Formula 2 Gran Premio Russia Formula 2, Riassuntone GP Russia: Schumacher in fuga, Ghiotto vola 28 Settembre 2020 Matteo Tambone Credits: PREMA team twitter Al Sochi Autodrom Mick Schumacher dà una spallata agli avversari e allunga il testa alla classifica piloti di Formula 2 in un GP della Russia a metà Sulle sponde del mar Nero va in scena il round numero 10 della stagione 2020 della Categoria Cadetta. Le decima ripresa del campionato di Formula 2 vede Schumacher allungare sugli inseguitori vincendo la Feature Race del GP della Russia e salendo sul podio della mutilata Sprint Race. Probabilmente ispirato dalle voci che lo vedrebbero in Alpha Tauri nella prossima stagione disputa un buon weekend anche Yuki Tsunoda, il samurai della Carlin, che porta a casa punti extra grazie alla pole ottenuta venerdì. Prima vittoria anche per il cinese della UNI-Virtuosi Guanyu Zhou. L’aria di casa non aiuta Robert Shwartzman che perde il contatto con la vetta venendo scavalcato in classifica proprio dal giapponese. Convince invece il connazionale Nikita Mazepin che piazza la sua Hitech sul secondo gradino del podio. Deve ringraziare la sua buona stella Luca Ghiotto, l’altro pilota della Hitech, fortunato nella sfortuna. In Feature Race manca il podio al fotofinish finendo due centesimi dietro l’inglese della FDA Ilott, nella Sprint Race è protagonista di un incidente tremendo insieme ad Aitken senza però riportare conseguenze. Il cambio di leadership al vertice non è stata l’unica novità nel Paddock. A sorpresa in settimana è stato ufficializzato l’addio alla MP Motorsport a stagione ancora in corso di Nobuharu Matsushita, il vincitore della Feature Race nel GP di Spagna. Al giapponese è succeduto Giuliano Alesi, il pilota francese della HWA RACELAB. Al suo posto la Dallara della scuderia tedesca è stata affidata alle giovani mani di Jack Hughes, inglese promosso dalla Formula 3, categoria nella quale, nel 2020, ha raggiunto il settimo posto facendo registrare a suo nome anche due vittorie. FORMULA 2 GP RUSSIA FEATURE RACE: SUPER SCHUMI ALLA RISCOSSA La prima fila è di dominio Carlin, con Daruvala che segue il nipponico Tsunoda, autore di una pole utilissima in chiave campionato. Parte terzo Mick che stavolta non è chiamato a compiere un miracolo dopo delle qualifiche disastrose. Affianco al tedesco scatta l’altro pilota FDA in lizza per la vittoria finale del campionato, Callum Ilott. Quinto Ghiotto, solo settimo Shwartzman che vede il gruppo di testa sfuggirgli dalle mani. Quando le luci si spengono parte meglio l’ala sinistra della griglia, complice la zona di pista pulita. La PREMA numero 2 riesce ad infilarsi con successo tra le Carlin, la UNI-Virtuosi di Ilott viene sfilata dalla Hitech di Ghiotto e rischia l’imbucata della monoposto numero 21. L’inglese è però bravo a riprendersi la posizione mentre nelle retrovie le Charouz danno il via ad una carambola dalla quale escono metaforicamente con le ossa rotte Yuri Vips e Christian Lundgaard. All’ottavo giro Schumacher e Tsunoda entrano contemporaneamente ai pit per smarcare la sosta obbligatoria. Rientra anche Ilott, che guadagna una posizione ai danni dell’indiano Daruvala. L’azione si sposta su Aitken, Zhou e Mazepin. I tre piloti che montavano inizialmente gomme hard entrano in lotta per il gradino più alto del podio e dopo i pit-stop sbucano immediatamente dietro il trio di testa. Al diciannovesimo giro Schumacher decide di affondare il colpo decisivo per la leadership della gara e con un ottimo incrocio di traiettorie beffa il poleman. Con il tedesco della FDA che allunga in testa il secondo in classifica Ilott approfitta del contraccolpo subito dal nipponico che però all’ultimo giro decide di rendergli pan per focaccia e riconquista il secondo posto. Il britannico soffre in tutto il ventottesimo giro rischiando di veder sfumare il podio a causa di un arrembante Ghiotto. Per l’italiano la linea del traguardo arriva troppo presto e finisce così privato delle celebrazioni per soli 25 centesimi di secondo. The Schumacher Switchback 18 years apart ❤️#RussianGP 🇷🇺 #RoadToF1 pic.twitter.com/Mt50SMfJ0m — Formula 2 (@FIA_F2) September 26, 2020 FORMULA 2 GP RUSSIA SPRINT RACE: FINE DEI GIOCHI ANTICIPATA La Sprint Race del GP della Russia di Formula 2 vede il suo epilogo anzitempo a causa del duro incidente tra il pilota della Campos racing Jack Aitken e l’italiano della Hitech Luca Ghiotto. Al settimo giro, in battaglia per la quarta posizione i due raggiungono appaiati curva 2. In un incrocio di traiettorie la posteriore destra dell’inglese subisce una foratura e non tiene nel lungo curvone che conduce alla curva 4. La vettura arancione sottosterza in