Bottas Sauber

@ Mercedes Press Area

Bottas resta in Formula 1, ma nei panni di pilota di riserva

Valtteri Bottas non sarà presente sulla griglia della Formula 1 del 2025. Tuttavia, resterà all’interno del Circus, vestendo i panni di terzo pilota Mercedes. Nel corso dell’anno, il pilota finlandese ha visto molte porte chiudersi davanti a sé. La ricerca di un sedile si è trasformata in una vera e propria impresa. Tante delusioni, per accordi sfumati e promesse non mantenute, hanno costretto Valtteri ad accettare l’offerta Mercedes. La speranza è quella di poter avere un’altra opportunità di correre per il Mondiale 2026. Eppure, con Sauber, Bottas era molto vicino alla firma

Le trattative sfumate con Williams e Haas

Escluso dai piloti ufficiali di Formula 1, Bottas ha dichiarato a RacingNews365 di aver vagliato diverse soluzioni, prima di accettare il ruolo di pilota di riserva in Mercedes. Lo scorso maggio si era presentata l’opportunità di un ritorno in Williams: “Siamo stati a lungo in trattativa con la Williams: quella è diventata la mia priorità“. Tutto sfumato poi, a seguito della conferma dell’ingaggio di Carlos Sainz. Una scelta motivata anche da ragioni economiche: “Non è più andato in porto (l’accordo, ndr), per Carlos e di ciò che porta alla squadra in termini di guadagni finanziari“.

Ma non è stata l’unica squadra con cui il finlandese ha avuto dei contatti. Williams restava, però, la prima opzione: “Ho deciso subito di puntare sulla Williams, ma a inizio anno avevamo parlato anche con Ayao (team principal della Haas, ndr) per una guida con la Haas. Ma ormai era troppo tardi per un ripensamento. L’ufficialità di Sainz è, infatti, arrivata a fine luglio, quando il team americano aveva già annunciato la sua driver line-up per la stagione 2025.

Tutta la delusione di Bottas, nel mancato accordo con Sauber

A quel punto non restava che l’opzione Audi, nonostante i messaggi contraddittori ricevuti: “Non mi era rimasto che questo progetto, sarebbe stato carino. Credo che, però, persone ai piani alti abbiano pensato che fosse necessario un cambiamento, compresi i piloti. Verso la fine del contratto, ho iniziato a fare molte domande sul futuro. Sono sempre stato fiducioso che sarei rimasto in griglia, perché è così che sembrava. Ma spetta al CdA prendere decisioni sui piloti per il futuro: alcuni mi volevano davvero, altri volevano un cambiamento e un pilota giovane”.

Una decisione, quella di restare in Sauber (ora acquisita da Audi), che di recente Valtteri ha giudicato come un errore. Eppure, Matteo Binotto aveva garantito a Valtteri che avrebbe fatto parte dei loro piani futuri: “È stata dura, perché ho sempre avuto l’indicazione – soprattutto quando è arrivato Mattia -, che sarei stato il pilastro del progetto, per cui era difficile gettarsi a capofitto in qualcos’altro, perché mi era stato promesso un sedile. Naturalmente vuoi comunque guardarti intorno, ma non puoi impegnarti in nulla. Quindi aspettavo solo un: ‘Ok, quando firmiamo?’.

Una firma, a cui, però, non si è mai arrivati: “Questa della firma è diventata la domanda ricorrente, ripetuta ogni settimana, anche se era già tutto concordato e le carte erano pronte. Quando è stato tutto rimandato, allora ho capito: ‘Ok, qui sta succedendo qualcosa e non è niente di buono per me“.

Claudia Belfiore