Hamilton-Ferrari: quel sogno che sembra non svanire

Hamilton

Credit: Mercedes AMG Petronas, press area

È legato alla Mercedes dal 2013, le ha giurato amore eterno e fedeltà, ma gli appassionati faticano a non nutrire una qualche speranza di (non) vederlo correre per la Rossa.

Sembra forse una grande e ovvia banalità, ma non potrebbe esistere in questo momento verità più calzante: o lo si odia o lo si ama. Hamilton è così; con lui non esistono vie di mezzo.
Chi lo ama, lo fa per la sua grinta, per la sua stravaganza nel vestire, per quell’audace sfrontatezza con cui a volte si approccia alle telecamere.
Chi non lo apprezza, invece, si ritrova a farlo per gli stessi identici motivi. In queste circostanze, non ci sono e non possono esserci sfumature di sorta: o si è con lui o contro di lui.

Parliamo forse di una delle personalità sportive più discusse; una di quelle che ci capita di incontrare una volta in cento anni e che, nel bene o nel male, ci colpiscono.
Con la sua Freccia d’Argento ha saputo quasi nettamente dividere a metà la tifoseria, l’intero universo degli appassionati di Formula 1, inaugurando una nuova Era in cui il pilota si trasforma anche in stilista e, perché no, uomo di spettacolo.
Ha dimostrato di poter raggiungere l’apice del successo in qualsiasi ambito decida di investire tempo ed energie, suscitando talvolta l’invidia di più di un detrattore che si direbbe scontento di vederlo alla guida della monoposto col Cavallino Rampante. Ma quale colore vede Hamilton nel suo futuro?

IPOTESI DI MERCATO: ROSSI DISEQUILIBRI

Se è indubbiamente prematuro parlare di ciò che sarà al termine della stagione 2020, non manca certo la curiosità riguardo agli scenari che potrebbero aprirsi da qui all’anno prossimo.
I nuovi (dis)equilibri in casa Ferrari rappresentano infatti una grande incognita nel mercato piloti.

Quella che sembrava essere la coppia perfetta, si è rivelata invece la più problematica: un esperto Vettel desideroso di riscattarsi dopo un 2018 deludente, forte delle sue possibilità e del supporto del proprio team. Un giovanissimo Leclerc (classe 1997, ndr) al suo secondo anno in Formula 1; astro nascente della pista, che, a soli ventuno anni, si prepara ad affrontare la sfida sportiva più ardua della sua vita, magari prendendo a esempio i più anziani che di strada ne hanno percorsa, letteralmente.

Le cose però non sono andate esattamente così: tra il tedesco e il monegasco, al contrario, sembra esserci ormai quell’antagonismo bruciante che vede opporsi chi vuole dimostrare di esserci ancora, determinato e prestante come sempre, e chi sta invece scalpitando per farsi un nome tra i grandi della Formula 1. Sebastian e Charles, compagni di squadra ma anche l’uno il primo avversario dell’altro. Due generazioni a confronto; una sfida che nessuno vuole e pensa di perdere.

HAMILTON POTREBBE APPROFITTARNE?

Il dubbio è lecito, ancor di più dopo il quasi disastroso GP disputato a Sochi dalle Ferrari. Ciò che abbiamo visto è un Charles, giustamente, poco disposto a interpretare la parte della seconda guida, specialmente ripensando alle due elettrizzanti gare in terra belga e italiana che lo avevano reso meritevole dell’appellativo di “predestinato”, che ormai lo contraddistingue.

A guardare le facce incupite de due piloti e del team dopo l’abbastanza deludente prestazione in Russia (un terzo posto per Leclerc e un ritiro per Vettel a causa di un problema tecnico, ndr), si potrebbe dire che non siano tutte rose e fiori nella scuderia italiana.
C’è persino chi già parla di un clamoroso ritiro di Sebastian, ormai demotivato e privo di stimoli per continuare la sua avventura in Formula 1.
Ma sarà davvero così? Se sì, chi potrebbe prendere il suo posto al fianco di Charles? Anche in questo caso, il nome di Lewis Hamilton è sempre in pole position. Per Ferrari sarebbe dunque saggio investire su di lui?

