Albon: “Non sono arrabbiato con Hamilton. Fa parte del gioco”
A pochi giri dalla fine, l’anglo-thailandese si pregustava la gioia del primo podio della carriera in Formula 1. Durante la sfida con Lewis Hamilton, viene toccato dalla Mercedes, che lo butta giù dal podio
Alex Albon si trovava in seconda posizione dopo l’ultima Safety Car, al GP Brasile, ed in corsa per conquistare il primo podio in Formula 1. Ma sfortunatamente, il suo sogno si è infranto negli ultimi giri, quando Lewis Hamilton tentando di superarlo, urtandolo. Il pilota della Red Bull, finito in testacoda, riuscendo poi a tornare in pista, e concludere la gara in fondo al gruppo, in 13° posizione.
Lewis Hamilton, concluse in terza posizione, salendo sul podio, per poi essere punito con una penalità, che lo ha fatto scivolare indietro nell’ordine d’arrivo, permettendo alla McLaren di Carlos Sainz si salire sul podio.
PER IL PILOTA DELLA RED BULL, NESSUN RANCORE VERSO HAMILTON: “FA PARTE DELLE CORSE”
Tuttavia, Alex Albon non mostra rancore verso Lewis Hamilton, dato che come ha dichiarato lo stesso pilota anglo-thailandese, fa parte del gioco: “Sicuramente, non aveva intenzione di fare così; non sono arrabbiato con Lewis. Fa parte del gioco”.
“Sicuramente, voleva il podio ed anche io sentivo che me lo meritavo, ma è andata così. Sono un pò dispiaciuto, ma queste sono le corse, ed ora ci concentriamo per Abu Dhabi,” ha così raccontato a Racer.
“Ad essere sincero, pensavo che se non fosse stato in grado di superarmi in quel punto, e lo avrebbe fatto alla Curva 1. Aveva il passo. Penso che voleva superarmi velocemente, per poter raggiungere Max Verstappen prima della fine della corsa. Così ho capito, ma così abbiamo perso entrambi”.
That heartbreaking moment for @alex_albon 💔 But he’ll leave Brazil with his head held high 👊 #BrazilGP 🇧🇷 #F1 pic.twitter.com/9q9UVGZ0s1
— Aston Martin Red Bull Racing (@redbullracing) November 17, 2019
Infine, Albon ha rivelato di avere deliberatamente frenato tardi, per provare a parare gli attacchi di Hamilton, ma anche il britannico ha provato una mossa: “Ovviamente, avevo visto del gap alla Curva 9 e pensavo che non ci sarebbe stato nessuna preoccupazione alla Curva 10. Sapevo che lui aveva un pò più di grip, ho cercato di essere certo che lui non avesse nessuna intenzione, ed era solo una di quelle cose. Una volta che t’impegni, non puoi veramente vedere a quel punto dove ero, quindi ho pensato: “È entrato? o no?” e lo ha fatto…”
“È stata una buona gara. È andato tutto bene,” ha così concluso il pilota della Red Bull.