Wolff sull’addio di Hamilton: “Non è stata una sorpresa”
Wolff afferma che l’addio di Hamilton non arriva come una sorpresa. C’era bisogno per il campione britannico di rimettersi in discussione con nuove sfide
Il terremoto che ha visto Hamilton lasciare la Mercedes per la Ferrari, ha scosso le Frecce d’Argento e in particolare Toto Wolff. La doccia fredda è arrivata nel tradizionale incontro alla fine delle vacanze invernali, in cui il campione avrebbe comunicato la decisione. Wolff ha affermato che l’addio di Hamilton non è stata una sorpresa e che comprende la voglia del fuoriclasse di cercare sfide altrove.
Non era la prima volta che si vociferava di una partenza del britannico. Con la Mercedes ha vissuto gli anni d’oro della sua carriera, vincendo sei Campionati del Mondo negli otto anni più dominanti della squadra. Tuttavia, sembra che abbia voluto fare un cambiamento per poi concludere la sua carriera. E quale miglior posto per uno dei piloti più vincenti, se non nella scuderia più ambita da qualsiasi pilota, quella di Maranello.
La mattinata dell’annuncio
Quella che doveva essere una colazione tranquilla tra Hamilton e Wolff si è rivelata dunque una doccia gelata per quest’ultimo. Il Team Principal ha affermato di comprendere la decisione: “Dopo avermi comunicato le sue intenzioni non ho cercato di convincerlo altrimenti. Aveva bisogno di una nuova sfida“.
Mentre si svolgeva l’incontro tra lui e Hamilton, Marc Hynes, confidente di lunga data del pilota britannico, si è recato a Brackley con la notizia ufficiale. Ha consegnato una lettera formale che attestava l’intenzione di Hamilton di applicare la clausola di rilascio prevista dal suo contratto. Inoltre, gli accordi con Ferrari erano già stati presi, tutto era stato concordato. Mancava solo l’ufficialità.
Il perché delle tempistiche
Dopo l’annuncio della notizia, la domanda più gettonata ha riguardato il perché delle tempistiche. La risposta potrebbe essere per voler iniziare il 2024 con le idee chiare da entrambe le parti coinvolte. Le voci sarebbero uscite, in realtà se ne parlava già da mesi, e Hamilton ha preferito comunicarlo in prima persona. Dopodiché, Wolff ha convocato una riunione a Brackley giovedì 1° febbraio, alla quale è stato invitato tutto il personale.
Lì, in videochiamata, secondo quanto riportato da Motorsport, ha annunciato che Hamilton lascerà il team alla fine del 2024. E sul rapporto con l’amico Vasseur, Wolff ha dichiarato: “È un po’ come il rugby. Ci diamo pugni sul naso, ma siamo in grado di uscire dal campo e di avere un rapporto rispettoso“.
L’incognita del sostituto
L’altra questione da considerare è chi sostituirà Hamilton in uno dei sedili più ambiti della griglia di partenza. Le opzioni sul tavolo sono molteplici, con i due spagnoli Carlos Sainz e Fernando Alonso tra i nomi, ma anche altri come Alex Albon o lo stesso Valtteri Bottas. Su questo, Wolff non sembra avere fretta. Ha confermato la continuità di George Russell, che, ha ammesso, potrebbe benissimo assumere il ruolo di leader.
“Russell può guidare la squadra nel 2025. Stiamo cercando un secondo pilota e non abbiamo fretta. Siamo concentrati prima sul 2024. Ci sono molte opzioni. Cercheremo ciò che è meglio per il team“, ha detto per chiudere la questione. La priorità deve essere data alla stagione che sta per iniziare, l’ultima di connubio tra la Mercedes e il sette volte Campione del Mondo.