GP-Abu-Dhabi

© McLaren X

Trionfa McLaren al GP di Abu Dhabi e porta a casa il titolo Costruttori per la prima volta dopo 25 anni

Dopo 23 gare e un 2024 ricco di emozioni, la stagione di Formula 1 è pronta a volgere al termine. A Las Vegas è stato assegnato il titolo Piloti al solito Max Verstappen ma, giunti al GP di Abu Dhabi, quello Costruttori non ha ancora un proprietario. McLaren, viste anche le qualifiche e la penalità di Leclerc, è la favorita, ma al via nulla è ancora scritto. È infatti immediato il colpo di scena dell’incidente di Piastri. Tuttavia, a Ferrari non basta un doppio podio per coronare il sogno: Norris porta a casa sia la vittoria del GP che la vittoria del Mondiale.

Una partenza di confusione e colpi di scena

Al via subito caos: Verstappen tenta il sorpasso in curva 1, ma nel farlo si crea un contatto che fa andare in testacoda sia lui che Oscar Piastri, permettendo a Sainz di salire in seconda posizione. Grandissima partenza di Charles Leclerc, che a fine giro si trova già in ottava posizione, dopo aver superato ben 4 vetture in curva 5. Saluta invece anzitempo la gara Sergio Pérez, concludendo in malo modo una stagione già deludente dopo poche curve. Per recuperare la monoposto del messicano nel terzo settore, la direzione gara impone regime di VSC.

Notato, al quarto giro, incidente tra Bottas e Perez, probabile motivo del ritiro del numero 11. Investigazione per quanto accaduto tra Piastri e Verstappen, mentre l’australiano tampona Colapinto provocando una foratura. Sull’incidente al via, la direzione di gara affibbia la colpa al Campione del Mondo in carica, dando 10 secondi di penalità. Stessa decisione per quanto riguarda Valtteri Bottas, con il commissario di gara che conferma la propria mano pesante. Al settimo giro, Leclerc continua con la propria rimonta, superando Kevin Magnussen. Sotto investigazione anche l’incidente Piastri – Colapinto: 10 secondi al numero 81.

Giunti al giro 10, non ci sono grandi colpi di scena, ma il monegasco prosegue nella sua risalita, superando anche Fernando Alonso. La classifica vede Norris condurre a 3 secondi sa Sainz, il quale si trova secondo con Gasly alle spalle e Russell quarto. Hulkenberg continua in quinta posizione mentre Leclerc è già in sesta. Settimo posto per Alonso e ottavo per Verstappen, che deve scontare penalità. Piastri invece solo diciassettesimo, sempre con 10 secondi da scontare. In questa situazione il titolo sarebbe nelle mani di McLaren, ma con una buona possibilità per Ferrari di ribaltare la situazione.

GP Abu Dhabi: si prova l’undercut

A 12 giri dalla partenza, Leclerc ha rimontato un’altra posizione, su Hulkenberg, regalando un bellissimo sorpasso. Sale in quarta al giro 15 grazie al pit stop di Gasly: attualmente solo Russell lo separa dal compagno di squadra e dal completare la rimonta. Nel frattempo, Verstappen lamenta fatica nel frenare per eccessiva temperatura. Arriva un’altra penalità: 5 secondi a Zhou per falsa partenza, non da investigare quella di Albon.

Dai team radio chiedono a Norris come sia il degrado gomma: secondo lui è buono ma leggermente peggiore di quanto anticipato. Giunti al giro numero 17, Leclerc si avvicina per tentare il sorpasso su Russell, ottenendo DRS, mentre alle loro spalle battagliano Gasly e Tsunoda. A Stroll, invece, arriva bandiera bianco e nera per track limits, con ancora 40 giri da percorrere: altre penalità potrebbero aggiungersi come variabile. Mentre tra il numero 16 e il numero 63 le cose sembrano congelarsi, Hulkenberg sorpassa Tsunoda per andare a recuperare le posizioni perse.

