Wolff ridimensiona la pressione di Horner
Toto Wolff minimizza la pressione che Christian Horner esercita sulla sua figura, affermando che solo la perdita del padre a 14 anni ha smosso il suo equilibrio
La pressione tra Wolff e Horner è all’ordine del giorno già da diversi mesi, ma la lotta psicologia avanza ancor di più adesso a poche gare dalla fine di questa stagione. La Red Bull ha voluto più volte lanciare messaggi di sfida alla Mercedes, che è comunque la favorita, visto che ha dominato l’era ibrida della Formula 1. Il CEO del team di Brackley afferma, però, che la peggiore pressione l’ha vissuta fuori dalla pista e lottare per un Mondiale non gli pesa.
“La pressione è perdere tuo padre a 14 anni. Lottare per un titolo mondiale, per quanto importante, non fa nemmeno pendere l’ago della bilancia. Mio padre non se ne è andato all’improvviso, aveva un tumore al cervello da dieci anni. Sono dolori che ti segnano profondamente. Anche oggi a volte mi sveglio con l’incubo e la sensazione di essere solo. Dopo ciò, ho deciso che volevo essere indipendente. Ognuno di noi ha la sua storia e la sua sofferenza, non cerco empatia o compassione“ dichiara il CEO austriaco in un’intervista per il Daily Mail, che prosegue precisando che Christian Horner ha ben capito cosa significa far parte del cast della Formula 1.
SECONDO IL TEAM PRINCIPAL DELLA MERCEDES, HORNER HA CAPITO COSA SIGNIFICA FAR PARTE DEL CAST DEL CIRCUS
Di ciò ne seppe trarre beneficio lo stesso Bernie Ecclestone. “Alcuni davanti a un microfono e a una telecamera pensano di essere a Hollywood e di diventare attori. Questo è un bene per la Formula 1 e, come azionista, ne sono felice. Christian ha capito benissimo di far parte di un grande cast che è la Formula 1. Perciò approfitta di questa situazione. In passato Bernie Ecclestone ha cercato con tutti i mezzi di alimentare tutto ciò che poteva essere una telenovela, soprattutto quando lo spettacolo in pista non è stato così entusiasmante”, conclude così Wolff.