Leclerc: “Bianchi meritava un posto in Ferrari più di me”

Charles Leclerc Jules Bianchi

Credit: Charles Leclerc Instagram

Charles Leclerc concorda con Daniel Ricciardo sul fatto che Jules Bianchi sia uno dei piloti più sottovalutati. Infatti  ritiene che aveva ancora molto da dimostrare e assicura che meritasse il posto in Ferrari più di chiunque altro

Jules Bianchi ha attirato per la prima volta l’attenzione della Ferrari nel 2009, entrando a far parte della Driver Academy. Nel 2011 ha fatto un ulteriore passo in avanti, diventando un pilota collaudatore e di riserva per il team. Nel 2013, dopo diversi test e la partecipazione alle prove libere, iniziò la sua carriera da pilota titolare nel Circus, con la Marussia. Tuttavia, nel 2014, un nefasto destino ha voluto portarlo via, a causa di un incidente. Nonostante mesi di lotta, per quella che doveva essere la sua gara più importante, purtroppo perse la vita.

Giorni prima di quell’evento, ha assicurato che era pronto ad approdare in Ferrari se il team avesse avuto bisogno di lui. Due anni dopo, la Ferrari notò un giovane talentuoso di Monaco, Charles Leclerc. Dopo aver vinto GP3, Formula 2 e aver effettuato un anno alla Sauber, il monegasco approdò in Ferrari al fianco di Sebastian Vettel. Leclerc concorda con Ricciardo, che ha inserito Jules Bianchi nell‘elenco dei rivali più sottovalutati. Poiché ricorda che aveva molto da offrire, e si rammarica che non sia più in vita per poter dimostrare il suo talento.

IL RAMMARICO PER BIANCHI 

“Certo che sono rammaricato, perché ha mostrato in breve tempo il talento che aveva, e avrebbe potuto mostrarlo ancora di più, se ne avesse avuto il tempo. Probabilmente meritava il posto in Ferrari più di me, ha così affermato il monegasco tramite una videoconferenza effettuata da casa sua a Monaco. Leclerc è consapevole del fatto che con la Rossa di Maranello stia vivendo un’opportunità unica e sebbene stia già brillando, preferisce tenere i piedi ben saldi per terra.

L’ONORE DI ESSERE PARAGONATO A VILLENEUVE

E’ onorato di essere paragonato a Gilles Villeneuve, ma tiene comunque a precisare che la strada per arrivare a quel livello è ancora lunga. In quanto ricorda che è ancora un giovane pilota che ha tanto lavoro da effettuare. “Essere paragonato a lui è un grande e vero onore. Ma onestamente non sento di essere a quel livello. Lui era un pilota immenso, mentre io devo ancora crescere e lavorare sodo per raggiungere quel livello”, ha così concluso Leclerc.