Vettel vittoria GP Singapore

Credit: Ferrari Press Area

Dopo l’annuncio del mancato rinnovo con la Scuderia di Maranello rendiamo omaggio a Sebastian Vettel ricordando le sue cinque vittorie più belle in Ferrari…finora

Spesso in maniera inconsapevole la vita quotidiana di ognuno è accompagnata da numeri ricorrenti. Il singolo individuo è investito dell’arduo compito di decidere se bollare come coincidenze gli eventi che vi si celano dietro oppure caricare gli stessi di potere e significato, ricorrendo magari anche all’uso della numerologia. La Formula 1 è uno sport fatto di numeri, date e statistiche, e sarebbe strano se attorno non vi girassero strane superstizioni e leggende. Oltre alle credenze più generali ogni pilota porta nella propria monoposto i suoi particolari rituali.

Se dovessimo stilare una classifica delle personalità più scaramantiche del Paddock, per sua stessa ammissione Sebastian Vettel sarebbe probabilmente sul podio. Dal santino di San Cristoforo alle monete dalle quali non si separa mai, l’ormai trentaduenne di Heppenheim potrebbe essere considerato un feticcio ambulante. Nel caso di Vettel, oltre a essere il suo numero di gara, il cinque ricorre spesso nella sua carriera in Rosso, nel bene o nel male.

Cinque è il numero di GP vinti in un singolo anno alla guida di una Ferrari. Sono bastati cinque secondi di penalità per privare il tedesco della vittoria del GP del Canada 2019 altrimenti dominato per tutta la sua durata. Il quinto è il Mondiale Piloti che Sebastian non è riuscito ad agguantare negli anni con la casacca di Maranello. Per celebrare la carriera del secondo teutonico più vincente della storia alla corte di Enzo Ferrari, ecco le cinque vittorie più memorabili di Sebastian Vettel con il Cavallino Rampante.

 

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Which is the best corner in #F1? Discuss 👇 📸 2018 Belgian GP – Sebastian Vettel #essereFerrari 🔴 #F1 #Charles16 #Seb5

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LA PRIMA NON SI SCORDA MAI, MALESIA 2015

Come non iniziare questa “classifica” se non con la prima vittoria di Vettel con la Ferrari. Al secondo GP della stagione, alla guida della SF15-T soprannominata Eva, il tedesco d’Assia si assicura in qualifica la seconda piazzola. Chiuso a sandwich tra le due Mercedes, in partenza le posizioni restano immutate. A seguito di un incidente avente come protagonista Hulkenberg, le Frecce d’Argento sfruttano la safety car per effettuare uno dei due pit stop previsti, mentre il muretto Ferrari guidato da Maurizio Arrivabene decide di lasciare Vettel fuori.

Fermatosi per il cambio gomme al giro 17 il tedesco rientra alle spalle di Rosberg, che viene infilato al giro 21. Hamilton subirà la stessa sorte al giro 24. Il passo gara di Sebastian è eccellente: favorito dalla mescola media gestita perfettamente il ferrarista riesce a mantenere la posizione sul connazionale della scuderia di Brackley dopo il secondo pitstop, ritrovandosi secondo. Al tedesco basta l’ultimo pit stop del britannico della Mercedes per passare in testa e assicurarsi il primo gradino più alto della sua carriera a Maranello dopo due sole gare.

Oltre alla prestazione fenomenale, ciò che catturerà il cuore dei tifosi sarà l’esultanza alla quale Vettel si abbandonerà una volta oltrepassata la bandiera a scacchi. Le poche parole pronunciate in italiano lasciano trasparire la passione e l’emozione di pluri-campione del mondo che assomiglia più a un rookie alla sua prima vittoria.

VETTEL DOES IT AGAIN, SINGAPORE 2015

Già ai tempi della Red Bull Vettel ha dimostrato di avere una particolare affinità con la pista della città-stato di Singapore.  Lo score del tedesco sul tracciato cittadino è invidiabile: su sette apparizioni Seb ha chiuso sul gradino più alto per ben tre volte e finendo a podio complessivamente cinque. Le luci del Singapore Street Circuit esaltano l’ex-pilota Toro Rosso, che ancora una volta non delude le aspettative già dal sabato, ottenendo la pole. Ad affiancarlo sulla griglia c’è l’ex-compagno di squadra e avversario Daniel Ricciardo. I presupposti per una sfida memorabile ci sono tutti.

