Yuki Tsunoda reagisce al rifiuto della Red Bull

Yuki Tsunoda Red Bull

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Dopo il rifiuto della Red Bull, Yuki Tsunoda si prepara per una stagione decisiva

All’alba della sua quinta stagione con il secondo team della Red Bull, Yuki Tsunoda si ritrova ancora a dover lottare per quel tanto ambito posto nella scuderia senior. La differenza che caratterizzerà quest’anno, però, sta nel fatto che potrebbe essere l’ultimo per il pilota, quasi indipendentemente dalle sue prestazioni. Difatti, tra le dichiarazioni di Horner, il quale si è chiesto pubblicamente quanto possa aver senso tenere Yuki in famiglia se non otterrà nessuna promozione nel 2025, e la fine del contratto tra Honda e Red Bull, le possibilità di una dipartita giapponese del sembrano sempre più reali.

Vi è solo una situazione che potrebbe vedere il giovane pilota all’interno di quella vettura che tanto desidera. Se Liam Lawson non dovesse performare come ci si aspetta da lui, e se Tsunoda mantenesse un livello di performance eccezionale per tutto il corso della stagione, potrebbe aprirsi una porta in casa Red Bull. Il giapponese, dunque, non può che stringere i denti, rimanere concentrato, e sperare che si presenti un’occasione che lo porti nel team da cui aspetta una promozione.

Dichiarazioni e prime impressioni di Tsunoda

Il pilota non può fare a meno di mostrarsi sorpreso di fronte alla scelta di Helmut Marko in merito al suo destino in Formula 1. Ho ricevuto, tipo, tre chiamate da Helmut, Christian e Laurent“, dichiara Tsunoda, riferendosi alle telefonate ricevute prima della promulgazione dell’annuncio ufficiale. “La prima è stata di Helmut, credo. Quindi sì, ho sentito la decisione finale da loro, continua poi, affermando di non aver provato a parlarci troppo a lungo per una spiegazione.

“Voglio dire, non ha senso lamentarsi. Ho solo detto: “Sì, ho capito”. Devo semplicemente continuare a fare quello che sto facendo, e la mia mentalità non cambierà. Voglio ancora quel posto. Ma la decisione che hanno preso spetta a loro, non a me”. Il pilota continua poi parlando di Horner. “Penso che Christian abbia detto che non si tratta di performance. Da quello che ho sentito da altre persone, si dice che sia più una decisione politica. Non lo so. Forse Christian non ha detto esattamente quale fosse il motivo. Non mi importava, davvero. Qualunque cosa dicano, non so e sia vera o no, ad essere onesti”.

Tsunoda, poi, si sofferma a parlare del futuro e delle sue aspettative“Onestamente, ora sono in una posizione simile a quella dell’anno scorso. Davvero concentrato sul nostro team, su cosa stiamo lavoriamo al momento, su come funziona la macchina. Mi sento bene, forse perché la prima gara non è ancora iniziata. Sono contento della mia posizione attuale e decisamente motivato. Penso che quest’anno, sicuramente, avrò un ruolo più definito in termini di leadership. L’anno scorso era più 50/50,  forse leggermente orientato verso Daniel, ma sono stato, in un certo senso, in grado di cambiare quell’immagine all’interno del team”. 

Frustrazioni e prospettive per il futuro

Yuki Tsunoda va poi ad aprirsi sulle sue sensazioni riguardanti la propria posizione nel team. “Non ho ancora capito del tutto cosa abbia causato questa decisione. Ma direi che ora capisco di più sulla Formula 1. Voglio dire, capisco parte della decisione, ma sicuramente…non seguo. Ho smesso di cercare la ragione. Più ci penso, più mi confondo. Non direi che ero arrabbiato, ma onestamente ero frustrato. Non sono mai stato il primo contendente. Ho appena battuto Daniel, e chiunque arrivi dopo di me, è quello che viene preso in considerazione per primo. 

Il pilota, infine, conclude con le sue aspettative per la stagione a venire. Dipenderà tutto da quest’anno, inizia il giovane. “Ma ho la sicurezza di poter dare il massimo in generale, e di andare sicuramente oltre le loro aspettative. Ed è quello che ho già fatto nel test di Abu Dhabi”. Tsunoda, dunque, riafferma ciò che era stato detto in precedenza. “Sono sicuro che io possa essere più di un semplice pilota Red Bull per molti anni. Posso essere più di questo. Quindi mi vedo come un pilota di successo.

Di: Maia Conti