Tentativo di undercut per Charles Leclerc, che al giro 21 si ferma ai box per effettuare la sosta. Il monegasco esce in ottava posizione, alle spalle di Gasly. Le prime posizioni in classifica rimangono le stesse, con Russell terzo per via dei pit stop, seguito da Verstappen, Hamilton e Lawson che ancora non si sono fermati. Migliora, poi, il passo di Sainz, che inizia a chiudere il gap con Norris. Pochi secondi dopo, sia Gasly che Leclerc riescono a passare Lawson, con il numero 16 che successivamente tenta il sorpasso sul francese. Ci riesce, comodamente, il giro successivo.

Sarà una o due soste?

Brutte notizie per Lawson: lamenta di avere le gomme non fissate bene. Lo richiamano, difatti, ai box per sistemare i bulloni il giro seguente. Poco dopo il rilascio del neozelandese entra in pit lane Carlos Sainz, che a sua volta prova l’undercut su Norris, che risponde subito fermandosi. Operazione non riuscita per Ferrari, ma che permette allo spagnolo di avvicinarsi notevolmente. Funziona invece quello di Leclerc, virtualmente terzo con i prossimi pit stop di Verstappen e Hamilton, mentre Russell cerca di riavvicinarsi dopo aver superato Gasly.

Williams, al giro 28, è invece obbligata a ritirare Franco Colapinto. Altra stangata per VCARB con una penalità di 10 secondi Stop&GO per Lawson dopo l’unsafe release. Volano dei pezzi dalla monoposto di Valtteri Bottas, il quale ha forato lo pneumatico anteriore destro dopo un brutto bloccaggio che lo ha fatto scontrare con Magnussen. Il finlandese è costretto al ritiro, il danese riesce invece a continuare. Al giro 33 torna ai box Piastri, scontando la penalità e montando un nuovo set di bianche.

Davanti, Norris e Sainz girano in fotocopia, mentre Leclerc si avvicina a Hamilton, che ancora non rientra ai box in quanto partito con mescola hard. Il sette volte iridato entra in pit lane al giro 35, permettendo così al monegasco di poter recuperare e raggiungere il compagno per gli ultimi 23 giri del GP decisivo per il titolo. Proprio in merito a ciò, aumenta il passo Norris, iniziando ad aprire il gap. Secondo pit stop anche per Alonso, così come fatto da Stroll e Piastri, mentre davanti tenteranno di arrivare fino al termine.

GP Abu Dhabi: il cielo è color Papaya!

Ultimi 18 giri: Norris comanda davanti a Sainz e Leclerc, ancora con il titolo in mano. Quarta posizione per Russell, quinta per Gasly. Alle loro spalle Hamilton e Hulkenberg, con Verstappen ottavo e Albon nono. Zhou nuovamente in zona punti mentre Piastri solo dodicesimo. Sir Lewis appare il più in palla in questa fase di gara, compiendo diversi sorpassi fino a portarsi alle spalle del compagno.

La situazione non sembra cambiare, con le posizioni cristallizzate a 10 giri dalla fine. Solo Piastri cerca di rientrare in zona punti ma commette un errore in curva 12. Al giro 50 riprende a diminuire il gap tra Norris e Sainz, complice però il doppiaggio di Stroll. Aumenta nuovamente, poi, con Sainz che teme una foratura, poi non effettivamente riscontrata. Continua, inoltre, la rimonta di Hamilton nel tentativo di superare il compagno, Russell.

All’ultimo giro, non c’è più nulla da fare: troppo il distacco di 8 secondi di Sainz da Norris. Leclerc termina rimontando 16 posizioni dalla 19esima di partenza e Hamilton superando Russell. Nessun interesse per il ritiro di Lawson per problemi al motore, tutti concentrati sulla vittoria di Norris e McLaren, che torna sul tetto del Mondo. Un titolo, quello Costruttori, che mancava dal 1998, quando al volante vi erano Mika Hakkinen e David Coulthard. Ferrari esce da Abu Dhabi con un distacco di soli 14 punti, un risultato comunque importantissimo che mette in risalto i progressi fatti dal team di Fred Vasseur.