Formula 1 | GP USA 2016, Presentate le scelte delle gomme, Paul Hembery: “Strategie ancora incerte”

Questo weekend andrà in scena il 18esimo round della stagione 2016 e finalmente sono state presentate le scelte effettuate dai reparti corse in materia di gomme.
Nelle ultime due gare Pirelli ha portato in pista i set più duri ma ora sul Circuit of The Americas vedremo sfrecciare le P Zero White medium che assieme alle P Zero Yellow soft rappresentano gli unici vincoli per quanto riguarda la gara.
Ma la vera novità saranno le nuove P Zero Red, inedite mescole supersoft che, secondo la casa della P lunga, dovrebbero essere le più veloci delle tre.

Nel 2015 la danza della pioggia che qualcuno aveva opportunamente gufato fece cancellare molti turni di prove libere per cui le slick vennero utilizzate solamente durante la gara.
E quest’anno? Si spera in un clima più “normale”, soprattutto dopo che l’uragano Patricia aveva causato ingenti danni – oggi prontamente riparati – al tracciato ed alle infrastrutture.
Ecco cosa ha dichiarato Paul Hembery, direttore del reparto Motorsport della Pirelli: “Per noi gli Stati Uniti sono di vitale importanza sia per quanto riguarda il gran premio sia in ottica mercato, a maggior ragione dopo l’apertura del nostro primo P Zero Store in quel di Los Angeles”.
L’anno scorso l’acquazzone che ha imperversato in un lungo ed in largo sopra l’asfalto di Austin non ha permesso ai team di ottenere dati sufficienti sul comportamento delle mescole da asciutto, per cui oggi le prime sessioni di prove libere saranno assolutamente fondamentali”.

Peccato che una strategia ottimale non sia stata ancora definita…” anche se le scelte effettuate per ogni singolo pilota sono già state definite: in casa Mercedes entrambi i piloti hanno optato per sei set di supersoft, ma questa è l’unica somiglianza tra i due piloti visto che Lewis Hamilton ha poi richiesto tre medie e quattro soft mentre Nico Rosberg rispettivamente due e cinque treni.
La Ferrari ha deciso di giocare i propri jolly con ben sette set di ultramorbide e cinque a banda gialla per entrambi i top driver, mentre la Red Bull è stata molto più conservativa senza andare oltre i quattro treni di medie, i tre di soft ed i sei dalle strisce rosse.
Chi ha rischiato di più è stato Sergio Perez che per la sua Force India ha azzardato addirittura 8 set di supersoft: sarà lui il nuovo poleman di Austin con così tanta carne al fuoco?

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