Alonso ha “rubato” a Schumacher il sedile in Aston Martin?

Schumacher Aston Martin

Credits: Haas F1 Team Media

Dopo l’addio alla Formula 1, Sebastian Vettel aveva suggerito Mick Schumacher come suo successore all’Aston Martin. La scuderia inglese, però, aveva già altri progetti

Non è passata neanche una settimana da quando il veterano dello sport Sebastian Vettel ha annunciato il suo ritiro, che già la macchina del mercato piloti si è messa in moto con sorprese inaspettate. Per quanto molti sedili rimangano ancora da assegnare, si possono già individuare i vincenti e i perdenti di questo intricato meccanismo.

Dopo l’addio alla Formula 1 del quattro volte Campione del mondo, si erano già fatte strada numerose speculazioni sul suo protetto, Mick Schumacher. L’ottimo rapporto che lega i due è noto a tutti nel paddock, perciò in parecchi avevano previsto che Vettel avrebbe messo una buona parola per il giovane connazionale come successore del suo sedile in Aston Martin.

Interrogato sulla questione, Vettel non si è tirato indietro dall’ammettere di aver suggerito proprio il nome di Mick: “Ho il mio pensiero. Ho un’ottima opinione di lui. Non sono completamente oggettivo perché ho uno stretto rapporto con lui, ma credo che sia un grande pilota e che stia imparando molto”, ha dichiarato ai media. “Continua a imparare mentre gli altri smettono di fare progressi. Ha molte qualità ma è anche molto giovane ancora, non ha molta esperienza”.

Nonostante il tedesco avesse sottolineato che la decisione finale non spetti a lui, queste dichiarazioni avevano fatto ben sperare i fan di Mick. Tuttavia l’Aston Martin era già in contatto con Fernando Alonso e, a sorpresa, ha annunciato che sarà lo spagnolo a sostituire Vettel con un contratto pluriennale.

Alonso ha distrutto le speranze di Mick?

Alla luce degli avvenimenti dell’ultima settimana, secondo Auto Motor und Sport Schumacher è l’unico ad aver perso: “Un perdente della questione Alonso – Aston Martin si chiama Mick Schumacher”, ha scritto Tobi Gruner. “Il tedesco sperava già nel sedile dell’Aston Martin. Vettel stesso ha tirato in ballo il suo amico come possibile successore”. Con questo colpo di scena, il futuro di Mick potrebbe quindi essere a rischio: “Se la Haas non vuole continuare l’accordo con un Ferrari junior alla fine della stagione, a Schumacher non rimangono molte altre opzioni”.

Secondo Edd Straw di The Race, l’Aston Martin era per Schumacher l’unica strada percorribile per andar via dalla Haas. Ora che quella occasione è andata in fumo, il suo futuro in Formula 1 potrebbe essere a rischio. Realisticamente, però, i fan del giovane tedesco possono stare tranquilli ancora per un anno. Nonostante le insistenti voci che volevano il licenziamento di Mick a fine anno, non sembra che la Haas abbia davvero altre alternative per il 2023. I veri problemi per lui potrebbero iniziare nel 2024, ma la Formula 1 ormai ci ha abituati a sorprese e colpi di scena.

È davvero un male che Schumacher non sia andato in Aston Martin?

In realtà c’è da considerare anche l’altra faccia della medaglia. È davvero una sfortuna per Schumacher non essere andato all’Aston Martin? Probabilmente no.

A differenza della scuderia inglese, la Haas sembra il posto perfetto in cui crescere. Un compagno di squadra come Kevin Magnussen, decisamente in forma dal suo ritorno in Formula 1, è un’ottima guida per Mick. Lo stesso, sicuramente, non si sarebbe potuto dire per Lance Stroll. L’accoppiata non avrebbe certo funzionato e uno dei due avrebbe finito per dover andarsene. Inutile a dirsi, non sarebbe stato il figlio di Lawrence.

Certo c’è da chiedersi se la Haas abbia intenzione di continuare con un pilota che è entrato in zona punti solo 2 volte su 34 partenze. Dopo Silverstone, però, pare che la situazione si stia sbloccando per il giovane pilota. Mick ha ora dimostrato che è in grado di lottare per i punti e di tenere testa ai migliori, come avvenuto nelle lotte con Verstappen e Hamilton.

Dopo Sebastian Vettel, infine, l’Aston Martin aveva bisogno di un altro pilota con esperienza e di un altro Campione del mondo. Ruolo che un veterano come Alonso saprà ricoprire alla perfezione. Mick, intanto, avrà ancora il tempo e lo spazio per crescere in vista del 2024, quando le carte verranno ancora una volta rimescolate.