Non appena si spegne il semaforo con un ottimo allungo Vettel si assicura la prima posizione. Prima posizione che non viene messa quasi mai in discussione nonostante la doppia apparizione della Safety Car, per un incidente di gara prima e per un’invasione di pista poi. In entrambe le ripartenze il teutonico, che nell’immaginario collettivo rappresenta l’erede di Schumi, stacca Ricciardo e riesce a tenerlo a distanza per tutto il resto della gara. L’inno di Mameli torna a suonare sul podio per la terza e ultima volta quell’anno, ma le tute rosse sono ben due. La seconda appartiene al finlandese Kimi Raikkonen, salito sul gradino più basso del podio.

IL RITORNO IN GRANDE STILE, AUSTRALIA 2017

L’appuntamento in Australia per l’inizio del campionato 2017 vede una Ferrari e un Sebastian Vettel chiamati a riscattare un 2016 molto amaro. Il tedesco è all’asciutto da oltre 500 giorni e ha voglia di assaporare nuovamente la vittoria. Le monoposto ottenute tramite l’introduzione dei nuovi regolamenti sono le vetture più veloci di sempre, e la SF70H è forse una delle creature più belle mai prodotte in quel di Maranello. Se per tutti però la SF70H è solo uno strumento, per Seb è una compagna. La chiama Gina, e al muretto ancora non lo sanno o forse lo intuiscono, ma sarà una valida sfidante per la W08 del team di Brackley.

Hamilton dal canto suo non ne vuole sapere di mollare la presa, e anzi è tornato ancora più cattivo di prima motivato dalla vittoria del Campionato Piloti del rivale Nico Rosberg l’anno precedente. Re Lewis rivuole la corona, e lo fa capire benissimo già in qualifica, ottenendo la pole a discapito del ferrarista. Il giorno dopo però la musica cambia. In partenza Vettel è veloce e incalza da subito l’allora quattro volte Campione del Mondo. Sin dalle prime battute di gara però il pilota di Stevenage ha problemi con gli pneumatici ed è costretto a una sosta anticipata, lasciando così spazio al numero cinque Ferrari che può approfittare dell’aria pulita concessa dal primo posto.

Il tedesco è molto veloce e riesce a sfruttare l’opportunità ponendo un gap importante tra sé e gli inseguitori. Hamilton intanto fa fatica a restare incollato alla Red Bull di Max Verstappen, e intuendo la situazione dal muretto richiamano Vettel ai box cinque giri dopo il passaggio in pit lane del pilota Mercedes. Il tempo guadagnato è abbastanza per effettuare il pit stop e riprendere la gara a poche centinaia di metri dal duo anglo-olandese. Per Vettel sarà la quarta vittoria in Ferrari, la prima dopo Singapore 2015 e la prima delle cinque totali del 2017. Quello andato in scena a Melborune è stato sicuramente l’inizio di stagione tanto atteso dai Tifosi della Rossa.

VETTEL FA SCINTILLE NEL DESERTO, BARHAIN 2018

Il 2018 di Sebastian Vettel inizia in crescendo con la seconda vittoria consecutiva a Melbourne in bacheca. Gli uomini del Cavallino Rampante si presentano al Circuito di Manama in grande spolvero, soprattutto l’uomo al volante della monoposto numero #7. Raikkonen la fa da padrone nelle sessioni di Free Practice ma è Vettel a spuntarla in qualifica chiudendo il giro lanciato 150 millesimi in anticipo rispetto al compagno di squadra. Nonostante la prima fila sia totalmente Rossa e Hamilton sia costretto a partire nono a causa della sostituzione del cambio il pericolo veste i panni di un altro finlandese, Valtteri Bottas.

In partenza è lui a spuntarla nella sfida tra connazionali soffiando la seconda posizione all’Iceman.
Mentre Hamilton sgomita nel midfield i tre piloti di testa restano entro i cinque secondi di distacco fino all’unica tornata di soste programmata. La strategia Ferrari prevede di montare sulla monoposto di Vettel una mescola soft, mentre in Mercedes sono più conservativi e optano per delle medium. Seb inizia dunque a sostenere un ritmo da qualifica per allonanarsi il più possibile dalla W09 di Bottas.

