Wolff: “La ‘spy story’ non influenzerà McLaren e Mercedes”

McLaren Mercedes Wolff

credit: McLaren Mercedes Twitter.com

Secondo Toto Wolff, lo scandalo che nel 2007 ha visto coinvolte McLaren e Mercedes non è un ostacolo ai fini dell’accordo che, dal 2021, unirà i due team

Come riporta soymotor.com, Toto Wolff ha dichiarato al sito belga F1i.com che il caso di spionaggio del 2007, che ha gettato pesanti ombre sulla levatura morale della scuderia McLaren, è acqua passata. “Quello fu un periodo oscuro per McLaren e Mercedes. Ci è costato molto economicamente rimediare ad azioni di cui altri sono stati i responsabili“.

Sono passati dodici anni e quel fatto non ha avuto alcun ruolo nella nostra decisione“. Nonostante ciò, non sono sorti problemi per un nuovo accordo che, dal 2021, vedrà la scuderia di Brackley in qualità di fornitore per McLaren. Quest’ultima non ha infatti rinnovato il contratto con Renault, ed è quindi ritornata a fare affidamento sulla casa anglo-tedesca.

L’ANTEFATTO

Era giugno 2007. Cominciarono a circolare voci su quello che sarebbe poi passato alla storia come il caso di spionaggio ingegneristico più scandaloso della Formula 1. Le due scuderie protagoniste della vicenda, Ferrari e McLaren, si sfidavano di settimana in settimana per imporsi come team dominante e scalare la classifica costruttori. La rivalità, però, andò ben oltre la sola pista: tutto il mondo le vide infatti opporsi anche nelle aule di tribunale.

Qui, chiare prove mostrarono come la casa di Woking avesse usato a proprio vantaggio delle informazioni tecniche, illecitamente ottenute, sulla monoposto F2007 di Maranello. L’inchiesta aperta dalla FIA stabilì che Nigel Stepney, ingegnere che lavorava per il Cavallino Rampante, fosse responsabile di aver sottratto alla scuderia italiana informazioni private relative a specifiche tecniche delle monoposto di Kimi Raikkonen e Felipe Massa, e di averle poi fornite ai diretti avversari.

UN SABOTAGGIO AL SAPORE DI VENDETTA

Fu appurato che alla base dello sconsiderato gesto di Stepney ci fosse la delusione di non aver ricevuto l’incarico di direttore tecnico della Ferrari, posto a cui aspirava dopo il ritiro di Ross Brawn. Sempre Stepney venne accusato di aver tentato il sabotaggio delle vetture di Raikkonen e Massa con lo spargimento di una polvere bianca all’interno dei serbatoi, in occasione del GP di Montecarlo. Alla luce delle evidenti prove che inchiodavano la McLaren, quest’ultima venne sanzionata con l’azzeramento dei punti nel campionato costruttori (poi vinto dalla Ferrari) e una multa pari a 100 milioni di dollari.

WOLFF: “AVERE PIÙ CLIENTI PUÒ RAPPRESENTARE UN VANTAGGIO”

In questi ultimi anni, Mercedes ha cambiato filosofia e, se prima si diceva concentrata solo ed esclusivamente sulla Formula 1, da poco ha iniziato la sua avventura anche in Formula E. Nonostante questo però, non ha alcuna intenzione di lasciare che la McLaren diventi la squadra operativa di riferimento. “Nel 2014 – (ultimo anno di collaborazione tra McLaren e Mercedes) –avevamo tre clienti e ci siamo resi conto di quanto possa essere vantaggioso. In questo modo possiamo apprendere di più, contando, oltre che su Williams e Racing Point, anche su un terzo elemento competitivo” – ha dichiarato Toto Wolff.

LA RINASCITA MCLAREN

Il Team Principal delle Frecce d’Argento si è mostrato stupito dal salto di qualità di cui sono stati capaci in McLaren; il duro lavoro di Zac Brown e Andreas Seidl li ha ripagati dopo un periodo difficile. “Apprezziamo molto la McLaren. I progressi di Zak e Andreas sono promettenti; di certo preludono a una possibile futura lotta con McLaren“.