Formula 1 2023, line up: quali sedili sono liberi?
Definitivamente chiusa la prima parte del campionato di Formula 1, è tenere banco è il mercato piloti in previsione del 2023. La line up è praticamente quasi completa
Dopo l’annuncio del ritiro di Vettel si è scatenato un vero e proprio toto scommesse per capire chi avrebbe preso il posto del tedesco in Aston Martin. Risolto anche questo cavillo con l’annuncio del trasferimento di Alonso da Alpine, la Silly Season può veramente entrare nel vivo. La line up dei piloti di Formula 1 che saranno al via nella stagione 2023 non è ancora del tutto decisa.
The 2023 grid picture is emerging 👀#F1 pic.twitter.com/kWi7rxoQd7
— Formula 1 (@F1) August 1, 2022
Tra scadenze di contratti e drivers che rischiano di essere messi alla porta, diversi piloti potrebbero cambiare team o decidere di lasciare definitivamente la Formula 1 per avvicendarsi in altre avventure a quattro ruote. Se Red Bull, Mercedes e Ferrari possono contare su una formazione completa e consolidata, il resto delle scuderie non ha ancora le certezze dei top team.
RED BULL
Max Verstappen e Sergio Perez sono legati indissolubilmente alla scuderia austriaca. Nonostante le prestazioni dell’olandese sembrerebbero essere inarrivabili per qualunque altro pilota, il messicano è riuscito a ben impressionare la governance della Red Bull che ha deciso per il suo rinnovo. Grazie alle sue prestazioni, Checo è riuscito a tenere lontano dal main team Pierre Gasly e Alex Albon che, a meno di addii anticipati, devono trovare una loro collocazione fino al 2024.
MERCEDES
Anche per il 2023 la Mercedes potrà contare sui servigi di un sette volte campione del mondo del calibro di Lewis Hamilton e del giovanissimo ma talentuoso George Russell. Col 24enne destinato a correre per il team di Brackley ancora per parecchie stagioni a venire nel futuro, la lente di ingrandimento sarà tutta su Hamilton il prossimo anno. L’inglese, che chiaramente quest’anno non potrà lottare per il titolo iridato, dovrà prendere una delle decisioni più difficili della sua vita: estendere il suo contratto con la Mercedes, e provare a battere il record di Mondiali di Schumacher, oppure ritirarsi a termine 2023 e lasciare il suo sedile a un altro pilota.
FERRARI
Da quando si sono uniti alla Ferrari, nel 2021, la coppia formata da Carlos Sainz e Charles Leclerc è stata in assoluto la più giovane per il Cavallino Rampante dall’inizio della sua leggenda. Quando è arrivato lo spagnolo a Maranello, il monegasco correva già per la Rossa dal 2019.
Al primo anno con la Ferrari Leclerc, legato alla Rossa fino al 2024, è riuscito a mettere subito in discussione le prestazioni di Vettel ed è diventato la punta di diamante del Cavallino Rampante. Nella stagione di debutto con la tuta rossa, Sainz ha ottenuto grandi risultati arrivando davanti al monegasco in classifica finale. Lo spagnolo si è guadagnato la conferma da parte della Ferrari e correrà, esattamente come Leclerc, sotto i colori della Rossa fino al 2024.
MCLAREN
Quando Daniel Ricciardo si è unito alla McLaren lo ha fatto con grandi speranze di crescita, personale e della monoposto. L’obiettivo era quello di levarsi soddisfazioni. Ma non aveva fatto i conti con un fortissimo compagno di squadra come Lando Norris.
Il britannico, talento riconosciuto fin dalle formule inferiori, è cresciuto ed è maturato assieme alla McLaren e, nel corso degli anni, è diventato il pilota di punta della scuderia con assoluto merito. Proprio grazie alle sue prestazioni Norris, oltre a diventare il riferimento del team inglese, si è guadagnato un rinnovo fino al 2025. La sua carriera è in completa ascesa mentre le possibilità di Ricciardo di vedere il proprio contratto esteso sono sempre più limitate.
ALPINE
Dopo un grande avvio di stagione, nel 2021, Esteban Ocon ha strappato ad Alpine il rinnovo già al primo anno in cui ha avuto il difficile compito di dover tenere testa ad Alonso. Infatti, proprio lo scorso anno, il francese è riuscito a salire sul gradino più alto del podio, in Ungheria. Era da venticinque anni che un pilota transalpino non vinceva su una monoposto francese.
Nonostante i due titoli mondiali nel palmarès, Alonso era quello più in dubbio. Il contratto dello spagnolo era in scadenza e l’ascesa di Oscar Piastri avrebbe ulteriormente messo in bilico la posizione di Alonso.
Il 41enne e Alpine avrebbero dovuto mettersi al tavolo delle trattative nella pausa estiva. Fino ad oggi, quando è stato annunciato il passaggio dello spagnolo in Aston Martin, non sembrava essere nemmeno certo che l’iberico potesse continuare la sua avventura in Formula 1.
