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Il team principal della Mercedes, Toto Wolff, ammette che Lewis Hamilton non è solamente quello che si vede in pista, ma è molto di più, e non pensa che l’universo ruoti attorno a lui
Lewis Hamilton in occasione della stagione 2020 ha regalato alla Mercedes di Toto Wolff il sesto titolo costruttori consecutivo. Non solo: ha equiparato il numero di titoli iridati di Michael Schumacher arrivando a quota 7. Nonostante ciò, alcuni si chiedono se i risultati sono frutti del pilota talentuoso o della macchina “perfetta”, ed è a queste domande di motorsport.com che il team principal ha risposto:
“Non è una dimensione unica. La Formula 1 è sempre stata incentrata sulla vittoria del miglior uomo nella migliore macchina. L’uomo migliore significa il pilota più veloce, e il pilota più intelligente. È colui che capisce come funziona la dinamica in una squadra, la sua capacità tecnica, e dall’altra parte vede se stesso nel giusto contesto all’interno dell’organizzazione e non come un sistema solare dove tutto ruota intorno al sole”.
TUTTO RUOTA…
Proseguendo nell’intervista per il sito web americano, Toto aggiunge: “Allo stesso modo, l’organizzazione intorno al pilota ha bisogno di essere al suo massimo livello per poter fornire prestazioni nelle varie aree. Questo significa dal punto di vista ingegneristico, commerciale, politico e della comunicazione, per mantenere tutto al top”.
Subito dopo tocca l’argomento delicato, ma molto discusso, del contratto del sette volte campione del mondo che al momento è disoccupato e in attesa di firmare il rinnovo con la Mercedes. Ma non si preoccupa che accada nuovamente ciò che è avvenuto nel 2016, quando Nico Rosberg fresco della vittoria del titolo iridato si ritirò:
“Non mi preoccupa affatto, perché rispetterò sempre le decisioni di Lewis. Sia che si tratti di restare con noi per molto tempo, sia che questo significhi abbandonare la F1 e perseguire interessi diversi. Penso che dobbiamo essere pronti a ricevere ogni tipo di palla curva che ci viene lanciata addosso. Ma allo stesso tempo, parliamo molto, e siamo molto trasparenti l’uno con l’altro. Penso che ci sia ancora molto da realizzare insieme”.