quella nero-argentata del veneto ed entrambe finiscono nelle barriere. L’impatto avviene a velocità così elevate che entrambe le monoposto si inseriscono sotto il primo strato protettivo. E’ un tripudio di gommapiuma e pezzi di carbonio. Entrambi escono fortunatamente illesi sulle proprie gambe, lasciandosi alle spalle le vetture distrutte e, nel caso di Ghiotto, fiammeggianti.. Mentre i Marshall si prodigano per spegnere le fiamme scaturite dalla Hitech la Direzione Gara espone bandiera rossa. La gara non verrà ripresa per l’impossibilità di riparare le protezioni in tempo utile. Come da regolamento la classifica viene congelata al quinto giro, vengono assegnati punti dimezzati e sul podio salgono Zhou, Mazepin e nuovamente Schumacher. La gara era partita con i migliori auspici per il tedesco che nuovamente compie una partenza-miracolo e arriva quarto in curva quattro. In partenza Samaia buca e va in testacoda, portandosi dietro il debuttante Hughes. Aitken guadagna una posizione sul padrone di casa Mazepin e Zhou prova l’allungo. L‘inglese della Campos soffre e nei giri successivi viene sfilato dal già citato Mazepin, Schumacher e Daruvala, complice un bilanciamento non perfetto della monoposto. Dopo un inizio non propriamente incoraggiante Ilott si affaccia nuovamente in zona punti. Fatica ancora Shwartzman che milita tra i primi posti fuori la top ten. Bagarre fuori dai punti anche per i piloti della ART, Lundgaard e Armstrong. Risale intanto Tsunoda: il giapponese ingaggia battaglia con il compagno di squadra e riesce a superarlo. Questi gli ultimi sprazzi d’azione prima dell’interruzione. This crash ended the Sprint Race prematurely 🚩 Thankfully both Jack Aitken and Luca Ghiotto walked away from the incident#RussianGP 🇷🇺 #F2 pic.twitter.com/qPexWLQjaf — Formula 2 (@FIA_F2) September 27, 2020 PROMOSSI E RETROCESSI Con la stagione che si dirige di gran carriera verso le battute finali si fanno sempre più insistenti le voci di mercato, con possibili promozioni di nomi eccellenti. Una su tutte quella di Tsunoda, il rookie della Carlin. Ancora non si è concluso il suo primo anno nella Categoria Cadetta e già per lui si potrebbero aprire le porte della Massima Serie. Il giapponese potrebbe essere la chiave di volta che terrebbe insieme la partnership Red Bull-Honda. La casa motoristica del Sol Levante non ha ancora annunciato i piani di un eventuale continuazione in Formula 1 e un pilota nipponico potrebbe risvegliare sentimenti patriottici nonché i portafogli di investitori asiatici. Seguendo l’analogia calcistica un altro nome appetibile per la promozione in prima divisione sarebbe quello di Mick Schumacher, l’attuale capolista. Il tedesco è saldamente al comando della classifica piloti quando mancano quattro gare al termine e ha già ampiamente superato i risultati ottenuti la scorsa stagione. Il figlio del Kaiser ha già dimostrato di saper brillare di luce propria e sta mostrando in pista enormi miglioramenti. Certo, nelle ultime apparizioni ha mostrato di dover lavorare ancora su alcuni aspetti, uno su tutti la qualifica, ma la sua giovane età e la cattiveria agonistica potrebbero fare molto bene ad un team in difficoltà come quello della Haas. In Formula 2 però, così come in quella metafora che rapporta la vita a delle scale, c’è chi scende e chi sale. Uno a scenderne anticipatamente e stato Nobuharu Mtasushita questa settimana, ventiseienne giapponese che esordì nella competizione quando la categoria prendeva ancora il nome di GP2. La Categoria Cadetta è il trampolino di lancio per la Formula 1, ma i sedili a disposizione delle nuove leve ogni anno sono molto pochi. Due anni fa si ebbe il boom grazie all’immissione di volti nuovi Norris, Albon e Russell. Quest’anno invece l’unico ad essere asceso all’olimpo dei piloti è stato il canadese Nicholas Latiti. E’ triste da ricordare, ma quando il salto di qualità non avviene tocca lasciare spazio a talenti sempre più giovani e andare a reinventarsi in altre categorie. Quello dei motori è uno sport spietato in cui o si mangia o si è mangiati, il tempo a disposizione è breve e il talento non viene sempre riconosciuto. Convivere con questo peso e riuscire a dare il massimo è ciò che ancor di più differenzia questi ragazzi da ragazzi normali. Per sapere cosa riserverà il futuro ai giovani aspiranti di Formula 2 adesso bisogna solo attendere. Intanto non possiamo che prepararci dandoci appuntamento per il ritorno in azione in programma il 27 novembre a Sakhir in Bahrain. Tags: 2020, Mick Schumacher, Riassuntone Continue Reading Previous Aumentano i casi di Covid-19: la Formula 1 nega allarmismiNext Salo risponde a Lewis Hamilton: “È una cazzata”