Binotto e Ferrari contratto saldo

Credits: Scuderia Ferrari Instagram

Un anno difficile per Binotto nella scuderia Ferrari, ma il suo posto all’interno del team resta saldo

Mattia Binotto  presiede attualmente una delle peggiori stagioni Ferrari degli ultimi anni, seriamente in difficoltà nei recenti Gran Premi. Passando da titoli mondiali a partire da posizioni nettamente svantaggiate. Sono sesti di dieci nella classifica costruttori, a 259 punti dalla capolista Mercedes. Sebbene sia stato sottoposto più volte a pressioni significative dall’esterno della scuderia, Binotto insiste nel dire di avere il pieno sostegno dei dirigenti che gli hanno fornito un Reparto Prestazioni appena istituito per cercare di cambiare la situazione.

L’OPINIONE DI GLOCK

Allo stesso tempo, l’ex pilota di Formula 1 Glock, è scettico sul fatto che Binotto e la Ferrari stiano facendo abbastanza. In un’intervista a Speedweek, il tedesco ha fatto il paragone con un allenatore di calcio che continua a produrre scarsi risultati eppure evita di essere licenziato. ”A quanto pare ha un contratto a tenuta stagna”, ha detto in modo scherzoso Glock, che ha gareggiato per i team Jordan, Toyota, Virgin e Marussia. ”Di solito è relativamente chiaro che deve andarsene dopo tali incidenti. Ma al momento regge ancora bene la sella. Sono curioso di vedere quanto manca”.  

In tutta onestà, il tedesco non ritiene che la semplice sostituzione del Team Principal della scuderia italiana sia la soluzione ai problemi del team, le cui monoposto stanno lottando per la potenza del motore: ‘‘Ad un certo punto devono esserci delle conseguenze, ma non dipende solo da una persona, c’è bisogno di una struttura nuova. Saranno felici quando arriveranno le nuove regole – nel 2022 – ma la potenza del motore è potenza del motore. Sarà difficile e ci vorrà del tempo”.

Glock ha anche espresso il suo sostegno al connazionale Sebastian Vettel per il passaggio al team Aston Martin nel 2021, dopo essere stato scaricato dalla Ferrari. ”Era ovviamente l’opzione migliore per lui, anche per ciò che accadrà dopo la sua carriera. Forse è stato messo in guardia dalla squadra in modo da poter svolgere il suo ruolo più a lungo, è stata una buona decisione.

Federica Montalbano