GP Brasile, spettacolare Verstappen rimonta e allunga
Un GP del Brasile confuso, caotica e spettacolare che ha visto salire sul gradino più alto del podio la monoposto di Verstappen, seguita da Ocon e Gasly
Se dovessimo descrivere il GP del Brasile con una parola, diremmo forse caotico. Dalla prima partenza fino all’ultimo giro, nulla è stato mai definitivo. Ad avere la meglio in queste pazze condizioni è stato un incredibile Max Verstappen. Oltre a dei sorpassi incredibili, l’olandese ha colto qualsiasi occasione le condizioni meteo gli abbiano posto. Dietro all’olandese, una spettacolare Alpine, seconda e terza rispettivamente con Ocon e Gasly. Solo sesta la McLaren di Norris, che può forse dire addio al sogno mondiale.
CONFUSIONE ALLA PARTENZA
È stata una partenza molto confusa, quella del GP del Brasile, che fin dal giro di formazione ha riservato non poche sorprese. Allo spegnersi dei primi semafori Lance Stroll è stato protagonista di un lungo che lo ha portato a colpire le barriere. Questo ha causato la cancellazione della prima partenza, avviso che però ha generato una confusione totale. Da regolamento, infatti, se la partenza viene abortita e non appaiono messaggi particolari sui volanti dei piloti, tutte le monoposto devono tornare in griglia di partenza senza ripartire.
Stroll is off on the formation lap and can’t get going again
We will have another formation lap #F1 #BrazilGP pic.twitter.com/my5mG61hBz
— Formula 1 (@F1) November 3, 2024
Tuttavia prima Norris e poi tutti gli altri, sono ripartiti per un secondo giro di formazione, cosa che però non indicata dalla Federazione. Questo ha portato a un’investigazione ai danni di Lando Norris, che sarà approfondita solo nel prosieguo della serata. Dopo il via libera per l’ennesimo giro di formazione e la ripartenza definitiva, Russell è apparso subito aggressivo su Norris, che si è dovuto accodare in seconda posizione.
L’altro contendente al titolo mondiale ha invece eseguito una partenza tranquilla, entrando subito in zona punti al secondo giro di gara ed evitando qualsiasi incidente. La stessa cosa non si può dire del compagno di squadra, autore di un testacoda che lo ha portato in ultima posizione. Oltre al messicano, anche Bearman e Colapinto sono stati autori di un piccolo incidente, che ha portato la Federazione a infliggere 10 secondi di penalità al pilota della Haas.
PIOGGIA, SORPASSI E BANDIERE ROSSE AL GP DEL BRASILE
A dieci giri dall’inizio, Verstappen ha scalato le posizioni salendo in settima. Il pilota della Red Bull ha letteralmente sorpreso Oscar Piastri, incapace di proteggere l’interno ed costretto ad arrendersi alla superiorità dell’olandese. Altra sfida spettacolare quella tra Colapinto e Hamilton. Dopo un lungo del pilota Mercedes, l’argentino non ci ha pensato due volte e ha messo a segno un sorpasso perfetto ai danni del campione del mondo. Pochi giri dopo è stato di nuovo il turno di Verstappen, che ha faticato nel conquistare la posizione su Leclerc, impegnato a sua volta nella lotta con Ocon.
Il monegasco è stato poi il primo a rientrare ai box. Nonostante l’opinione contraria del team, Leclerc è voluto rientrare comunque per montare un nuovo set di intermedie, nonostante il radar mostrasse l’arrivo di una pioggia più insistente nel giro di pochi minuti. Subito dopo il pit stop del pilota Ferrari, si è aperto il regime di Virtual Safety Car, per via di un lungo di Nico Hulkenberg. Questo ha giocato a vantaggio di Piastri, Alonso e Bearman che hanno guadagnato un pit stop gratis, così come altri dei piloti in pista. Nel frattempo, tuttavia, Hulkenberg è riuscito a rientrare in pista, anche se le condizioni meteo hanno reso ancora più complicata la gestione delle monoposto sul circuito.
Mentre si valutava il da farsi, la Federazione ha emesso un’altra penalità, questa volta nei confronti di Piastri per aver causato un incidente con Liam Lawson. Nel frattempo, l’altro pilota della McLaren non si è fatto intimidire dalla pioggia e ha preso la posizione su Russell. Tuttavia, poco dopo si è aperto il regime di Safety Car per guidare i piloti lungo un tracciato diventato ormai troppo insidioso. Proprio sotto Safety Car, Franco Colapinto è andato a muro causando bandiera rossa: fortunatamente per il pilota della Williams non ci sonno state conseguenze, se non la delusione dell’esito della gara dopo l’ingente lavoro per riportarla in pista.
