Gran finale con cinque Gran Premi: chi è avvantaggiato?

cinque gran premi

© Pirelli Press Area

A cinque gran premi dalla fine Verstappen ha un lieve vantaggio: basterà sulle piste che ospitano il finale di stagione?

Cinque gran premi alla fine di una stagione bellissima e incerta fino all’ultimo. Cinque gare da correre sul filo dell’equilibrio in cui chi sbaglia assetto, partenza, scelta delle gomme, o semplicemente rimane in pista per qualche giro di troppo col set di gomme sbagliato rischia di pagarla veramente cara.
Dopo il capolavoro di Verstappen a Austin, in una gara che alla vigilia pareva favorevole alla Mercedes, l’olandese ha un lieve vantaggio in classifica. Per capire se riuscirà a conservarlo fino alla fine proviamo a pronosticare l’esito delle ultime corse dell’annata. Basarsi sulle caratteristiche dei tracciati e sulle gomme utilizzate non basterà certo per prevedere l’esito di un duello così serrato. Ma forse consentirà di lanciarsi in una predizione meno spericolata di quanto si possa pensare.

IL BACK TO BACK AMERICANO: UN MATCH POINT PER VERSTAPPEN?

Ad Austin la vittoria di Verstappen è stata realmente un capolavoro. Su un circuito che avrebbe dovuto premiare la potenza del motore tedesco e la capacità dei campioni in carica di far funzionare le gomme dure a temperature basse, a portare a casa il successo è stato invece lo sfidante olandese.

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Una vittoria che veramente rischia di tramutarsi in un vero “break” tennistico, soprattutto considerando le caratteristiche delle prossime piste. Il 7 Novembre la Formula 1 farà tappa a Città del Messico e dopo altri sette giorni sarà già di scena ad Interlagos. Ci sarà pochissimo tempo per intervenire su due vetture, Mercedes e Red Bull, ormai ben definite e che difficilmente avranno ulteriori sviluppi.

Città del Messico ha tradizione di essere “pista Red Bull”. Ma oltre alla tradizione contano l’altitudine e le caratteristiche del circuito. A oltre 2000 metri d’altitudine la potenza del motore Mercedes potrebbe non essere così dominante (viste le caratteristiche del compressore usato sulla Power Unit anglo-tedesca). E in più la Red Bull farà valere la sua grande trazione in uscita dalle chicane lente e dal tratto dello stadio. Settori della pista in cui Hamilton potrebbe anche andare in crisi di gomme, soprattutto se facesse caldo.

A INTERLAGOS PRONOSTICO IMPOSSIBILE: CON L’INCOGNITA DELLA PIOGGIA

Un po’ più “amichevole” per la Mercedes dovrebbe invece essere la gara brasiliana. Tra i laghi di San Paolo non mancano le curve lente, ma il primo e il terzo settore potrebbero dare requie alla “sete di velocità” della monoposto del team di Wolff, che con assetto piatto e posteriore basso in rettilineo dovrebbe godere di velocità massime “incoraggianti”.

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Se poi piovesse, e non accade di rado all’autodromo Carlo Pace, le carte verrebbero mescolate del tutto e potrebbero inserirsi nel confronto tra Hamilton e Verstappen anche i rispettivi compagni di squadra, se non i piloti delle altre scuderie.

NEI PAESI ARABI LE INCOGNITE JEDDAH E LOSAIL: GLI ORARI SERALI FAVORIRANNO HAMILTON?

Gli ultimi tre Gran Premi dei cinque che rimangono saranno disputati nei paesi arabi. In particolare in Arabia Saudita e Qatar si va incontro a due circuiti completamente nuovi, difficili da interpretare. Si comincia col circuito di Losail, già stabilmente nel calendario del motomondiale, caratterizzato da un lunghissimo rettilineo e da una serie di curve medio – veloci.

Il lay out pare favorire il bilanciamento della Mercedes, e il fatto che si corra all’imbrunire, con temperatura fresca, potrebbe far insorgere di nuovo quel sottosterzo congenito di cui tende a soffrire la Red Bull. Ci sbilanciamo troppo dicendo che è una pista favorevole al campione in carica?

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Completamente alla cieca invece l’appuntamento saudita. La pista di Jeddah, ammesso che venga completata in tempo, pare una velocissima replica di Montreal. Si corre ancora di sera, ed è in teoria una buona notizia per Mercedes. Resta da vedere se le numerose curve di questo circuito cittadino saranno sufficientemente veloci da premiare il passo lungo della W12. Perché ormai si è capito che invece sui tratti guidati la Red Bull è ineguagliabile.

AD ABU DHABI SI CHIUDE LA SERIE DEI CINQUE GRAN PREMI FINALI: GOMME E TRACCIATO MODIFICATO LE INCOGNITE DA RISOLVERE

Se il mondiale sarà ancora in gioco l’appuntamento conclusivo sarà di nuovo quello di Abu Dhabi. Il circuito è uno dei più discussi del calendario, tanto è privo di ritmo e di curve interessanti. Quest’anno però verranno modificati profondamente sia il primo settore sia la parte più lontana dai box. Verranno inserite in particolare due curve in appoggio abbastanza lunghe al posto di tratti lentissimi caratterizzati da curve ad angolo retto.

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Una novità che favorisce sulla carta la Mercedes, ma che potrebbe non bastare per far pendere dalla parte di Hamilton l’ago della bilancia. Da non trascurare infatti la scelta operata per questo gran premio dalla Pirelli, che porterà la terna di mescole più morbide del range a disposizione. Finora con le soft la Red Bull si è trovata nettamente meglio, ed è un punto in più a favore del capoclassifica attuale.

In definitiva: pro Verstappen Messico ed Abu Dhabi, incerte Interlagos e Jeddah; a favore di Hamilton solo Losail. E’ chiaro su chi sia più conveniente scommettere un euro. Solo uno, però. Non di più.