Ferrari: “Chi ha violato il budget cap merita una punizione esemplare”
Mekies e Binotto sono concordi: la FIA deve affrontare la vicenda di petto, e colpire Red Bull e Aston Martin come meritano
I vertici della Scuderia Ferrari non sono disposti ad accettare che la questione budget cap si risolva in un nulla di fatto. Sappiamo ormai per certo che Aston Martin ha commesso un’infrazione di tipo procedurale, mentre Red Bull ha superato il tetto di spesa di circa cinque milioni di euro. La FIA non ha ancora comunicato le sanzioni, ma è assai probabile che entrambe le squadre se la caveranno con poco. La Ferrari non ci sta, e pretende che la violazione del budget cap sia punita in modo esemplare.
“Dalla FIA ci aspettiamo trasparenza e chiarezza”
Intervistato a Singapore, Laurent Mekies ha affrontato di petto la questione budget cap. “Ci troviamo davanti a un test determinante per la credibilità del budget cap. Se non superiamo questa prova, le implicazioni saranno enormi e il sistema potrebbe crollare. Ma noi abbiamo completa fiducia nella FIA. Nelle ultime settimane, e anche negli ultimi mesi, ha preso posizioni nette su altre questioni. Quindi speriamo che affronterà una vicenda seria come questa con la dovuta trasparenza, infliggendo sanzioni severe che garantiscano una competizione equa fra tutti i team”.
“C’è un motivo in particolare per cui chiediamo trasparenza e severità“, ha proseguito l’ingegnere francese. “Se l’infrazione del budget cap diventa uno stratagemma su cui un team può investire per ottenere un vantaggio in termini di competitività, tutto il sistema rischia di cadere a pezzi“. Mekies non usa mezzi termini nel rivolgere le sue personali richieste alla Federazione: chissà se sarà accontentato.
Anche Mattia Binotto, in occasione di una conferenza stampa virtuale, è intervenuto sulla questione, ribadendo il punto di vista della Scuderia Ferrari. “È interessante che ci voglia tutto questo tempo per arrivare a delle conclusioni sull’infrazione del tetto di bilancio. Se una violazione c’è effettivamente stata, è giusto che la sanzione sia significativa. Cinque milioni supplementari di spesa possono significare un guadagno di mezzo secondo in pista, e questo può a sua volta determinare la differenza fra primo e secondo posto nel campionato. Da parte della FIA ci aspettiamo piena trasparenza e chiarezza“, ha concluso Binotto.