RIPARTENZA INFUOCATA
Mentre si attendeva l’evoluzione del meteo, i team hanno avuto la possibilità di sistemare le monoposto incidentate e di effettuare i pit stop non ancora realizzati. Allo stesso modo, per Hulkenberg è poi arrivata la squalifica. Il suo rientro in pista, infatti, è stato facilitato dall’intervento dei commissari di pista, cosa non permessa dal regolamento.
BLACK FLAG
Nico Hulkenberg has been disqualified for being pushed back onto the track by race marshals after getting beached on a kerb on Lap 28 ❌#F1 #BrazilGP pic.twitter.com/b0akvI7nC1
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Una volta valutate le condizioni meteo, è stato il momento per l’ennesima ripartenza, questa volta alle spalle della Safety Car. La rolling start è stata subito caratterizzata da un’altra bandiera gialla, causata da Bearman ma poi subito diventata verde. Non al cento per cento la partenza di Norris, che ha commesso un errore e, andato lungo, si è fatto infilare da Russell. Stessa sorte per Leclerc, che dopo aver superato Tsunoda è andato lungo e ha rischiato di perdere la posizione su Piastri. Ottima è stata invece la ripartenza di Ocon. Con pista libera davanti a sé, è riuscito a tenere dietro Verstappen e a staccarlo di oltre tre secondi.
Ha pagato l’aggressività invece Bearman, che arrivato negli scarichi di Sainz ha osato troppo, perdendo la monoposto in curva 7 e andando a impattare contro le barriere. Fortunatamente senza conseguenze gravi sul pilota, il rookie è però scivolato in ultima posizione. In difficoltà a causa di un danno all’ala posteriore, Bearman ha dovuto poi lottare per tenere in pista la monoposto, rendendosi protagonista di diversi lunghi.
Subito dopo di lui, è stato Carlos Sainz ha generare regime di Safety Car. Il pilota Ferrari ha messo a muro la propria monoposto in curva 8, distruggendo l’ala anteriore e vedendo sfumare il proprio GP del Brasile.
Sainz tries to get going but to no avail – he’s out ❌#F1 #BrazilGP pic.twitter.com/rIDSxSyxc8
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VERSTAPPEN CONQUISTA IL GP DEL BRASILE
L’ennesima ripartenza ha visto Ocon dare lo strappo molto lentamente, ma Verstappen è riuscito ad agganciare la Alpine del francese. Disastro per Norris invece, rimasto incastrato in uno scambio posizioni tra Russell e Leclerc. Il monegasco è risalito in quarta posizione, mentre dietro di lui Hamilton e poi Alonso sono stati altrettanto protagonisti di un lungo che li ha fatti scivolare in undicesima e ultima piazza. Il monegasco però ha faticato a tenere il ritmo ed è stato poco dopo infilato proprio dal britannico della Mercedes.
A pochi giri dalla fine, si è infuocata la lotta tra Lawson e Perez. Il pilota della Racing Bulls non si è fatto spaventare e ha difeso la sua nona posizione con la forza, mentre Perez si è fatto sorprendere da Hamilton che ha preso poi la decima posizione. Anche la sfida per il podio si è accesa a una quindicina di giri dal termine. A esserne protagonisti Russell e Gasly, mentre l’altro pilota Mercedes si è trovato in bagarre con Lawson. Per entrambi i piloti Mercedes è stato tuttavia complesso guadagnare una posizione in più. Nonostante la posizione non ottimale, nota d’onore va fatta anche per Alonso. Il pilota della Aston Martin ha dato il massimo per arrivare alla fine della gara, nonostante forti dolori alla schiena dovuti alla conformazione dell’asfalto.
Alla fine del GP del Brasile, Verstappen ha staccato Ocon di 19 secondi, conquistando la vittoria dopo 10 gare di astinenza. Dietro di lui, una spettacolare Alpine, in seconda e terza posizione davanti alla Mercedes di Russell e alla Ferrari di Leclerc. Solo sesta la McLaren di Norris, che vede quindi infrangersi il sogno mondiale.