Button: “Le comunicazioni team-Masi andrebbero vietate”

comunicazioni team Masi

Credits: Red Bull Press Area

Jenson Button crede che andrebbero vietate le comunicazioni radio tra i team e Masi durante le gare

A dicembre è calato il sipario sulla stagione 2021, ma la gestione dell’ultima gara ad Adu Dhabi ha lasciato aperte alcune discussioni ancora irrisolte. La Formula 1 sta rivalutando le scelte prese dalla Federazione, per rilasciare l’ultimo verdetto e voltare definitivamente pagina. Le decisioni finali veranno rese pubbliche nei prossimi giorni; permangono ancora dubbi sul futuro del direttore di gara Michael Masi, accusato di aver favorito gli episodi che hanno contribuito a decretare Max Verstappen Campione del Mondo 2021.

Ciò che ha colpito il pubblico sono state anche le numerose comunicazioni via radio tra Red Bull e Mercedes con Masi, che avevano l’obiettivo di influenzare la gestione della gara. A tal proposito, Ross Brawn si è già pronunciato, annunciado che questo tipo di comunicazioni saranno vietate dalla prossima stagione. Jenson Button spera che la questione Yas Marina porti a risolvere le questioni tra i team e la Federazione al termine delle gare e non durante.

“LE SQUADRE DOVREBBERO PARLARE CON MASI SOLO ALLA FINE DELLA GARA”

Secondo il Campione del Mondo 2009, è fondamentale che le comunicazioni tra i team e Masi avvengano dopo la bandiera a scacchi, per evitare che le emozioni prendano il sopravvento. Durante un’intervista a Sky Sport, ha spiegato: Le squadre possono andare a parlare con Masi a fine gara. Ma durante la gara penso che sia sbagliato perché ci sono tante emozioni che arrivano dalle squadre ma anche da Michael Masi. È difficile perché c’è così tanta adrenalina. Molte persone guardano quello che fa, quindi penso che sia meglio che gli steward possano discuterne tra loro e prendere una decisione, ovvaimente facendo riferimento al regolamento davanti a loro”.

Infine, Button ha difeso la Red Bull, accusata di aver manipolato la gestione gara a proprio vantaggio. “Penso che quando lo senti da solo pensi ‘wow, è brutto, è come se stessero manipolando l’amministratore, ma è molto diverso da quello”, ha detto. “Ogni squadra parla con Masi ed esprime il proprio punto di vista. Lo fanno sempre e anche Toto Wolff diceva di non volore una Safety Car in un preciso momento, oppure che ne volevano una virtuale. I team cercano sempre di ottenere un vantaggio. È sempre stato così nello sport e forse questo deve essere controllato. Non dovrebbe essere così. Masi dovrebbero poter prendere le decisioni in modo autonomo”.