GP Las Vegas conferenza

©Mercedes press area

La Formula 1 torna a Las Vegas a tre round dalla fine della stagione con entrambi i mondiali ancora aperti. Riusciremo ad incoronare i primi campioni?

La tradizionale conferenza dei piloti del giovedì apre ufficialmente il weekend del GP di Las Vegas. L’ultimo weekend di gara, in Brasile, ci ha restituito il Verstappen di sempre, complice di una rimonta senza precedenti: da 17esimo a primo in una corsa che ha avuto dell’incredibile. Altro team uscito vincitore è sicuramente Alpine, che per la prima volta porta entrambe le vetture a podio. Chi, invece, ha lasciato il circuito con l’amaro in bocca è Mercedes, vittima di un fine settimana difficile così analizzato da George Russell.

“In Brasile un’occasione sprecata, rivedendo la gara ti rendi conto di quanto le cose possono cambiare rapidamente. Abbiamo fatto un pit stop che, con il senno di poi, è stata la decisione sbagliata. Se la Safety Car fosse rimasta più tempo fuori, sarebbe invece stata la scelta corretta. E questo dimostra quanto una decisione ‘esterna’ possa decidere la tua gara e quanto si debba essere rapidi nell’adattarsi. Noi forse ci siamo concentrati troppo sul quel pit stop senza vedere che la macchina, in quel momento spiaggiata fuori dalla pista, veniva già portata fuori con la fine della Virtual Safety Car”, ha dichiarato.

Il pilota britannico si è inoltre espresso sulle difficoltà riscontrate sul passo gara, elemento di criticità per molti altri team. “Il passo della vettura? In Brasile una gara anomala perché quando piove si presentano sempre delle opportunità. Lo è stata per noi come per altri, che però sono riusciti a capitalizzare al massimo. Dobbiamo rivedere un po’ perché eravamo dietro i team principali“, ha concluso.

Norris-Verstappen: la lotta è ancora aperta?

Il GP di Las Vegas è il primo match point di Max Verstappen, avente tutte le carte in regola per battere Lando Norris che in conferenza guarda già al 2025. Anche il britannico della McLaren ha voluto fornire un’analisi del weekend brasiliano, dove entrambe le vetture del team papaya sono finite alle spalle dell’unica rossa rimasta in gara, quella di Leclerc.

“In Brasile non è stata la mia gara migliore, ma la macchina con Piastri ha dato buone risposte. Qui a Las Vegas? Il mio approccio non cambia molto, so in che posizione mi trovo e conosco il divario da Verstappen. Dopo il Brasile è stata dura per me. Stavamo bene, ci stavamo avvicinando, ma ora sarà dura raggiungere il primo posto. Le cose non sono andate nel verso giusto e le possibilità di vincere si sono ridotte. Ma non devo cambiare nulla, abbiamo fatto un buon lavoro”, ha dichiarato.

Norris ha voluto rispondere anche alle molte critiche ricevute in questo periodo, che lo vedono come incostante e non pronto ad affrontare una lotta mondiale. “Quando lotti per le prime posizioni hai più occhi puntati addosso. Abbiamo attraversato momenti controversi, ma molto viene estrapolato dal contesto dando una percezione sbagliata”.

“Non mi sento sotto attacco, non mi toccano le considerazioni sui social. Sono grato per i sostenitori che ho. In Brasile abbiamo faticato per delle condizioni che si sono verificate in un momento così avanzato della stagione. Sono stato un po’ giù nella settimana successiva, perché ci sono elle cose che non sono più sotto il mio controllo, però bisogna accettarlo. In Brasile l’aspetto della ‘sorte’ ha avuto un peso, ma la F1 è anche questo, ha concluso.