Haas, Brawn: “Schumacher ha fatto un salto di qualità”

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Credit: Haas Team press area

Ross Brawn crede che Mick Schumacher abbia le carte in regola per la Formula 1,che le parole dell’inglese possano convincere la Haas?

Mick Schumacher, dopo una problematica prima stagione, sta mostrando, grazie ai netti miglioramenti della Haas, di esser un buon pilota. Ma nonostante l’evoluzione delle proprie prestazione sembra che il figlio del Kaiser non sia in pista il prossimo anno. Il direttore generale della Formula 1, Ross Brawn, si unisce all’appello di Sebastian Vettel secondo cui Schumacher abbia le carte in regole per rimanere nel Circus, in Haas o in qualsiasi altra scuderia. Il team manager della scuderia americana, Gunther Steiner, ha spiegato che la possibilità del tedesco di rimanere anche il prossimo anno sia del 50%. Se il figlio del Kaiser non dovesse rinnovare con gli statunitensi, ci sarebbero l’Alpine e la Williams come probabili destinazioni.

Schumacher ha fatto un salto di qualità. Magnussen è un’ottimo riferimento e in questo momento Mick si trova davanti ad un importante bivio per il proprio futuro. In ogni caso, merita di fare un passo successivo per migliorare la propria carriera.  È diverso da suo padre, che già dai primi anni è andato subito al limite. Mick ha bisogno di un po’ di più di tempo, ma alla fine anche lui ha vinto titoli nelle classi di mezzo. Ha molto talento, ha ereditato al 100% l’etica del lavoro di Michael e sicuramente andrà a migliorare. Questo è fondamentale“, queste sono le parole di Ross Brawn a F1insider.

Le differenze tra padre e figlio

Mick, come anche detto da Brawn, a differenza del padre ha bisogno di più tempo per mostrare la propria bravura. Un’esempio è la vittoria dei titoli della F3 europea e della F2, infatti il tedesco ha avuto bisogno di due stagione per venire coronato campione nelle due classi di mezzo. Il padre dopo aver debuttato con la Jordan al GP del Belgio del 1991 ed essersi ritirato dopo pochi metri, riuscì a conquistare i suoi primi punti già al GP successivo, alla guida della Benetton. Michael già dalla seconda stagione riuscì a vincere la sua prima gara, in Belgio.  Una grande differenza tra i due tedeschi è che il padre, a differenza del figlio, già dal suo primo anno di carriera si trovava al volante di una monoposto competitiva come la Benetton.