GP Stati Uniti, pagelle: Verstappen fa cinquanta, Hamilton...

@ Red Bull Press Area

Max Verstappen vince il GP degli Stati Uniti, ma i veri protagonisti della domenica sono stati Lewis Hamilton e la sua Mercedes che in Texas avrebbero potuto dare molto più filo da torcere se non fosse stato per un errore di strategia

A guardare il mero risultato il GP degli Stati Uniti corsosi in Texas si potrebbe avere l’impressione sbagliata. Infatti c’è molto da dire su questa gara, vinta sì da Max Verstappen ma non con la superiorità con cui ci ha abituati nel corso dell’anno. Perché se non fosse stata per una strategia suicida da parte di Mercedes, chissà come sarebbero potute andare le cose… Ciò non cambia nemmeno di fronte alla squalifica arrivata nella nottata italiana per Lewis Hamilton e Charles Leclerc – entrambi squalificati dalla Direzione Gara per un eccessivo consumo del pattino sotto al fondo riscontrato alla fine del Gran Premio sulle due vetture.

PILOTI

Max Verstappen – 7 1/2. Max è Max e su questo non si discute. Ma se la Sprint l’ha vinta con la sua solita nonchalance, la gara della domenica non è stata altrettanto semplice da portare a casa (colpa pure di un problema ai freni accusato dalla sua RB19). Si può dire che rispetto al solito non è stato un fine settimana perfetto. Lo si è visto già venerdì quando si è visto soffiare la pole per aver ecceduto i limiti della pista, facendosi così cancellare il tempo che lo ha messo nella posizione di partire dalla sesta casella della griglia di partenza.

Lance Stroll – 8. Non capita spesso, bisogna dirlo, ma finalmente negli States Lance Stroll ha corso come non faceva da tempo. Partito dalla pit lane, perché Aston Martin aveva necessità di utilizzare la corsa per fare una prova comparativa fra le sue diverse specifiche di fondo, ed arrivato settimo anche grazie all’esclusione delle monoposto #16 e #44. Il pilota canadese ha saputo mantenere il passo del proprio compagno di squadra portando di nuovo la verdona a punti.

Lewis Hamilton – 9. Forse questa è stata la più evidente delle opportunità avute dalla squadra tedesca di tornare a vincere. E forse si sarebbe potuta riuscire se dal muretto non avessero intrapreso per un momento la via del provare a fare un’unica sosta. Questo però vale solo per il sette volte campione del mondo, che conferma ancora una volta il suo fantastico feeling con la pista americana. Peccato. Soprattutto davanti alla magistrale prestazione di Sir Lewis, che si è mostrato generalmente più veloce anche della stessa Red Bull.

SQUADRE

Ferrari – 5. La pole position di Charles Leclerc aveva dato speranza almeno per il raggiungimento del podio. Purtroppo così non è stata con la SF23 che si è mostrata quarta forza – dietro a Mercedes, Red Bull, McLaren. Una verità apparsa chiara dopo appena pochi giri dall’inizio della gara. E se mai ci fosse stata anche solo una possibilità se la sono giocata con la strategia sbagliata. A mettersi una pezza c’è solo il podio di Carlos Sainz.

Mercedes – 7. Toto Wolff & Co. continuano a lavorare sulla vettura di quest’anno portando ancora aggiornamenti utili a sopravanzare i problemi che hanno caratterizzato la W14. L’errore della squadra porta via l’occasione di provarla a vincere, ma nell’insieme non si può dire che sia stato un brutto fine settimana.