Attorno al 40esimo giro Vettel inizia ad accusare il degrado degli pneumatici e il finlandese si fa sempre più vicino negli specchietti retrovisori. Il quattro volte Campione del Mondo decide di mostrare tutto il suo manico pennellando con delicatezza ogni curva per risparmiare più battistrada possibile. Una sapiente gestione dell’ERS e del carburante fanno il resto, aiutando così Vettel a resistere agli aggressivi attacchi di Bottas nei lunghi rettilinei del Bahrain. Il tedesco vince una gara al cardiopalma capace di tenere milioni di telespettatori con il fiato sospeso incollati al televisore in uno dei primi episodi di un anno spettacolare.

QUI A CASA LORO, GRAN BRETAGNA 2018

Al GP di Gran Bretagna 2018 l’ex-pilota della scuderia di Faenza e il suo diretto rivale Lewis Hamilton arrivano con un solo punto di distacco in classifica a favore del ferrarista. Al via le SF71H di Vettel e Kimi partono rispettivamente seconda e terza, precedute e seguite dalle Mercedes di Hamilton e Bottas. Quando si spengono i semafori tuttavia uno slittamento iniziale causa all’inglese la perdita di due posizioni e mentre è in lotta con Kimi Raikkonen per la terza posizione il Flying Finn subisce un blocco dell’anteriore destro che termina con un contatto contro la monoposto numero #44. Il finlandese viene punito con una decurtazione di due punti dalla superlicenza e dieci secondi di penalità da scontare al primo pit stop.

Dopo il primo round di soste la situazione vede Vettel guidare il gruppo seguito a ruota da Bottas e le Red Bull di Verstappen e Ricciardo. Raikkonen si trova in quarta posizione ed è costantemente inseguito da un infuriato Hamilton. Un evento inaspettato però rimescola le carte in tavola: dopo aver abusato un po’ troppo del cordolo in entrata in fondo alla Abbey Marcus Ericsson perde il controllo del posteriore ed entrando a velocità sostenuta nella via di fuga non può fare nulla per evitare lo schianto contro le barriere. Gli Steward dispongono immediatamente l’ingresso in pista della Safety Car dando l’opportunità per un secondo giro di pit-stop.

A differenza dei piloti Mercedes entrambi i piloti Ferrari hanno a disposizione un set nuovo di gomme soft e il muretto non ci pensa su due volte a richiamarli dentro. Alla ripartenza le Rosse ne hanno di più e Seb che Kimi riescono ad agguantare la prima e la terza posizione, chiudendo Hamilton nel mezzo fino alla bandiera a scacchi. Famoso il team radio del tedesco che pronunciando le parole “A casa loro” darà ufficialmente il via alle ostilità tra le scuderie. Ostilità che proseguiranno fino alla fine del campionato senza esclusione di colpi.

SO LONG AND THANKS FOR ALL THE FISH

Donare questo articolo di una conclusione degna risulta purtroppo molto difficile. Si potrebbe analizzare la figura del pilota in sé o le emozioni che esso regala ai propri tifosi. Si potrebbero snocciolare statistiche e numeri, decidendo le gerarchie in base a record assoluti. La verità però il più delle volte sta forse nel mezzo. In questa lista di successi potevano figurare altre splendide imprese del tedesco come Monaco 2017 o Spa 2018. Si poteva provare a fare della sterile polemica a posteriori con un paragrafo su Singapore 2019. Che Sebastian Vettel non sia stato però uno dei piloti più costanti della storia Ferrari purtroppo è un dato di fatto ed è forse un rimpianto che molti di noi si porteranno dentro per un po’. Perché a toccare il sole ci è andato maledettamente vicino.

Non possiamo però non ammettere che questo ragazzo di Heppenheim e i suoi esuberanti team radio ci mancheranno. Vorremo tanto poterci ritrovare tra meno di un anno ad aggiornare questa lista e chissà, magari aggiungere una quinta stella allo scudetto targato #5. Quello di correre e vincere in Ferrari per Vettel è stato in fin dei conti un sogno realizzato e se volessimo davvero credere nella poesia di questo sport un Mondiale prima dell’addio forse gli sarebbe anche dovuto.

Perché in quel sorriso bonario e quegli occhi lucidi a ogni vittoria, oppure nascosto dagli occhiali da sole nei momenti bui, si è sempre celato lo sguardo di un uomo che forse più di tutti ha incarnato il motto Essere Ferrari. Seb prima che un pilota è stato ed è un uomo che ha sempre messo il cuore in tutto quello che fa, e per questo, a prescindere dal tifo, non possiamo che dirgli:

GRAZIE SEB