GP Spagna, le pagelle del sesto appuntamento

Credits: Mercedes Press Area

Un weekend di gara tranquillo, con pochi colpi di scena, che ha riconfermato l’immensità di un pilota come Lewis Hamilton

La gara del GP di Spagna non ha riservato grandi sorprese. Ad aver lasciato perplessi è stato sicuramente il ritiro di Charles Leclerc, mentre ancora una volta Lewis Hamilton ha dato prova del proprio talento e della propria fame di vittoria. Vediamo insieme i voti delle pagelle che F1World ha assegnato a ciascuno dei protagonisti dell’appuntamento spagnolo.

Lewis Hamilton 10: che dire? Più vince e più vuole vincere. Non si accontenta dei record conquistati fino a questo momento, ne vuole ancora di più. E si vede. Dominatore incontrastato sul circuito di Barcellona, è stato ancora una volta autore di una gara impeccabile. Dopo la pole position, scattato dalla prima posizione, alla prima curva si è imposto sui piloti dietro di lui. E non ce n’è stato più per nessuno.

Max Verstappen 10: non avrà la vittoria in tasca, ma in gara è attualmente l’unico pilota in grado di dare fastidio alle Mercedes. Concentrato, aggressivo e affamato: ancora una volta ha saputo tirar fuori dalla sua Red Bull tutto il potenziale a disposizione, mettendosi tra le due Frecce d’Argento e assicurandosi sempre di più il secondo posto nel mondiale piloti. E non dimentichiamo: è l’unico in pista a non aver subito il doppiaggio delle due Mercedes.

Valtteri Bottas 5: forse su un altro pianeta rispetto al compagno di squadra.  Una partenza sbagliata, una gara persa fin dalla prima curva. Ha cercato di allungare la vita delle sue mescole, per tenere dietro l’olandese della Red Bull. Unica scintilla, per il suo GP di Spagna, la conquista del giro finale nelle ultime battute della gara. Magra consolazione.

Lance Stroll 7: beffa Bottas in partenza e si piazza in terza posizione, dopo essere scattato dalla quinta piazza. Nulla può poi contro la Mercedes del finlandese, che si riprende il terzo posto. Ma per il resto della gara non compie assolutamente nessun errore, portando a termine una performance pulita. Nel finale viene avvantaggiato anche da una punta di fortuna: dopo essere stato passato dal compagno di squadra, scivola in quinta posizione, recuperando poco dopo la quarta grazie ai 5 secondi di penalità imposti a Perez.

Sergio Perez 6: ritrova la sua Racing Point dopo due weekend di stop forzato. Una quinta posizione discreta, frutto di una partenza disastrosa che lo vede finire alle spalle del compagno di squadra, ma anche di una strategia ad hoc per riportarlo davanti a Stroll. Beffato dalla penalità nell’ultima parte della gara, si vede costretto alle spalle dello stesso Stroll. Peccato.

Carlos Sainz 6: parte settimo, arriva sesto. È comunque un buon risultato, soprattutto per una McLaren che quest’anno ha dimostrato di avere un ottimo potenziale. E del resto, nella gara di casa del pilota, è un sesto posto che conta davvero. Ha saputo gestire al meglio la gara, rimanendo concentrato e difendendosi sempre in sicurezza. Unico neo? Forse non ha ancora brillato come si deve.

Sebastian Vettel 7: un finale di gara di testa e di cuore. Un risultato che serviva a lui, più che alla squadra. La tensione con il team è palpabile, ma alla fine si lascia andare al sospiro e decide di agire: “non abbiamo nulla da perdere“. E va, fino alla fine, con la mescola soft. Una scelta che un po’ lo tradisce e un po’ lo premia, regalandogli una settima posizione da incorniciare. Ci era mancato. E gli era mancato.

Alexander Albon 5: paga le decisioni inconcepibili del team. Porta sempre tanta attività in pista ed è sempre autore di ottimi sorpassi. Ma il paragone con il compagno di squadra è inevitabile, la differenza si vede. È un pilota di indubbio talento, forse in alcune occasioni un po’ timido, in altre troppo aggressivo. Una situazione che deve far riflettere.

Pierre Gasly 6: prestazione solida, che lo vede sfilare Norris e Leclerc in partenza. Non ha paura di niente e di nessuno, se c’è da difendersi sa esattamente come farlo. Perde la posizione solo su Vettel, ma senza sorpassi. Un weekend ottimo per il francese, ancora una volta davanti al compagno di squadra.

Lando Norris 5: un po’ sottotono, come accade da qualche gara. Dopo aver brillato nei primi appuntamenti del mondiale e averci fatto ridere e divertire, sembra aver perso un po’ di colpi. Anche per lui, partenza difficile e gara compromessa. Rimane quasi sempre imbottigliato nel traffico di metà classifica e non riesce a inventarsi niente per recuperare qualche posizione.

LE PAGELLE DEGLI ALTRI PILOTI

Daniel Ricciardo 6, Daniil Kvyat 5, Esteban Ocon 5, Kimi Raikkonen 7, Kevin Magnussen 5, Antonio Giovinazzi 5, George Russell 5, Nicolas Latifi 5,  Romain Grosjean 4, Charles Leclerc 6