Nel 2021 avrà trentasei anni, quattordici anni all’attivo ai massimi livelli in Formula 1, numerosi titoli mondiali vinti (attualmente sta lottando per mettere in bacheca il suo sesto titolo in carriera, ndr), decine e decine di record battuti; avrà la stessa fame di vittoria di adesso? Sarà inoltre disposto a dover scendere a compromessi con l’agguerrito monegasco? Non sembra essere una possibiltà concreta.

TITOLO IRIDATO CON FERRARI: È QUESTO CHE MANCA A HAMILTON?

Nell’immaginario collettivo di piloti e appassionati, salire sul tetto del mondo in sella al Cavallino Rampante è senza dubbio il sogno della vita.
Diciamocelo chiaramente: chi non vorrebbe essere accolto come eroe da quella folla rossa che ogni anno offre raro spettacolo sotto il podio di Monza? Chi non vorrebbe sentire il proprio nome urlato a squarciagola ed essere applaudito a ritmo dell’inno di Mameli?

Per quanto orgoglioso del proprio pubblico inglese, persino per Hamilton è difficile nascondere quel desiderio, neanche troppo recondito, di vedersi celebrato come un re nel tempio della velocità, magari con l’ennesimo titolo mondiale in arrivo; un mondiale che potrebbe avere un sapore tutto diverso.
In tanti credono che vincere con la Ferrari, a maggior ragione se questo significa riportare il titolo a Maranello dopo più di un decennio, significherebbe accedere di diritto all’Olimpo del Motorsport.
Forse Lewis la pensa allo stesso modo? Chissà; certamente non possiamo negare che l’inglese ha già scritto importanti capitoli della storia di questo sport.

VETERANI VS “MATRICOLE”

Con l’arrivo di Verstappen in Formula 1 nel 2015 si era già visto che effetto possa avere il processo di ricambio generazionale in questo sport, ma mai come quest’anno ne abbiamo avuto la certezza.
Il tornado Leclerc ha imposto velocemente il suo ritmo, senza mai guardare in faccia a nessuno.
Il suo approdo in Ferrari ha decisamente fatto scricchiolare le fragili fondamenta di un team che sembra essere uscito da poco da un buio tunnel di difficoltà e delusioni, e che ora si ritrova a dover gestire i due famosi galli nel pollaio.

Nel team “veterani” troviamo invece Lewis Hamilton e Sebastian Vettel. Avversari da una vita, ultimamente sembrano aver consolidato il loro legame di amicizia, basato su rispetto e ammirazione reciproci.
I due sono sempre stati corretti l’uno con l’altro, mai negando la stima e l’affetto che li unisce. Forse siamo tenuti a pensare che questa vicinanza si sia fatta ben più stretta da quando a minacciare il trono dei più vincenti della Formula 1 è arrivato un certo Leclerc. E’ possibile che i due abbiano fatto squadra, sentendosi nell’obbligo di dover rappresentare la “vecchia generazione” in pista. Come a voler dire: “Ok, largo ai giovani, ma ci siamo ancora noi qui”. Insomma, un genuino sentimento di orgoglio.

 

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LEWIS, MA COSA COMBINI?

Domenica scorsa vi avevamo segnalato un divertente aneddoto del pilota Mercedes sul suo profilo Instagram:  Hamilton ha infatti postato una foto che lo ritraeva con una Ferrari da strada, per poi non renderla più temporaneamante visibile ai followers. L’inglese ha immediatamente sostituito lo scatto con un altro in cui compariva in posa davanti a una Mercedes AMG.
Cosa sarà successo? È divertente pensare a un’energica tirata d’orecchie da parte degli addetti stampa del suo team. Gli avranno consigliato di mostrare tutto il suo amore incondizionato verso lo stemma per cui lavora?

Di certo, Hamilton non ha mai negato di apprezzare particolarmente la guida di questi bolidi marchiati Ferrari;  forse è stato solo un po’ singolare il modo in cui ha espresso tale passione. Fatto sta che questo non fa altro che gettare benzina sul fuoco, in un mercato piloti che si prospetta bollente, visti i nomi dei protagonisti.

Che lo scopo di Lewis fosse quello di attirare lattenzione degli uomini ai piani alti della Ferrari? Lui stesso ha più volte dichiarato che il suo futuro è in Mercedes, ma mai dire mai. E voi? Come vedreste un trasferimento di Lewis in Ferrari?