Alfa Romeo, Vasseur: “Nel 2020 abbiamo perso il filo”

Alfa Romeo Vasseur 2020

Credits: Alfa Romeo press area

La stagione 2020 non è ancora finita, tuttavia in Alfa Romeo si fa un bilancio e Vasseur ammette che è mancata la giusta reazione dopo un disastroso inizio

La stagione 2020 non è iniziata benissimo per l’Alfa Romeo Racing, a differenza di come andarono le prime gare nel 2019, con quattro punti racimolati da Kimi Raikkonen.

Antonio Giovinazzi al termine del caotico GP d’Austria, ha tagliato il traguardo in nona posizione, regalando all’Alfa Romeo una piccola gioia per essere finita nella top ten. Poi nelle successive otto gare, i risultati e i punti sono mancati, tra difficoltà al livello di prestazioni, strategie, errori.

Poi dal GP di Toscana fino al GP dell’Emilia Romagna le cose sono andate piuttosto bene. Domenica scorsa a Imola entrambi i piloti, Kimi Raikkonen e Antonio Giovinazzi sono finiti in zona punti, rispettivamente in nona e decima posizione.

DOPO L’UNGHERIA… PANICO

In questi giorni, Frédéric Vasseur team principal dell’Alfa Romeo Racing ha rilasciato un’intervista ad Auto Motor und Sport, rivelando che all’interno del team sono andati letteralmente nel panico, dopo che un inizio di stagione così pessimo, soprattutto quando Giovinazzi e Raikkonen al GP d’Ungheria sono finiti in fondo alla griglia di partenza.

Non abbiamo immediatamente individuato i nostri problemi, che in parte derivavano dal motore Ferrari. A un certo punto eravamo soltanto in 17° posizione. Abbiamo reagito male in termini di set-up e strategie. Dopo le prime tre gare, abbiamo perso il filo,” ha così iniziato Vasseur.

“Quando siamo tornati alla realtà, abbiamo cambiato il nostro approccio. Al primo step, abbiamo voluto spostarci dalla 17° alla 16° posizione. Quindi abbiamo lottato per raggiungere il nostro scopo, passo dopo passo, specialmente dopo la quinta gara,” ha così spiegato Vasseur riferendosi al GP del 70° Anniversario a Silverstone, concluso in 17° posizione.

FRÉDÉRIC: “ABBIAMO SBAGLIATO IL MODO DI REAGIRE”

Proseguendo con l’intervista, al team principal è stato chiesto se siano riusciti a individuare altri problemi, oltre a quelli legati al motore: “Non penso che ci sia stato nulla di sbagliato con il telaio. È stato per lo più il modo in cui, i piloti e noi abbiamo reagito di fronte ai problemi all’inizio. Quando le cose non vanno, come dovrebbero, qualche volta si cerca di forzarlo”.

“È una stagione strana. All’inizio avevamo il 30-40% del personale in fabbrica, in seguito alla pandemia sanitaria che ha colpito il mondo. Alla prima gara abbiamo ottenuto punti, alla seconda invece è piovuto al sabato. Il ritmo gara è andato bene a Budapest, ma non la velocità in qualifica. Non eravamo concentrati. Soltanto dopo Silverstone è tornata un po’ di calma”.

“Ma il lavoro non è ancora finito. Non siamo ancora dove vogliamo essere. Tuttavia possiamo lottare per finire in Q2 e qualche volte abbiamo concluso nel bel mezzo della Q2”, ha poi concluso il team principal.