Fernando #Alonso corre l’ennesimo rischio della sua lunga carriera, scegliendo di correre nel 2023 con un team, attualmente, in crisi come l’ #AstonMartin #F1
Di fatto prenderà il posto di Sebastian #Vettel e lascerà l’#Alpine. Cosa ne pensate?🟢 pic.twitter.com/PsVWyGHfXI
— Davide Russo 🏁↗️ (@F1Daviderusso) August 1, 2022
E invece ora siamo sicuri di vederlo correre. Almeno per un altro anno, anche se con una tuta di colore diverso.
ASTON MARTIN
Se Lance Stroll, da buon figlio del capo, è pressoché sicuro della solidità del suo futuro, Aston Martin non ha mai nascosto la volontà di lasciare Vettel libero di decidere per quanto riguarda il suo futuro. Seb, proprio pochissimi giorni fa, ha deciso di dire basta. A fine anno lascerà il mondo della Formula 1.
A seguito dell’annuncio da parte del pilota tedesco, che si dedicherà alla sua famiglia e ai suoi figli, hanno iniziato a circolare vari nomi che avrebbero potuto prendere il posto di Vettel in Aston Martin. Se in pole position si sono letti i nomi di Nico Hulkenberg, in quanto terzo pilota della scuderia inglese, e Mick Schumacher, discepolo e grande amico di Vettel, Alonso ha battuto tutti sul tempo. Se Aston Martin era alla ricerca di un pilota di esperienza, sullo stile del tedesco, che potesse aiutare a crescere il team e Lance Stroll, quella di Alonso sembra essere la scelta migliore.
ALFA ROMEO
Quando la Mercedes ha deciso di far fare a Russell il salto di qualità, affiancandolo a Lewis Hamilton, Valtteri Bottas ha dovuto trovarsi un’altra sistemazione. Il finlandese si è accasato in Alfa Romeo dove al suo fianco ha accolto un altro giovane, come Zhou Guanyu.
Il 22enne cinese, che ha un contratto solo per il 2022, nonostante un avvio incerto ha migliorato la sua prestazione gara dopo gara e c’è da scommetterci che ci saranno ancora altri sviluppi da qui al termine dell’anno. Zhou Guanyu deve continuare a correre in questo modo se vuole battere la concorrenza di Mick Schumacher e Théo Pourchaire che ambiscono al sedile del cinese.
ALPHA TAURI
La situazione dei piloti di Alpha Tauri ha un che di grottesco. Sebbene all’inizio dell’anno, e qualche rumors era girato già la scorsa stagione, si sono rincorse voci sulla possibilità da parte di Gasly di essere silurato dal programma Red Bull, le buone prestazioni del francese hanno fatto ricredere tutti.
Se la casa madre ha deciso di rinnovare il contratto al pilota transalpino, il sedile di Yuki Tsunoda continua a essere in bilico. Dopo un debutto nella massima formula automobilistica avvenuto nel 2021 che potremmo definire difficile, il giapponese ha ammesso con sua stessa sorpresa di essere stato confermato nonostante il suo duro anno di debutto. Tsunoda per essere confermato anche in chiave 2023 deve battere la concorrenza di Liam Lawson, membro del Red Bull junior team, e potenzialmente di Alex Albon, attualmente impegnato con la Williams.
WILLIAMS
Non c’è ancora nulla di certo nel futuro di Nicholas Latifi e in quello di Alex Albon. Sia il canadese sia il thailandese è ancora stato confermato dalla Williams per la stagione 2023 di Formula 1. Se le prestazioni di Albon non dovrebbero essere messe in discussione, a meno che non venga chiamato per prendere il posto di Tsunoda in Alpha Tauri, non si può dire la stessa cosa di Latifi, che però ha segnato il tempo più veloce nelle FP3 del GP Ungheria. In particolar modo, il sedile dell’attuale coppia Williams potrebbe essere in bilico dalla posizione dell’attuale pilota di riserva della Mercedes, Nyck de Vries, e dalla stella di Alpine, Oscar Piastri (che però sembra pressoché scontato vada ad accasarsi nella scuderia francese).
HAAS
Dopo due anni di assenza dalla massima formula automobilistica, Kevin Magnussen è tornato in Formula 1 prendendo il posto di Nikita Mazepin, licenziato dalla Haas a causa dello scoppio della guerra tra Russia e Ucraina. Il futuro del danese dovrebbe essere al sicuro. Nonostante i due anni lontano dal Circus ha dato subito prova di riuscire ad adattarsi completamente alla vettura dando del filo da torcere al giovane compagno.
Il futuro è più difficile per Mick Schumacher. Il pilota tedesco, dopo aver letteralmente asfaltato Mazepin nel 2021, quest’anno ha avuto vita più dura con Magnussen. Il figlio d’arte, pilota della Ferrari driver Academy, per meritarsi la conferma della Haas deve fare un salto di qualità. O nel peggiore dei casi per Schumacher potrebbe arrivare il trasferimento in un altro team, in Alfa Romeo a esempio, tenendo conto che fino al 2024, un sedile in Ferrari è qualcosa di non realizzabile per la sua carriera.