GP Giappone, Leclerc: “La squadra viene prima di tutto”

Credits: @LeclercNews Twitter
Tante le domande poste a Leclerc nella conferenza del giovedì, (quasi) tutte legate alla gestione del rapporto con Vettel
Protagonista indiscusso della conferenza stampa andata in scena questa mattina è stato Charles Leclerc, a cui sono state rivolte diverse domande sul rapporto con Sebastian Vettel. La gestione dei due piloti Ferrari si sta rivelando un grattacapo per la squadra, ma il monegasco ha ribadito come l’interesse del team debba rimanere la priorità. Leclerc ha parlato anche dei progressi della SF90, vincitrice di tre round su quattro dopo il rientro dalla pausa estiva.
“Da Spa è andato tutto bene – ha esordito il pilota Ferrari – Abbiamo fatto quattro pole di fila, ma l’ultima gara non è andata esattamente come volevamo. In ogni caso, la performance c’è e questa è la cosa più importante. Non c’è ragione per cui non possiamo essere competitivi in questo weekend. Sarà complicato sabato, visto cosa dicono le previsioni, quindi ci focalizzeremo bene sul venerdì e spero che questo ci porti a una buona gara per domenica. Suzuka mi piace, qui devi essere preciso e non sbagliare nemmeno una curva”.
IL DOPO-SOCHI
Sulle schermaglie via radio col team e con Vettel, Leclerc ha spento sul nascere ogni polemica: “Ne abbiamo parlato dopo la gara della Russia. Dall’esterno sembrava una questione più grande di quello che è effettivamente stata. Se ho parlato con Seb? No, perché quando sono andato a Maranello non l’ho trovato, ma ho parlato con Binotto. Ci siamo chiariti, ora è tutto risolto”.
“Deve essere anche la Ferrari a occuparsi del bene del team. Ovviamente, come in tutte le squadre, tra compagni vogliamo batterci. Io voglio battere Seb e Seb vuole battere me. La priorità è agire per il bene del team“.
“È chiaro che, come piloti di una squadra, bisogna obbedire ai team orders. Ma in Russia la situazione non era così chiara… Da adesso faremo in modo che non si verifichino più simili fraintendimenti“.
IL METEO
Sulle previsioni per sabato, Leclerc si è allineato al pensiero degli altri piloti: “Se arriva davvero il tifone, non ci sarà modo per noi di guidare. Ho solo un anno e mezzo di Formula 1 alle spalle e ho sempre gareggiato in sicurezza, quindi non nutro particolari paure su questo aspetto”.