenzione di stare a guardare e proverà in ogni modo a scavalcare la McLaren.
Anche se attualmente sembra essere ancora un risultato inaccessibile l’obiettivo della scuderia britannica è quello di tornare a lottare, per le posizioni del podio e per le vittorie. Vittorie che attualmente sono un affare privato tra Mercedes, Ferrari e Red Bull.
Nonostante ciò, in casa McLaren ci credono. Il miglioramento è netto e nessuno si sentirebbe di dire il contrario. Il team di Woking è tornato a sorridere, contento delle ultime scelte a livello organizzativo, soddisfatto di aver fatto salire sulla MCL34 due piloti di talento come Carlos Sainz JR e Lando Norris, due speranze per i programmi futuri della scuderia.
E proprio la McLaren ci crede. Vogliono provarci ad ogni modo a rientrare nelle posizioni di vertice. Ecco perché non ha stupito più di tanto la notizia riguardante la costruzione di una nuova galleria del vento a Woking. C’è consapevolezza di essere carenti sul fronte aerodinamico e per questo motivi si è deciso di correre ai ripari.
Non a caso non stupisce la volontà della McLaren di chiudere quel ciclo negativo. Questa probabilmente è una delle ragioni che hanno portato i vertici della scuderia a confermare anche per la stagione 2020 i piloti. Se da un lato si trattava di una decisione necessaria, visto che entrambi avevano un contratto di un anno; dall’altro lato la possiamo definire come una decisione di cuore, a voler dimostrare quanto, dopo appena dodici mesi, le cose siano cambiate. Questa è la nuova McLaren. E forse sta anche per tornare.