Leclerc-Ferrari: Vasseur punta al modello di Schumacher

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© Ferrari Media Center

Vasseur chiude definitivamente il capitolo ‘Australia’ e accenna alle prossime trattative con Leclerc; la penalità di Sainz viene bollata come “una squalifica”

Le ultime tre settimane lontane dalla pista non sono state affatto facili per la Scuderia Ferrari. Molte, troppe sono state le speculazioni su una probabile rottura nel rapporto tra Leclerc e il Cavallino. A mettere a tacere ogni malalingua ci ha pensato lo stesso pilota, coronando la prima giornata a Baku con una brillante pole position. Ma sulla questione Leclerc-Ferrari si è espresso anche Frederic Vasseur, team principal della scuderia di Maranello, alla vigilia del Gran Premio d’Azerbaijan.

Come riportato da Motorsport.com, Vasseur ha confermato il ruolo decisivo che Leclerc ricopre all’interno del team. “Leclerc è chiaramente parte del progetto. Questo significa che non è solo uno spettatore, ma è coinvolto nel lavoro del team. E’ parte dello sviluppo, perché sta migliorando lui stesso.” ha affermato il team principal. “Il suo è un contributo sia in pista che fuori pista. E finché ricoprirà questo ruolo, siamo sulla strada giusta“.

LECLERC IN FERRARI COME MICHAEL SCHUMACHER?

Se guardi agli ultimi vent’anni, ogni scuderia di successo è stata progettata attorno a un pilota. E’ stato così con Lewis Hamilton, e fu così ancora prima con Michael in Ferrari, o con Alonso in Renault. E’ stato così ovunque, si possono trovare tantissimi esempi. Sicuramente Charles è un pilastro importante per il nostro sviluppo, e deve ricoprire questo ruolo sia nella monoposto sia fuori. E lui è pienamente favorevole a questa parte del lavoro. Sono davvero convinto che questo sia un impegno personale anche da parte sua.” dichiara Vasseur sul ruolo di Leclerc in Ferrari.


A eccezione dei pettegolezzi non veritieri, è innegabile che dopo l’appuntamento in Australia Leclerc ha mostrato una pesante frustrazione, che ha alimentato le speculazioni attorno al suo nome. Ma Vasseur non vede tutto questo come un punto negativo: “La frustrazione è buona. Sarei davvero arrabbiato se i miei piloti fossero soddisfatti di questa situazione. Ma Charles è riuscito a conquistare finora due prime file. Abbiamo avuto un ritiro per la prima, e poi la penalità per la seconda. A Melbourne non ha avuto il miglior weekend della sua carriera. E se dopo tre gare non fosse frustrato, quello sarebbe un problema“.

Invece ne abbiamo parlato e per me la frustrazione è positiva. Dobbiamo capire cosa abbiamo fatto bene e cosa invece male. E penso che abbiamo già avuto una discussione riguardo ciò. Ed è così che possiamo migliorare. Ma non si può incolpare Charles, o pensare che Charles fosse deluso“. Alla domanda su se le trattative per estendere il contratto di Leclerc siano già in corso, Vasseur si è mostrato tranquillo. “Lo faremo nel corso della stagione. Al momento ha un contratto con noi per più di un altro anno, quindi avremo il tempo per discuterne. E non sono affatto spaventato. Non penso che questo sia il momento adatto per farlo“.

VASSEUR E LA PENALITA’ A SAINZ: “COME UNA SQUALIFICA”

Vasseur ha voluto chiudere il capitolo Australia commentando anche la penalità di 5 secondi che ha sbattuto Carlos Sainz fuori dalla zona punti. “Per quanto riguarda Melbourne, io credo che ogni singolo incidente sia diverso. Ed è davvero difficile dire se una decisione è giusta o sbagliata. Penso che la frustrazione di Sainz sia derivata da quello. Ma assegnare una penalità, senza ascoltare il pilota, sapendo che ripartiranno per un solo giro dietro la Safety Car, e dare cinque secondi, è come dare una squalifica. Lo sai già prima di assegnarla, che è come una squalifica“.


La frustrazione probabilmente è arrivata anche dal fatto che ci sono stati altri incidenti nella stessa curva tra Gasly e Ocon, o Sergeant e De Vries, ma il trattamento per loro è stato un po’ diverso. Non voglio fare alcun commento, ma penso che fosse importante da parte nostra supportare Carlos, andare dalla FIA, discutere con loro, e capire il loro punto di vista su questa questione.” ha concluso Vasseur.