Che alla Ferrari manchi qualcosa per tornare a vincere ne è convinto anche Jean Todt. L’ex Team Principal della Rossa è intervenuto al Festival dello Sport e ha commentato la stagione del Cavallino Rampante

Jean Todt è uno che sa cosa si nasconde dietro ai sacrifici per riportare la Ferrari sul tetto del mondo. Il manager francese, infatti, si unì alla Rossa nel 1993 come Direttore del team. L’ex numero uno della FIA, forte della sua grande esperienza nel campionato Rally, ristrutturò profondamente il Cavallino Rampante per tornare a vincere. Nel 2000 grazie a Michael Schumacher.

Rispetto agli anni passati la Ferrari ha fatto un decisivo passo in avanti che fa ben sperare per il futuro. Infatti, il mondiale 2022 di Formula 1 era iniziato davvero col piede giusto. Ma sono bastate pochissime gare alla Red Bull per avvicinare e superare il Cavallino Rampante. E il solco, tra il team di Milton Keynes e quello di Maranello, si è fatto ben più profondo dal mese di luglio.

L’obiettivo è vicino per la Ferrari

Il francese conosce bene Mattia Binotto e non si esime dal elogiare il lavoro svolto dagli uomini che lavorano in Ferrari. La F1-75 è probabilmente la miglior monoposto che la Rossa abbia messo in pista in queste ultime stagioni e Todt è fiducioso che il Cavallino Rampante possa lottare per il titolo il prossimo anno.

La squadra ha lavorato molto bene. Lo si vede dalla macchina. Fino a un certo punto della stagione, la Ferrari ha avuto la vettura migliore del campionato – ha raccontato Todt intervenuto all’interno del Festival dello Sport – Ma manca ancora qualcosa, perché per vincere bisogna arrivare al top sotto tutti i punti di vista. Non bisogna mai lasciare nulla di scontato.

Sebbene nella prima parte della stagione la Ferrari e Leclerc si siano comportati in maniera ineccepibile facendo sognare i tifosi della Rossa, nella seconda parte, oltre ai problemi di affidabilità, ci hanno pensato troppi errori strategici e qualche svarione dei piloti a lanciare Max Verstappen verso il suo secondo titolo iridato.

Quando non sei al top, è importante capire da dove viene l’errore. Se commetti spesso le stesse sviste, allora significa che c’è qualcosa da cambiare – ha proseguito – Ha perso troppe opportunità a causa di diversi problemi di strategia, affidabilità o di Safety Car. Sono episodi che insieme hanno un prezzo“.

Todt non giudica Binotto

Proprio a causa delle decisioni del muretto, Mattia Binotto è stato letteralmente messo sulla graticola. In più di un’occasione, la sua posizione è stata messa in dubbio, tanté che proprio questa estate si era anche vociferato di un possibile ritorno di Jean Todt in Ferrari. Nonostante il francese, in primis, abbia smentito la volontà di tornare a lavorare in quel di Maranello, Todt si è schierato dalla parte di Binotto. Non si dovrebbe giudicare senza conoscere la situazione dall’interno.

Non voglio dare consigli a Binotto, perché è facile parlare senza conoscere la situazione. La Ferrari sta facendo molto bene: forse la gente non se ne rende del tutto conto del fatto che siano tornati a vincere e dell’alto livello che hanno raggiunto – ha proseguito l’ex Presidente della FIA – Ovviamente non posso nascondere che mi piacerebbe rivedere la Ferrari vincere i campionati visto che non si aggiudicano un campionato del mondo piloti dal 2007. Tutti vorrebbero vedere la Ferrari vincere i campionati ma credo che manchi davvero poco al traguardo. Sinceramente quest’anno non credo sia possibile ma forse ci sarà un’occasione il prossimo“, ha concluso.